Quando voglio ottenere qualcosa ci metto il cuore fino alla fine
Psicologo, Psicoterapeuta
La vita è bella perché non è lineare e ordinaria, perché non è routinaria, perché di mette sempre davanti a sfide, imprevisti, obiettivi e mete da raggiungere, e bisogna mettersi in moto per andare dove vogliamo andare, per riuscire a fare nel miglior modo possibile quello che vogliamo fare sempre cercando di sperimentare benessere e serenità.
A volte ci sono treni che passano una sola volta, lo stato di forma viene e va, bisogna capire come impegnarsi al meglio e non trascurare nessun aspetto per prepararsi al massimo e riuscire a salire sul treno dello sport che porta alla partecipazione dei Campionati Europei prossimi di Agosto.
René ce la sta mettendo tutta, si sta allenando al meglio con attenzione, scegliendo oculatamente le gare test a cui partecipare, sempre consigliandosi con il suo validissimo allenatore che ha tanta esperienza, ha visto crescere tanti atleti, ha visto trasformare tanti sogni in realtà e ora potrebbe essere il momento buono per René a cui ho posto alcune domande e riporto di seguito le sue risposte per approfondire questo mondo della corsa soprattutto della maratona e delle ultra.
Quale ritieni sia la tua prossima gara importante? “La gara più importante sarà la maratona primaverile. Deciderò col mio allenatore Giorgio Rondelli quale fare ma dovrò correrla entro l'8 aprile, termine entro il quale si costruirà la squadra di maratona che parteciperà ai prossimi campionati europei di Agosto. Spero di ottenere un buon risultato per poterne far parte.”
E’ una bella sfida, un test importante, bisogna arrivare pronti e sereni supportati dall’allenatore, famiglia e amici, tutto deve essere curato nel minimo dettaglio dall’abbigliamento all’alimentazione nei giorni precedenti e durante la gara di poco più di due ore.
Ti senti pronto? Hai in programma allenamenti o gare test per valutare lo stato di forma? “Il 4 febbraio ho corso la mezza maratona di Napoli per testare la condizione fisica ed è andata abbastanza bene. Purtroppo ad oggi sono fermo da 15 giorni per infiammazione sacro iliaca con rischio microfrattura e sto rischiando di non potermi giocare le mie carte. Il mio peggior infortunio nel momento sbagliato. A volte bisogna avere anche molta fortuna, e io, nello sport, non ne ho mai avuta.”
Questa risposta è molto complessa perché mette in gioco diversi aspetti del mondo dello sport. Da una parte mi viene da dire che si fa sempre in tempo a ripartire, a rialzarsi, a volte queste situazioni vengono colte come sfide e l’atleta riesce a riorganizzarsi per ripartire alla grande ma sempre gradualmente. Dall’altra parte bisogna fare attenzione a non strafare, non si possono fare salti mortali, non si può pensare di abbassare il proprio personale in maratona di 4-5’ meglio fare miglioramenti graduali di 1-2’ minuti e iniziare ad assaporare sempre più performance permettendo anche al corpo e alla testa di assorbire ritmi di lavoro con ritmi più impegnativi. Comunque staremo a vedere, tempo c’è, bisogna affidarsi a se stessi e a professionisti competenti che ti rimettano in senso e poi diventa importante ritrovare nuovi stimoli senza fretta.
Sensazioni, emozioni, pensieri prima, della prossima gara importante? “No, sinceramente cerco di non pensare a nulla fino al momento della gara. Cercherò di allenarmi (appena recuperato dal problema fisico) senza pensieri e di arrivare senza pressioni all'evento più importante.”
Ora è meglio non focalizzarsi sulla gara ma sul problema da risolvere con serenità e tanta fiducia, poi ci sarà tempo per focalizzarsi al meglio per il giorno della gara prescelta.
Quali saranno le strategie di gara? “Ogni gara ha la sua storia e la sua strategia. Io partirò per ottenere il massimo possibile e cambierò durante la corsa eventuali strategie, sempre se vi sarà la necessità.”
L’esperienza permette di essere più maturi e consapevoli, di avere nuove strategie a disposizione frutto dell’esperienza e della conoscenza. Lo sport diventa una continua ricerca dentro se stessi e al di fuori, nel mondo che ci circonda, osservando e documentandoci su altri atleti o tecniche di allenamento.
Ti consigli con un team? Famiglia, amici, figure professionali? “Se ho bisogno di consigli sul piano sportivo ho come riferimento il mio allenatore Rondelli per le cose più importanti, altrimenti con i compagni di allenamento o in famiglia per eventuali problemi. In caso di problemi fisici ho sempre figure pronte ad aiutarmi. Il successo si costruisce anche con un buon team.”
Vero, si costruisce carattere, personalità, benessere e successo con proprie capacità e competenze e affidandosi a persone di riferimento esperte e competenti.
E’ cambiato nel tempo il tuo modo di preparati a gare importanti? “Ogni preparazione ha la sua storia e i suoi allenamenti. Cambiare tipologia di seduta può aiutare sul piano mentale ma lo schema generale rimane sempre lo stesso.”
