domenica 4 febbraio 2018

Si cambia per sopravvivere, per non soccombere, per essere resilienti



Si cambia per sopravvivere, per non soccombere, per essere resilienti, per superare crisi, difficoltà, muri e barriere, si cambia per rimettersi sempre in gioco, per sorprendere, per superare blocchi, per riprovare in modo diverso.

Solo cavalcando l'onda del cambiamento puoi continuare ad avere salde le redini del tuo carro e seguire la direzione migliore che hai deciso in questo momento per andare dove ora è meglio per te, per raggiungere la metà migliore in questo momento, per trasformare sempre più sogni in realtà, non lasciarti andare dalle onde ma cavalcale, c'è la puoi fare, ci devi solo credere, l'hai già fatto in passato in modo diverso, forse ora non te lo ricordi, ti sei rialzato già tante volte, per esempio quando hai iniziato a camminare, ogni volta che cadevi ti rialzavi e ci riprovavi e alla fine sei riuscito a camminare e poi anche a correre fidandoti sempre più di te stesso.

sabato 3 febbraio 2018

Non aspettare il momento migliore per salire sul treno dello Sport

Matteo SIMONE

Il treno dello sport a volte passa e bisogna farsi trovare alla fermata per prenderlo al volo e lasciarsi trasportare per strade, ville, parchi e monti.

Puoi salire quando vuoi sul treno dello sport, puoi stare davanti o dietro, non c'è un età per iniziare o per smettere, non c'è un'esatta modalità per partecipare al treno dello sport, puoi sperimentare benessere o performance o entrambi, together is much better.
E’ sempre il momento per mettersi in moto, per iniziare a fare sport, iniziare a incontrare gente in carne e ossa e allenarsi insieme, incontrarsi, darsi un appuntamento e un ritrovo per partire per un allenamento o per andare insieme ad una gara, questo è lo sport che vogliamo.

Matteo Nocera, runner: Inizierò la stagione delle Ultra con la 6 ore della Reggia 2018

Matteo SIMONE

Aumentano sempre di più gli atleti runner che si dedicano alle ultramaratone, così come aumentano le gare di ultramaratone.

Nascono sempre nuovi campioni e le sfide diventano sempre più accese, ma si resta sempre amici nella condivisione dell’esperienza apprendendo l’un dall’altro e tornando a casa sempre con ricchezze interiori oltre che materiali quali medagli, coppe e trofei.
L’anno scorso Matteo si è affacciato al mondo delle ultramaratone, lui che veniva prima dal ciclismo e poi dal podismo, e il suo esordio ha ottenuto grande successo con alcune gare di 6 ore e poi anche 100 miglia e 24 ore. 

La giusta alchimia per raggiungere la performance sperimentando benessere


The Heart of Kenyan Running: Correte con noi in Kenya a ITEN, un viaggio unico di corsa, benessere, cultura e tradizioni nel cuore degli altipiani del Kenya.

I running camp in Kenya con partenza esclusiva dall’Italia organizzati dall’azienda di Aosta T.T.S.srl (Territorio Turismo Sport), in collaborazione con l’associazione sportiva Runningzen di Ignazio Antonacci e con Matteo Simone, psicologo dello Sport, vi offrono due settimane di sport, benessere, avventura, cultura e tradizione nel cuore del Kenya.

Pochi aspetti importanti da curare:

venerdì 2 febbraio 2018

Lelario Teresa, runner: Mi piace ascoltarmi (fiato, cuore, fatica, gambe)


Lo sport ti permette di sperimentarti, di metterti in gioco, di uscire fuori dalla zona di confort per apprendere sempre, per conoscerti meglio, per ascoltare te stesso come fatichi, come respiri, per ascoltare sensazioni corporee ed emozionarti.

Di seguito, Teresa racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Campionessa beh oggi nella corsa amatoriale è una parola usata con leggerezza, con me è stata usata spesso da altri avendo vinto tanto e su tutti i fronti: 10km strada, 21 km strada, buon risultati nella 42 senza esagerata preparazione e vittorie anche nei trail ed ultra proprio perché come hanno detto altri ho una testa vincente ma io appunto non mi sono mai sentita tale per me i Campioni sono i miei idoli.” 

Lo sport diventerà la tua vera zona di comfort, fidati


Perché fare sport? Per uscire fuori dalla zona di confort. Per sperimentarsi, per mettersi in gioco, per fare selfie e filmati, per raccontare, incontrare, confrontarsi, per vestirsi a colori e sperimentare freddo e caldo, per prendere treni di squadre diverse, per apprendere dalla scuola dalla vita, questo è lo sport che vogliamo, di tutti e per tutti, senza età e con ogni modalità

Sali in carrozza, la carrozza dello Sport, fatti trasportare e coinvolgere, contribuisci a spingere la carrozza con la tua volontà e le tue forze, segui un coach o un atleta più esperto o diventa il coach di te stesso, non aspettare il momento migliore, non rimandare, è ora il momento, all'inizio può bastare anche un solo minuto al giorno, il resto viene da sé, non vorrai più scendere dal treno dello Sport sperimentando sempre più benessere e performance, inviterai sempre più gente. Lo sport diventerà la tua vera zona di comfort, fidati.

giovedì 1 febbraio 2018

Marco Vitalini: La testa, la voglia di correre mi ha portato oltre! 10 km in 30’54”

Matteo Simone

Pole pole, step by step, si arriva sempre più in alto, si fa sempre meglio, apprendendo un po’ per volta dalla scuola dello sport per diventare sempre più performanti e sperimentando benessere allo stesso tempo.

Di seguito, Marco Vitalini racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Tutte le volte che riesco a migliorarmi anche di un solo secondo!
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta?E’ stato tutto molto casuale! Giocavo a calcio ed il mio sogno era quello di diventare un calciatore, però….non correvo! Finite le scuole superiori la scelta di fare il servizio civile, di trovarmi a lavorare nello stesso ufficio di un’Atleta (Samia) e di conoscere suo marito (Fabio, il mio primo allenatore). Due persone che mi hanno permesso con la loro passione di conoscere il mondo dell’atletica e di muovere i miei primi passi di corsa, le prime gare….da lì una crescita graduale fino ad oggi, fisica e mentale…14 anni di corsa! 

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