Avete avuto momenti critici, problemi, esigenze particolari durante la
gara?
Sonia: “In
ultramaratona ed in particolare nelle gare delle 24h le crisi prima o dopo
arrivano, la mia esperienza mi ricorda però che tutto passa, bisogna cercare di
estraniarsi da vari dolori/fastidi e poi ti rendi conto che son passati. Veri
problemi in questa gara non ne ho avuto.”
Roldano:
“Facendo il reloading della gara direi no ..avevo tutto sotto controllo e
piccoli inconvenienti quali cambiare scarpe dopo 6 ore di gara od una sosta
in più di quelle previste non mi han creato disagio. Ogni gara porta
sempre vecchi e nuovi problemi e l'abilità sta nel riuscire a trovare soluzioni
a questi. Sì, ce ne sono state: a volte soddisfabili a volte non soddisfabili
anche qui la differenza tra una buona prestazione e una mediocre la si fa anche
sapendo sopperire a quello che non si può soddisfare.”
Nello
sport di endurance, le crisi non ti fermano, ma ti avvisano di qualcosa,
mandano messaggi, sta all’atleta accoglierle, ascoltarle, lasciarle andare. Le
crisi diventano qualcosa di familiare, sai come sono fatte, sai che devi
osservarle, comprenderle, tenerle in considerazione. Ogni volta può capitare un
problema del quale si conosce la soluzione oppure nuovi problemi che
sollecitano il fisico e la mente verso la soluzione per non annoiarsi mai e per
sentirsi sempre vivi. Tutto si mette in conto, tutto fa parte della gara, ci
devi stare a qualsiasi cosa ti accada, a qualsiasi cosa vai incontro, la gara è
come la vita, è fatta di momenti piacevoli e spiacevoli, di partenze e arrivi,
di soste lungo il percorso, di conoscenza di se stesso e di altri, è un
viaggio.
Avevate abbigliamento e integrazione idonei, vi è mancato qualcosa?
Sonia: “La
mia preparazione pre-gara è abbastanza scrupolosa, difficilmente dimentico
qualcosa, ma, se dovesse capitare non mi faccio condizionare e mi arrangio con
quel che ho".
Roldano:
“Abbigliamento in quantità ma come sempre così come parto arrivo, in genere di
notte aggiungo e il giorno dopo tolgo ma non effettuo mai cambi. L'esperienza
di tante gare mi ha fatto ridurre ai minimi termini le cose che mi possono
mancare".
Pensieri, sensazioni, emozioni, prima, durante, dopo la gara?
Sonia: “Prima
della gara un po' di ansia, anche perché le ultime gare di 24 h non mi avevano
soddisfatta e volevo, stavolta fare bene (fare bene per me stessa più che
altro). Sempre prima della gara c'è un bel momento di amicizia e condivisione
quando si ritrovano gli ormai tanti amici/atleti conosciuti. A Cesano abbiamo
festeggiato Marco che compiva gli anni proprio quel giorno e l'ha voluto
trascorrere a correre con noi. Durante la gara non so dirti a cosa penso, potrei
dire a niente, penso alla gara, ai km, ai giri, a suddividere la gara in vari
step, ad idratarmi ed alimentarmi correttamente, sono molto molto concentrata.
E mi spiace quando qualche altro atleta cerca di parlarmi ed io rifuggo dalle
chiacchere. Dopo la gara invece libero spazio alle emozioni che però sono
smorzate dalla stanchezza fisica elevata. Felicità! Soddisfazione! Autostima!”.
Roldano:
“Sono arrivato all'appuntamento in buono stato di forma ma non avevo
aspettative particolari. Ho avvertito lo scorrere di tanta adrenalina da parte
di tante persone visto che l'appuntamento era campionato italiano FIDAL e per
un ristretto gruppo di uomini e donne era l'occasione per mettersi in mostra.
Il dopo gara e per me un film in slow motion tutto costa fatica: doccia
raccogliere le tue cose a volte articolare semplici pensieri.”
Il
fantastico mondo degli ultrarunner, ognuno lo vive a modo suo, ma diventa
sempre un’occasione per incontrarsi, per raccontarsi le gare fatte e da fare,
per ricordarsi momenti bizzarri o di deliro trascorsi insieme condividendo
gioie e sofferenze, soddisfazioni e cattive prestazioni, ci si aiuta.
Hai scoperto ancora qualcosa di nuovo in te stessa, negli altri atleti?
Sonia: “Credo
che ogni gara ti lasci qualcosa anche se spesso non ci si rende immediatamente
conto...nuove amicizie...nuove esperienze. Ho sempre sentito dire che la
menopausa per le donne fosse una barriera fisica per continuare ad ottenere
prestazioni sportive discrete, questo periodo sta arrivando anche per me ed io
ho scoperto che è sempre la mente a comandare il fisico, è vero che la forza
fisica un po' diminuisce ma si può sopperire con la forza mentale (quella credo
sia illimitata!).”