Importante sono gli stimoli soprattutto negli allenamenti, il muscolo va allenato sempre più allo sforzo e alla resistenza, ma nutrirlo con sedute di allenamento diversificate significa nutrire anche la mente che diventa un valore aggiungo per il fisico, riesce a spingerti oltre, più velocemente e resistentemente.
Utilizzi una preparazione mentale pre-gara? “Da quando pratico atletica non ho mai effettuato preparazioni mentali perché sinceramente non ne sento la necessità. C'è invece chi ha bisogno anche di questo e quindi per chi ne sente la necessità è giusto che faccia anche questo tipo di preparazione.”
Coccole e autoprotezione hanno posto nella tua preparazione o nel pre-gara? “Nel pre-gara sono concentrato sul mio obiettivo e quindi mi stacco un po' dal mondo esterno, a volte sembrando anche nervoso ma perché è il mio modo di concentrarmi.”
E’ importante conoscersi bene e comprendere cosa è meglio per se stessi nelle fasi importanti dell’attività sportiva, ci sono momenti che bisogna stare in raccoglimento per fare il punto della situazione, per cercare dentro di se tutte le risorse necessarie per affrontare una gara importante, ci sono altri momenti che c’è più bisogno di condivisione come alcuni allenamenti di gruppo, o la gioia del risultato.
Hai un tuo idolo, modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? “I miei esempi sono quelli che ottengono risultati con sacrifici e dedizione conciliando sport e lavoro come Catherine Bertone che nonostante il lavoro, da pediatra ha partecipato alle Olimpiadi di Rio.”
Vero, un bell’esempio, gente che è motivata dalla passione, dove parte tutto dal cuore che chiede alla mente di mobilitare corpo ed energie per ottenere quello che si vuole raggiungendo risultati inaspettati e sorprendendo se stessi e gli altri.
Un’esperienza passata che ti dà la convinzione di potercela fare nello sport o nella vita? “Durante questi anni di attività agonistica ho sempre visto che se si vuole ottenere qualcosa nello sport hai la carica giusta per riuscire a raggiungerla. E questo ti aiuta a superare anche momenti difficili della vita.”
Una parola o una frase detta da qualcuno che ti aiuta ad affrontare la prossima gara? “C'è la canzone di Caparezza che dice. 'No, non è vero, che non sei capace, che non c'è una chiave', e questa frase mi piace perché è vera. C'è sempre una soluzione per tutto quello che fai.”
Vero, per ogni problema c’è almeno una soluzione, si tratta di essere fiduciosi e pazienti e si riesce a fare tutto, superare tutto, organizzarsi per riuscire in quello che vogliamo.
C’è qualcuno che contribuisce al benessere e performance nello sport? “La mia famiglia in primis mi supporta in tutto quello che faccio. Poi dietro ci sono molte persone che contribuiscono al raggiungimento dei miei obiettivi, dal mio allenatore ai miei compagni di squadra e di allenamento.”
L’atleta non è solo, c’è un mondo dietro l’atleta e più sono significative le persone che circondano l’atleta e più l’atleta è sereno e concentrato nel suo sport non temendo il giudizio ed essendo autentico nell’espressione dei suoi dubbi ed eventuali difficoltà.
Cosa hai scoperto del tuo carattere che ti aiuta nel prepararti e affrontare gare importanti? “Ho capito che quando voglio ottenere qualcosa ci metto il cuore fino alla fine.”
Grande componente è il cuore, non solo corpo e testa, ma le sensazioni che si sperimentano e che si vogliono continuare a sperimentare, le emozioni tutte importanti dalla felicità alla rabbia sono tutte importanti e ti fanno sentire in vita pienamente.
Quali sono le capacità, caratteristiche, qualità che ti aiutano in gare importanti? “Ho grandi caratteristiche di resistenza che in maratona sono molto importanti. Mentalmente riesco a gestire la fatica nel modo migliore per gestire i tanti km.”
Quale può essere un messaggio rivolto agli organizzatori della prossima gara? “Ogni organizzatore ci mette il massimo per dare a ogni atleta il miglior supporto possibile. Ma avere delle lepri giuste che ti lanciano la gara col ritmo giusto fa sempre molto piacere per chi cerca i propri limiti, soprattutto per determinate prestazioni.”
Questa risposta denota che Renè ha chiaro il suo tempo da vedere al tabellone dell’arrivo, e quindi si tratta di far impostare il giusto ritmo alle lepri e il resto lo farà lui tenendo il ritmo giusto e resistendo a qualsiasi sabotatore interno che remi contro.
Ritieni utile lo psicologo dello sport prima di una gara importante? “Se un atleta ha bisogno di un aiuto mentale deve assolutamente essere aiutato dallo psicologo.”
Ringrazio Renè per questa sua disponibilità a raccontarsi e ad aprisi soprattutto in questo momento di disagio dovuto all’infortunio e gli auguro di continuare a vedere nella mente il tempo che vuol vedere stampato alla sua maratona prima dell’8 aprile e credo che anche per lui il meglio debba ancora venire, now is the moment, ora è il momento, forza Renè, Daje!
Un’intervista a René è
riportata nel mio ultimo libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici
di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.
Psicologo,
Psicoterapeuta
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