Fausto Parigi, all’età di 53 anni diventa il nuovo Campione Italiano della 24 ore di corsa a piedi, totalizzando 230 km durante le 24 ore a disposizione, al secondo posto si è classificato Tiziano Marchesi con 224km e terzo Michele Notarangelo con 216 km. Rimangono giù dal podio i giovani Matteo Colombo e Marcello Spreafico.
Complimentissimi
anche a Roldano Marzorati nonostante l'età, si conferma uno specialista della
24 ore. Ho sempre qualche domanda pronta per lui, forse le solite ma ogni
esperienza può dare diverse risposte.
Ciao Roldano, com'è andata? “Senza esitazioni direi bene, sapevo in
base agli allenamenti e all'ultima gara fatta, 12 ore Urban trail del Castello
di Brescia, di poter corre intorno al mio personale (200,4 km).”
C’ero
anch’io al suo personale a Putignano, novembre 2015 dopo aver portato a termine
l’Ironman volevo vedere che significa gareggiare per 24 ore intere, partendo e
arrivando a mezzogiorno e affrontando il pomeriggio, il tramonto, la sera, la
notte, l’alba, la mattina. Feci appena 133km, ma ho assaporato l’esperienza e
il clima che si respira non lasciandomi tentare dalla brandina che ogni tanto
chiamava ma io desistevo, sapevo che se ci cascavo non mi sarei più rimesso in
gara.
Soddisfatto? “I
quasi 195 km totalizzati mi lasciano soddisfatto.”
Hai sofferto? “Me la cavo con una battuta: la sofferenza è compresa
nel pacco gara e poi ‘No pain no gain!’.”
Hai avuto momenti critici? “Facendo il reloading della gara direi
no ..avevo tutto sotto controllo e piccoli inconvenienti quali cambiare scarpe
dopo 6 ore di gara od una sosta in più di quelle previste non mi han creato
disagio.”
Tutto
si mette in conto, tutto fa parte della gara, ci devi stare a qualsiasi cosa ti
accada, a qualsiasi cosa vai incontro, la gara è come la vita, è fatta di
momenti piacevoli e spiacevoli, di partenze e arrivi, di soste lungo il
percorso, di conoscenza di se stesso e di altri, è un viaggio.
Problemi durante la gara? “Ogni gara porta sempre vecchi e nuovi
problemi e l'abilità sta nel riuscire a trovare soluzioni a questi.”
Vero,
ogni volta può capitare un problema del quale si conosce la soluzione oppure
nuovi problemi che sollecitano il fisico e la amente verso la soluzione per non
annoiarsi mai e per sentirsi sempre vivi.
Esigenze particolari durante la gara? “Sì, ce ne sono state: a volte
soddisfabili a volte non soddisfabili anche qui la differenza tra una buona
prestazione e una mediocre la si fa anche sapendo sopperire a quello che non si
può soddisfare.”
Avevi abbigliamento e integrazione idonei? “Abbigliamento in quantità ma come
sempre così come parto ..arrivo, in genere di notte aggiungo e il giorno dopo tolgo
ma non effettuo mai cambi.”
Ti è mancato qualcosa che non avevi considerato? “No, senza ombra di presunzione,
l'esperienza di tante gare mi ha fatto ridurre ai minimi termini le cose che mi
possono mancare.”
Pensieri, sensazioni ed emozioni prima, durante, dopo la gara? “Sono arrivato all'appuntamento in buono
stato di forma ma non avevo aspettative particolari. Ho avvertito lo scorrere
di tanta adrenalina da parte di tante persone visto che l'appuntamento era
campionato italiano FIDAL e per un ristretto gruppo di uomini e donne era
l'occasione per mettersi in mostra. Il dopo gara e per me un film in slow motion
tutto costa fatica: doccia raccogliere le tue cose a volte articolare semplici
pensieri.”
Hai scoperto ancora qualcosa di nuovo in te stesso e negli altri atleti?
“Ho capito che
posso ancora correre a buoni livelli nelle gare in circuito nonostante i miei
prossimi 59 anni perché la differenza la fa la tua mente e quest'ultima è più
giovane del corpo! Gli altri atleti sono un continuo stimolo vederli, passare, essere
passato per me in queste gare c'è il più grande esempio di empatia nel
perseguire i propri sogni il proprio obiettivo. C'è il più grande scambio di
energia collettiva: tutti cediamo e riceviamo energia ..è una cosa
Straordinaria!”
Organizzata bene la gara? Pacco gara, percorso, ristori, premiazioni? “Organizzazione impeccabile così come
pacco gara, percorso, ristori e premiazioni. Se devo trovare qualcosa da
correggere direi la mancanza dei km percorsi in tempo reale su display gara
esposto sul percorso, c'erano solo i giri.”
Tifo e sostegno, di famiglia e amici, com'era? “Tanto tifo, niente familiari, tanti
amici runner in corsa e fuori corsa ma la persona che più mi stava a cuore:
Sonia stava correndo con me e stava per ottenere un ottimo risultato! (Il terzo
gradino del podio femminile).”
Le
parole di Roldano emozionano sempre, parole di stima e affetto per tutti e in
particolare per la sua compagna al suo fianco soprattutto nei momenti più
importanti dove c’è più bisogno di presenza, supporto, coccole. Questo è il
grande vantaggio dello sport condiviso.
Cambia qualcosa dopo questa prova? “No. Tutto si resetta: nuovi stimoli
nuovi obiettivi non mi piace vivere su passate esperienze guardo sempre avanti:
never look back!”
Come vedi i più giovani, le nuove leve? C'è un futuro per
l'ultramaratona italiana? “I
nuovi giovani veramente bene, si sono raccolti intorno a Luca Sala uno dei Ct
della nazionale H 24 che sta facendo un ottimo lavoro, molto contento per loro:
c'è futuro per l'ultramaratona!”
E’
vero, era ora che i giovani venissero corteggiatori, seguiti, coccolati,
apprezzati, soprattutto per uno sport di fatica, di endurance, prolungato in
ore di gara e allenamento dove nessuno sa niente se non il manipolo di
partecipanti considerati dai più matti da legare ma a volte anche inviati per
le loro capacità di cavarsela alla lunga, di superare qualsiasi crisi o
intemperia, per uscirne sempre vivi e vegeti dalle situazioni che affrontano e
gestiscono.
Prossime gare? Obiettivi a breve, medio, lungo termine? Sogni da
realizzare? “Poche
ma pesanti: NCR a maggio, campionato mondiale open H 24 a Belfast in luglio e
Spartathlon a fine settembre in Grecia. Sogni quelli non mancheranno mai, mi
sento e sarò sempre un inguaribile sognatore!”
Passano
gli anni ma la voglia di faticare non passa per Roldano, sempre sfide continue
in giro per l’Italia, Europa e Mondo a caccia di sfide, risultati e sogni da
realizzare più o meno importanti.
Interessante
il mondo degli ultramaratoneti che sembra essere fantastico e bizzarro.Interviste a Roldano sono riportate nei miei seguenti libri:
"Ultramaratoneti e gare estreme edito” edito da Prospettiva Editrice
“Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.
https://www.edizioni-psiconline.it/catalogo/punti-di-vista/maratoneti-e-ultrarunner-aspetti-psicologici-di-una-sfida.html
Roldano è menzionato nel mio libro “Sport, Benessere e Performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta" edito da Prospettiva Editrice.
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
CONTATTI: 380.4337230 - 21163@tiscali.it
Nessun commento:
Posta un commento