sabato 11 marzo 2017

La felicità è data dalla nostra motivazione ad andare avanti

Matteo Simone 

 Impegnatevi per ottenere ciò di cui avete bisogno, e quando non riuscite a ottenerlo, ebbene, sorridete e tentate ancora, in un modo diverso.”  William Hart    

Nel libro Il segreto della resistenza psichica. Che cosa ci rende forti contro le piccole e grandi crisi della vita, Christina Berndt spiega come le persone si affidano a se stesse nel poter uscire da situazioni difficili contando sulle proprie risorse e sulla propria autoefficacia, di seguito le sue parole: “Le persone resilienti non sanno necessariamente come superare una certa situazione, ma dispongono di una molteplicità di modi di comportamento cognitivi, emotivi e sociali, per potersi adattare e rimanere funzionali; hanno visto che sono sempre usciti in qualche modo dalle difficoltà.”

E’ quello che sperimentano molti atleti che si dedicano allo sport di endurance, dove il loro fisico e la loro mente è sottoposta a stress enormi per durata dello sforzo fisico e mentale e ogni volta che si trovano ad affrontare situazioni difficili o crisi devono trovare un modo per andare avanti, per superare l’ostacolo lungo il loro lungo percorso, man mano che superano gli ostacoli diventano sempre più forti e resilienti nello sport ma anche nella vita quotidiana, tutto diventa possibile, gestibile e superabile.

Ancora scrive Christina Berndt, sull’ottenere vittorie nella vita
: “La convinzione, la fiducia può spostare montagne di problemi. E’ anche una questione di interpretazione: per chi è convinto di poter eliminare le difficoltà dal mondo, le situazioni di stress e gli avvenimenti problematici possono risultare meno opprimenti che non per chi tende a darsi subito per vinto; chi è pieno di energia magari prende le difficoltà addirittura come sfide che val la pena di affrontare, sapendo che alla fine lo aspetta la bella sensazione di aver ottenuto un’altra vittoria nella vita.

Insomma, a volte le difficoltà diventano un’occasione per dimostrarsi forti e vincenti, per dimostrare a se stessi e agli altri che niente e nessuno si può mettere davanti alla propria strada verso l’autorealizzazione e il successo personale, la felicità è data dalla nostra motivazione ad andare avanti malgrado qualsiasi impedimento, niente ci arresta se siamo motivati.

L’autoefficacia viene definita dallo psicologo Albert Bandura come
  la fiducia che una persona ripone nella propria capacità di affrontare un compito specifico”.

L’autoefficacia è la convinzione della propria capacità di fare una certa cosa, o in altre parole, di raggiungere un certo livello di prestazione. Le nostre credenze riguardanti un certo risultato futuro contribuiscono a concretizzare proprio quel risultato che avevamo presagito.

Le fonti delle convinzioni di efficacia
Le esperienze di gestione efficace: affrontare con successo una situazione è la via più proficua per acquisire un forte senso di efficacia. I successi determinano una solida fiducia nella propria efficacia personale. I fallimenti invece la indeboliscono, in particolar modo qualora si verifichino prima del costituirsi di un saldo senso di efficacia. L’acquisizione di un solido senso di efficacia richiede il superamento di ostacoli per cui è necessaria la perseveranza nell’impegno.
La seconda delle principali vie per la creazione e il rafforzamento delle convinzioni di efficacia è costituita dall’esperienza vicaria fornita dall’osservazione di modelli. Vedere persone simili a sé che raggiungono i propri obiettivi incrementa nell’osservatore la convinzione di possedere anch’egli le capacità necessarie a riuscire in situazioni analoghe.
La persuasione è il terzo  mezzo capace di consolidare la convinzione delle persone di essere in possesso di ciò che occorre loro per riuscire. Rivolgendosi a Kvitova dice Navratilova: “Se davvero lo vorrai, potrai diventare qualcuno.” Le persone che sono state convinte verbalmente di essere in possesso delle capacità necessarie per compiere efficacemente determinate attività hanno più probabilità di attivare un impegno maggiore e più prolungato. Chi è abile nel migliorare il senso di efficacia  fa in modo che non si cimentino prematuramente in situazioni che hanno buone probabilità di condurre a frequenti insuccessi. Incoraggia, inoltre, a misurare i propri risultati in termini di miglioramento personale piuttosto che di confronto competitivo con gli altri.
Anche l’umore entra in gioco: lo stato d’animo positivo aumenta il senso di autoefficacia e quello negativo lo diminuisce  le persone dotate di un buon senso di efficacia considerano il proprio stato di attivazione emotiva come qualcosa che facilita l’azione dando energia, mentre quelle sfiduciate vivono la stessa attivazione come debilitante.

Come rafforzare le convinzioni di autoefficacia di riuscita?
Ricorda un evento, episodio, prestazione, dove sei riuscito. Quali erano le sensazioni? Cosa ha contribuito alla tua riuscita? Quali tue caratteristiche sono state determinanti? Chi ha contribuito al tuo successo?
Le convinzioni di efficacia possono essere promosse e potenziate attraverso l’uso di specifiche strategie:  “goal setting” e “feedback”.
L’esperienza diretta di successo in compiti di crescente difficoltà  è certamente la fonte principale delle convinzioni di autoefficacia.
Fissare obiettivi limitati, raggiungibili e progressivamente più ambiziosi è uno dei modi migliori per aumentare l’autoefficacia.
Fai un programma dei tuoi prossimi obiettivi, cosa vuoi raggiungere in ordine prioritario?  Come? Cosa sei disposto a fare, rinunciare, sacrificare? Cosa devi evitare o fare per raggiungere i tuoi obiettivi? Qual è il costo? Ne vale la pena?

Matteo SIMONE 
380-4337230 – 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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