venerdì 10 marzo 2017

La psicologia dello Sport e dell’esercizio fisico

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 

Lo psicologo dello sport e dell’esercizio fisico interviene per promuovere la pratica dell’esercizio fisico richiesta per prevenire e combattere l’obesità e le malattie correlate alla sedentarietà, aiuta a stimolare la persona a cambiare stile di vita per il suo benessere, smettere di fumare, camminare, andare in bicicletta, insomma attività fisica.

L'intento è collaborare con medici di famiglia, pediatri, cardiologi, insegnanti per studiare metodi e progetti che coinvolgono popolazione di bambini, adulti, anziani a fare movimento fisico.
Alcuni obiettivi dello psicologo dello sport:
- attuare progetti per motivare le persone ad intraprendere qualche forma di attività fisica, favorendo l’autoconsapevolezza dell’individuo;
-  lavorare sul goal setting, cioè contribuire a stabilire obiettivi condivisi, raggiungibili anche se difficili;
- promuovere l’attività fisica nelle scuole, negli ambienti di lavoro, negli ospedali, nelle istituzioni;
- fare rete con le diverse figure professionali soprattutto professionisti dell’educazione come insegnanti ed educatori;
- allearsi con i medici di famiglia, che possono incentivare i propri assistiti a fare prevenzione attraverso la pratica dell’attività fisica;
- stimolare le persone a prendere in mano le redini della propria vita ed avere un corretto stile di vita che contempla anche un periodo di attività fisica settimanale;
- lavorare non solo sulle criticità ma anche sulle risorse, sull’autoefficacia, sulla resilienza.
Lo psicologo dello sport a volte diventa una figura di riferimento per il singolo atleta, per l’intera squadra, per lo staff, tecnici, dirigenti. Lo sport non è tutto rose e fiori, si fatica tanto, possono capitare infortuni, sconfitte, risultati che non vengono, incomprensioni con altri atleti della stessa squadra, con l’allenatore, con i dirigenti.
Lo stato di forma va e viene; con l’impegno, la passione e la determinazione si riesce a stare in forma il più a lungo possibile cercando di durare fino all’obiettivo ambito, così come anche le crisi vanno e vengono e si può cercare di essere pazienti, fiduciosi, rimodulare lievemente gli obiettivi per rifarsi in momenti migliori.
Di seguito il pensiero di un maratoneta che ha indossato anche la maglia azzurra, rispetto alla figura dello psicologo dello sport: Lo psicologo può avere un effetto importante sull'atleta. Subiamo carichi di lavoro enormi e spesso viviamo momenti difficili. Può farci vedere sempre la luce in fondo al tunnel e darci messaggi positivi.”

Di seguito il parere di Alessandra Penna prima forte nuotatrice e notevoli risultati nell’atletica leggera, anche lei intravede la figura dello psicologo dello sport utile per diversi motivi: Si credo che ogni squadra debba avere uno psicologo dello sport soprattutto nei periodi prossimi alle gare o nei mesi più intensivi di allenamento. Inoltre credo che lo psicologo serva di più agli allenatori che spesso non sono in grado di capire certi meccanismi psicologici dell’atleta o dell’atleta inserito nel gruppo. Spesso inconsapevoli delle loro azioni hanno rovinato moltissimi atleti nella fase della loro crescita per non essere riusciti a capirli nel modo giusto.”

Lo sport è da promuovere nelle scuole, negli ambienti di lavoro, negli ospedali, nelle istituzioni, è importante fare rete con le diverse figure professionali soprattutto professionisti dell’educazione come insegnanti ed educatori, ma è anche importante allearsi con i medici di famiglia, che invoglino i propri assistiti a fare prevenzione attraverso la pratica dell’attività fisica per sperimentare benessere.
Il benessere comprende quello fisico ed organismico, cioè l’attività fisica che permette di mettere in moto i diversi apparati circolatori, cardiaco, respiratorio; benessere a livello ormonale, di smaltimento di tossine.
Il benessere riguarda anche quello mentale, il permettere di scaricare tensione e stress che possono derivare da una giornata lavorativa o da altri impegni quotidiani di disbrigo faccende domestiche o burocratiche, lo sport ti permette di trovare un tempo tutto tuo dedicato a te stesso da solo o in compagnia per fare qualcosa che diventa piacevole, ti fa sperimentare sensazioni ed emozioni, anche fatica ed impegno con determinazione per raggiungere obiettivi e trasformare sogni in realtà.
Benessere relazionale oltre quello fisico e mentale facendo sport insieme ad altri, condividere esperienze di allenamento, di gara, fare qualcosa in gruppo, far parte di una squadra, di un esercito di sportivi che si iscrivono a competizioni da portare a termine confrontandosi tra di loro e dandosi consigli sui miglior allenamenti, su come aumentare al performance.
Benessere emotivo, a volte lo sport ti fa sperimentare di riuscire in qualcosa, ti eleva l’autoefficacia, e tutto ciò si trasferisce nella quotidianità, nell’ambiente famigliare e lavorativo, senti di riuscire in qualcosa, di avere delle capacità, risorse, caratteristiche che ti permettono di fare sport in modo continuativo con passione.
Di seguito un paio di atleti si esprimono a proposito dello psicologo dello sport: 
Credo sia fondamentale, nell'alto livello del mio sport fa la differenza. Una o due volte al mese per mantenere e costruire sicurezze, nei giorni prima e nel giorno della gara.”
Lavoro con lo psicologo dello sport da due anni. È sempre utile, ed in alcuni casi fondamentale. Io ho trovato grande utilità nella sua figura sia in periodo di allenamenti che in competizione. In competizione capita di giocare 2 partite al giorno per 2-3 giorni di fila e spegnere e riaccendere la testa, eliminare una brutta prestazione dalla mente le possibilità di aiuto o supporto sono infinite.”

Il mondo dello sport include diversi aspetti e tante sfaccettature, è un mondo assai complesso; infatti si parla di sport individuali, di squadra, aerobici (di resistenza), anaerobici (di potenza). Inoltre, contempla l’attività fisica come forma di benessere psico-fisico e di prevenzione come ad esempio il contrastare l’ipertensione e la colesterolemia.
La psicologia dello sport prevede anche un lavoro sulla corretta gestione dello stress, si può avere il timore di non riuscire, si può non credere sulle proprie capacità, si possono temere troppo gli avversari, di riavere un infortunio; lo stress può anche essere relativo ai famigliari, ai componenti del team che possono avere pretese, fare pressione, non apprezzare, non premiare; lo stress può riguardare anche la gestione del successo, di quello che ne deriva, controlli antidoping, intrusione dei mass-media, contatti eccessivi degli sponsor, degli amici, richieste di conferma della prestazione.
Psicologia dello sport e dell’esercizio fisico. Dal benessere alla prestazione ottimale, Sogno Edizioni, Genova, 2013.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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