Si
cambia per sopravvivere, per non soccombere, per essere resilienti, per
superare crisi, difficoltà, muri e barriere, si cambia per rimettersi sempre in
gioco, per sorprendere, per superare blocchi, per riprovare in modo diverso.
Solo
cavalcando l'onda del cambiamento puoi continuare ad avere salde le redini del
tuo carro e seguire la direzione migliore che hai deciso in questo momento per
andare dove ora è meglio per te, per raggiungere la metà migliore in questo
momento, per trasformare sempre più sogni in realtà, non lasciarti andare dalle
onde ma cavalcale, c'è la puoi fare, ci devi solo credere, l'hai già fatto in
passato in modo diverso, forse ora non te lo ricordi, ti sei rialzato già tante
volte, per esempio quando hai iniziato a camminare, ogni volta che cadevi ti
rialzavi e ci riprovavi e alla fine sei riuscito a camminare e poi anche a
correre fidandoti sempre più di te stesso.
Non
ti sottovalutare, lo puoi fare. Provaci sempre con il sorriso, cuore e
passione, corpo e testa, se proprio non riesci chiedi un aiuto iniziale e poi
vai avanti da solo, a volte insieme è molto meglio
Quello
che raccontano tante persone è che lo sport rende felici, ti libera la mente da
tensioni e problemi accumulati durante la giornata o nel corso di altre
attività quotidiane meno piacevoli.
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Sto
approfondendo argomenti che hanno a che fare con la consapevolezza, la passione
e motivazione, il mettersi in moto, il costruire mete, obietti, realizzare
sogni. Si sperimenta qualcosa che ha a che fare con la gioia di vivere, vivere
intensamente, vivere situazioni forti, superare crisi e problemi, uscire dalle
situazioni più disperate e più difficili. Tutto ciò diventa una palestra di
vita, si trasferisce tutto sulla quotidianità familiare e lavorativa, si
affronta la vita con più sicurezza, con meno ansie e paure, si riesce ad andare
avanti con quello che c’è.
Si
possono fare grandi cose e se arriva un impedimento per qualsiasi motivo
bisogna essere resilienti e pronti al cambiamento, non abbattersi ma cambiare
solamente gli obiettivi, rimodularli in base alle proprie condizioni fisiche
attuali. Per ogni problema c’è almeno una soluzione, chiuso un portone se ne
possono aprire tanti altri, comunque l’esperienza fatta fa parte del bagaglio
culturale ed esperienziale dell’individuo e serve nel futuro a darti sempre una
mano per andare avanti con pazienza un passo alla volta con consapevolezza e
rispettando i propri limiti.
In
linea di massima la passione della corsa permette di sperimentarsi, di condurre
un sano stile di vita, permette di salire su un treno fatto di fatica e gioie,
di relazioni, di mete e obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare:
autoefficacia, riuscita, ma anche sconfitte e infortuni. Bisogna sviluppare
consapevolezza delle proprie risorse e capacità, dei propri limiti.
La
corsa aiuta a elaborare situazioni e problemi, aiuta a trovare soluzioni, a
progettare, è una stimolazione bilaterale e mette in moto emisfero destro e
sinistro, integra polarità, l’emisfero destro è più immaginativo e creativo,
intuitivo, impulsivo, il sinistro è più razionale, calcolatore, pianificatore,
programmatore.
Gli
atleti resilienti sono meno propensi a fare uso di sostanze dopanti, ma di
fronte a sconfitte e frustrazioni si mettono sotto con l’impegno, la tenacia,
la forte motivazione e fanno in modo di riuscire nel loro intento o, comunque,
se non riescono possono considerare e valutare i propri limiti senza cercare di
barare per superarli ed ottenere vittorie o prestazioni truccate.
E’
risaputo e sperimentato che lo sport rende felici, incrementa consapevolezza,
sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di poter far
qualcosa, di riuscire in qualcosa, inoltre lo sport incrementa la Resilienza,
si affrontano e si superano meglio i problemi, le crisi, le difficoltà, si è
più attenti e gentili.
