Matteo Simone
"Si può assaporare completamente una situazione piacevole , senza dispiacersi quando finisce perché si comprende che ogni cosa è destinata a passare.” (William Hart)
Nel
libro Contro la felicità. Un elogio della melanconia,
Eric G. Wilson a pag. 115 racconta dell’importanza del vivere ogni momento come
fosse l’ultimo: “Quando siamo costretti ad affrontare il fatto che la nostra
esistenza non è che un punto sulla scala cosmica del tempo, capiamo quanto sia
assolutamente prezioso ogni singolo istante, e che ci rimane pochissimo tempo e
faremmo bene ad approfittarne al meglio. Solo quando sperimentiamo la nostra
estrema limitatezza, ci rendiamo conto delle nostre grandi possibilità.
Vogliamo, più di ogni altra cosa, vivere intensamente e appieno, fare quello
che non abbiamo mai fatto ma solo sognato.”
E
questo sembra essere il vissuto di molti atleti di sport estremo che vivono
appieno il momento presente sperimentando intensamente ogni momento della loro
vita, partecipando a competizioni di endurance di lunghe ore, ogni momento è
importante per andare avanti, per proseguire, per arrivare alla meta.
Alcuni
cercano sensazioni forti per sentire davvero di vivere intensamente, di essere
veramente al mondo come spiega Vito Rubino: “Correre mi ha permesso di
esplorare percorsi più lunghi rispetto al trekking. In un certo modo la corsa
è per me un trekking accelerato, per chi va di fretta. Ma c’è anche
qualcos’altro che si innesca correndo. Respirare più forte, sentire gli odori
della natura più intensamente, sentire il cuore andare su di giri e spingere i
miei limiti, in una parola vivere quei momenti più intensamente. Correre ha
anche effetti di benessere a lungo termine.”
Ancora
scrive Eric: “Sentendo nel profondo questa nostra finitudine, godiamo, forse
per la prima volta, della bellezza. La morte, come una fiamma a combustione
lenta, ci consuma il cuore, sentiamo la sua forza vitale distruggere i
ventricoli e le aorte, illuminandoli, stimolandoli mentre li divora. Ogni
singolo battito diventa per noi un miracolo, un ulteriore rinvio prima del
colpo finale che precede il silenzio.”
Importante
apprezzare il momento presente, la vita, ogni respiro, ogni pulsazione del cuore.
Anche
William Hart, nel suo testo L’arte di vivere,
spiega l’importanza di sviluppare l’autoconsapevolezza vivendo nel qui e ora, di
seguito le sue parole: “Questo istante, il presente, è proprio il più
importante. Non possiamo vivere nel passato, perché se ne è andato. Non possiamo
vivere nel futuro, perché ancora non esiste. Possiamo vivere solo nel presente.
Se siamo inconsapevoli delle nostre azioni presenti, siamo condannati a
ripetere gli errori del passato, e non potremo mai riuscire a realizzare i
nostri sogni nel futuro. Se siamo in grado di sviluppare la capacità di essere
consapevoli del momento presente, possiamo servirci del passato, come guida,
per regolare le nostre azioni future. Questo è il sentiero del qui e ora, della
consapevolezza del momento presente.”
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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