giovedì 26 aprile 2018

Lo sport diventa una terapia naturale meglio di tanti farmaci


Lo sport diventa una terapia naturale meglio di tanti farmaci, diventa un addestramento alla vita, incrementa consapevolezza nei propri mezzi e proprie capacità, incrementa fiducia in sé, aiuta a stare al mondo con una visione positiva e propositiva, l’esercizio fisico attraverso lo sport ti permette di elaborare pensieri e problemi, prendere decisioni ragionate, aiuta a pianificare progetti e mete, a stare con gli altri confrontandoti e condividendo gioia e fatica.

Lo sport rende felici, incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di poter far qualcosa, di riuscire in qualcosa, inoltre lo sport incrementa la Resilienza, si affrontano e si superano meglio i problemi, le crisi, le difficoltà, si è più attenti e gentili.

Valentina Pici: Questo Passatore me lo sto guadagnando giorno per giorno!

Matteo SIMONE 

Quando una persona si mette in testa una cosa è capace di andare avanti nei suoi propositi fino alla meta, fino all’obiettivo ambito e desiderato, ci può pensare su ma poi testa, cuore e corpo prendono il sopravvento e ti trascinano dove vogliono.

Valentina di seguito racconta le sue esperienze da atleta rispondendo a un mio questionario.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel diventare atleta?Mi sento molto più sicura di me stessa, anche se non potrò più ambire ai tempi del passato, l'importante è il viaggio che porta al traguardo non il traguardo in se.”

Alex Lionetti: Sogno da realizzare? Correre la mia prima maratona!


Mia moglie l'artefice del mio avvicinamento alla corsa!

Tutto sta a partire e poi il resto viene da solo, importante è farsi coinvolgerE soprattutto se si tratta di un partner e poi la via si spiana, tutto diventa più facile e allettante. Lo sport permette di sperimentare, oltra alla fatica, anche benessere e poi piano piano si va verso la performance e si comprende che si può fare sempre meglio affidandosi a persone competenti, familiari e amici che sostengono. Di seguito, Alessandro Lionetti, Responsabile tesseramenti ASD PUROSANGUE, conosciuto qualche tempo fa durante una mia lezione presso LBM sull’aspetto mentale e psicologico in ambito sportivo, racconta la sua esperienza di atleta.

Guidantonio Trusso, arti marziali: Bisogna sempre impegnarsi al massimo

Matteo SIMONE 

E’ una buona pratica fissarsi obiettivi e superarli gradualmente, obiettivi non troppo difficili ma comunque sfidanti, aiuta a crederci sempre di più. 

Aiuta a comprendere che a volte i limiti sono mentali, ma con passione, impegno e determinazione si può arrivare molto lontani. 
Di seguito, Guidantonio Trusso Forgia racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato fin da piccolo e ho continuato negli anni con costanza e impegno.”
Chi contribuisce alla tua performance?La mia forza di volontà e i miei cari, cerco sempre di dare il meglio anche per loro.
Qual è stata la gara della tua vita? La gara più difficile?Per varie ragioni, non ho partecipato a molte gare, ma ogni competizione è un mondo a sé, con le sue caratteristiche e le sue difficoltà, quindi bisogna sempre impegnarsi al massimo.

martedì 24 aprile 2018

Puoti Gianfranco: La parte più difficile è l’alimentazione e il riposo adeguato

Matteo SIMONE 

Diventare campioni è il risultato di tanto lavoro e tanta passione che aiuta a impegnarsi duramente e a crederci andando sempre avanti. 

Di seguito, Puoti Gianfranco racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?Mi sono sentito campione più volte quando, sotto pressione per la partita o la competizione da affrontare, ho saputo far prevalere la concentrazione ed accumulare le forze con successo soprattutto quando i compagni di squadra erano esausti.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato con il calcio, a 10 anni, per passare i pomeriggi assieme al mio migliore amico. Col tempo è cresciuta la passione che mi ha accompagnato per 6 anni dopo i quali ho deciso autonomamente di fare uno sport che mi permettesse di sfidare me stesso e concentrare tutto sulle mie forze e sui miei allenamenti: l'atletica leggera. Dopo cinque anni di gare e di soddisfazioni ho iniziato con la palestra e il bodybuilding.”

Lorenzo Zanet: Sogno nel cassetto è tornare a nuotare seriamente

Matteo Simone 21163@tiscali.it 

Lo sport aiuta a conoscersi e a cavarsela anche nella vita quotidiana, aiuta a scoprire proprie potenzialità, aiuta a scoprire mondi come quello acquatico.

Di seguito, Lorenzo racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?Campione no, ma anche se non ti senti campione prima di una gara e duranti gli allenamenti, il livello d’impegno personale è sempre il più alto possibile. L’importante non è sentirsi un campione, ma lavorare sempre al massimo per superare i propri limiti. Sono questi i veri avversari di un atleta.”

Nicolò Giannini: Taekwondo, l'arte marziale che mi appassiona ancora oggi

Il mio obiettivo più prossimo è sicuramente ottenere la cintura nera
Matteo SIMONE


Lo sport permette di mettersi in gioco, di apprendere sempre di più, di fidarsi e affidarsi, di fare progressi. 

Nicolò Giannini, Cintura rossa superiore, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 
Ti sei sentito campione nello sport?Ho avuto diverse soddisfazioni dallo sport ma non sono mai arrivato a sentirmi un vero e proprio campione.” 
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Quando ero più piccolo non mi piaceva particolarmente fare sport, quindi ho provato a praticare nuoto per qualche mese per poi lasciarlo e non ho più fatto nessuno sport fino a 11 anni, quando ho iniziato a giocare a calcio come portiere. La mia esperienza calcistica però è durata solo un anno, e a 12 anni ho iniziato taekwondo, l'arte marziale che mi appassiona ancora oggi.” 
Chi contribuisce alla tua performance?Sia il mio maestro, che cerca di darmi la carica in ogni situazione, anche quando non sento di non potercela più fare, ma anche me stesso, cercando di trovare sempre nuovi stimoli per dare il massimo ogni volta.” 

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