Sto
continuando ad approfondire e sperimentare il mondo degli ultrarunner
fatto di fatica e soddisfazioni, di programmi, di obiettivi, di percorsi, di
viaggi interiori. Resilienza ed autoefficacia per non arrendersi mai e per
raggiungere i propri obiettivi. Gli atleti sperimentano sicurezza nel riuscire
a portare a termine tali competizioni estenuanti, sentono di valere, di avere
forza mentale, di saper prendere decisione, di sentirsi leader, aumenta
autoefficacia nell’ambito sportivo, si sentono riconosciuti dagli altri, si
scopre di possedere capacità insospettate.
Il
passaggio alle ultra ti fa maturare, ti fa scoprire il vero sé, ti fa
contattare la tua propria esssenza, essendo davvero un viaggio dentro di te
introspettivo alla ricerca dei come e dei perché senza giudizio.
A
spingere a fare sport di endurance, come Ultramaratone, è il benessere che si
sperimenta, un benessere particolare che agisce sulla testa e si diffonde per
tutto il corpo e rimane ancorato nella propria anima come un'arma da utilizzare
nelle situazioni più difficili emotivamente.
Si
diventa più pazienti, insomma è un mondo da sperimentare quello delle gare
estreme, da sperimentare gradualmente, con attenzione. Come tutte le cose
ammetto che si corre dei rischi, si può osare, ci si può avvicinare al limite,
ma bisogna far attenzione a non strafare.
Bisogna
mettere in conto una buona preparazione fisica e mentale, una preparazione
nutrizionale ma anche aver cura di se stessi, del proprio corpo, della propria
salute.
E’
importante fare le cose ascoltandosi ed osservandosi con attenzione ad iniziare
dal respiro, dalle sensazioni corporee, una sorta di automonitoraggio per
valutare momento per momento se quello che si sta facendo è in linea con il
proprio desiderio, il proprio bisogno. E’ un contattare le proprie sensazioni
in cerca del meglio per sé e considerando gli obiettivi che si vogliono
perseguire con piacere, passione, motivazione, impegno.
Ci vuole
convinzione, grinta, forza, determinazione per dedicarsi ad un periodo di
preparazione atletica, in base agli obiettivi, può richiedere sacrifici enormi,
rinunce, spese, difficoltà, rischi, infortuni e non tutti sono disposti a
questi impegni.
Quindi,
la cosa importante è decidere le priorità, gli obiettivi e impegnarsi per il
raggiungimento, da soli è difficile, più è alto l’obiettivo, più sono le
pretese, più è alto l’impegno, il costo in termini di soldi, di investimento di
tempo. Il talento non basta per raggiungere l’eccellenza, l’impegno è di
rilevanza fondamentale.
La
passione e la pratica dell’ultramaratona permette di conoscere e scoprire delle
risorse interne che in situazioni ordinarie sono insospettabili. L’adattamento
graduale a situazioni di estremo stress psicofisico permettono di esprimere delle
caratteristiche che hanno a che fare con la tenacia, la determinazione, la
resilienza, che accrescono la forza mentale per andare avanti, per raggiungere
un obiettivo prefissato, per superare eventuali crisi lungo il duro percorso.
Gli ultramaratoneti sperimentano di possedere risorse insospettabili, superando
le diverse crisi e situazioni lungo il loro percorso.
VI
ASPETTIAMO…. PARTITE CON NOI !!!
THE
HEART OF KENYAN RUNNING - RUNNING CAMP IN KENYA ORGANIZZATI DA T.T.S.srl IN
COLLABORAZIONE CON VALAIR VIAGGI e con l'HIGH ALTITUDE TRAINING CENTRE DI ITEN
(KENYA)
PRIMA
PARTENZA IN CALENDARIO: 15 MARZO 2018
STAGE
DI ALLENAMENTO DAL 16 AL 29 MARZO
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informazioni dettagliate sulle attività, sullo staff e sull'organizzazione
scrivere a
Chiara
Raso - chiara.tts@gmail.com presso T.T.S.srl
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informazioni dettagliate sul programma del Running Camp di marzo, che prevede,
oltre agli allenamenti, approfondimenti di psicologia dello sport, scrivere a:
Matteo Simone 21163@tiscali.it
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prenotazione operativo voli scrivere a:
Michela
Pistilli - michela.pistilli@valair.it
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