Roldano:
“Ho capito che posso ancora correre a buoni livelli nelle gare in circuito
nonostante i miei prossimi 59 anni perché la differenza la fa la tua mente e
quest'ultima è più giovane del corpo! Gli altri atleti sono un continuo stimolo
vederli, passare, essere passato per me in queste gare c'è il più grande
esempio di empatia nel perseguire i propri sogni il proprio obiettivo. C'è il
più grande scambio di energia collettiva: tutti cediamo e riceviamo energia, è
una cosa STRAORDINARIA!”
Importante
ascoltare se stessi, seguire il proprio intuito, credere in se stessi e andare
sempre avanti alla ricerca del meglio per se stessi, di quello che fa sentire
di essere vivi davvero, di vivere appieno il momento presente. La pratica dello
sport di endurance aiuta a superare ogni ostacolo o barriera.
Come vedete gli atleti più giovani? Ci sono atleti promettenti, nuove
leve?
Sonia: “Guardo
alle ragazze giovani con molta simpatia, ce ne sono di veramente brave e
motivate, in questa disciplina l'età conta un po’ meno e si riesce a far
amicizia anche con persone di età molto diverse. Tra l'altro c'è il
responsabile della nazionale 24 h femminile Sala Luca che sta mettendo insieme
un bel gruppo di ragazze giovani che fa lavorare con serietà ed entusiasmo, c'è
bisogno di questo nel movimento dell'ultramaratona.”
Roldano:
“I nuovi giovani veramente bene, si sono raccolti intorno a Luca Sala uno dei
Ct della nazionale H 24 che sta facendo un ottimo lavoro, molto contento per
loro: c'è futuro per l'ultramaratona!”
E’
ora che i giovani siano corteggiati, seguiti, coccolati, apprezzati,
soprattutto nello sport di endurance. Tutti parlano bene di Luca Sala, giovani
e meno giovani, uomini e donne, questa persona che contribuisce al movimento
dell’ultramaratona meriterebbe un monumento.
Organizzata bene la gara, pacco gara, percorso, ristori, premiazioni?
Sonia: “Direi
che è stato tutto ottimale, un bel percorso grazie anche alle condizioni meteo
favorevoli, lo scorso anno con la pioggia qualche problemino in più l'hanno
avuto. Unica nota negativa i bagni sporchi (ma proprio sporchi…) già prima
della gara, erano all'interno di una palestra in una scuola e questo mi ha
meravigliato molto.”
Roldano:
“Organizzazione impeccabile così come pacco gara, percorso, ristori e
premiazioni. Se devo trovare qualcosa da correggere direi la mancanza dei km
percorsi in tempo reale su display gara esposto sul percorso, c'erano solo i
giri.”
Tifo, sostegno, famiglia, amici, com'era?
Sonia: “C'era
molto tifo da parte dei ragazzi dell'organizzazione che avevano perfino
imparato i nomi dei concorrenti! E tanto sostegno da amici/altri concorrenti
nella parte finale della gara quando mi vedevano soffrire con determinazione.”
Roldano:
“Tanto tifo, niente familiari, tanti amici runner in corsa e fuori corsa ma la
persona che più mi stava a cuore: Sonia stava correndo con me e stava per
ottenere un ottimo risultato! (Il terzo gradino del podio femminile).”
Le
parole di Roldano emozionano sempre, parole di stima e affetto per tutti e in
particolare per la sua compagna al suo fianco soprattutto nei momenti più
importanti dove c’è più bisogno di presenza, supporto, coccole. Questo è il
grande vantaggio dello sport condiviso.
Cambia qualcosa dopo questa gara?
Sonia: “Non
credo.”
Roldano:
“No. Tutto si resetta: nuovi stimoli nuovi obiettivi non mi piace vivere su
passate esperienze guardo sempre avanti: never look back!”
Mai
dire mai, a volte atleti non più giovanissimi che riescono ancora a correre
quasi 200km classificandosi nelle prime posizioni in un Campionato Nazionale possono
comunque essere da collante per gli altri giovani atleti e dare il proprio
contributo come esperti ultramaratoneti.
Prossime gare, obiettivi a breve, medio, lungo termine? Sogni da
realizzare?
Sonia: “Penso
di riprovare la Nove Colli Running in maggio e sono iscritta come open ai
Mondiali della 24h di Belfast in Irlanda a luglio, poi magari qualche altra
gara in mezzo, forse la 48h a Policoro a giugno. Continuare a correre
nonostante gli anni che passano. Mi accontenterei di poter continuare!”
Roldano:
“Poche ma pesanti: NCR a maggio, campionato mondiale open H 24 a Belfast in
luglio e Spartathlon a fine settembre in Grecia. Sogni quelli non mancheranno
mai, mi sento e sarò sempre un inguaribile sognatore!”
Passano
gli anni ma la voglia di faticare non passa per Sonia e Roldano, sfide continue
in giro per l’Italia e in altri contesti Internazionali a caccia risultati e
sogni da realizzare più o meno importanti.
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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