sabato 19 maggio 2018

Sali sul treno dello sport cavalcando l’onda del cambiamento!



Il treno dello sport a volte passa e bisogna prenderlo al volo e lasciarsi trasportare per strade, ville, parchi e monti cavalcando sempre l’onda del cambiamento con le risorse residue del momento e scegliendo sempre nuove direzioni e mete rimodulando sempre obiettivi e sogni.

Puoi salire quando vuoi sul treno dello sport, puoi stare davanti o dietro, non c'è un età per iniziare o per smettere, non c'è un'esatta modalità per partecipare al treno dello sport, puoi sperimentare benessere o performance o entrambi. E’ sempre il momento per mettersi in moto, per fare sport, incontrare gente in carne e ossa e allenarsi insieme, incontrarsi, darsi un appuntamento e un ritrovo per partire per un allenamento o per andare insieme ad una gara, questo è lo sport che vogliamo.

Anna Tartaglione, karate: Cosa hai scoperto? La resilienza e la determinazione


Ho scoperto di poter superare limiti che sembravano impossibili

Matteo SIMONE

E’ importante essere convinti di quello che si fa e impegnarsi per fare del proprio meglio e raggiungere risultati soddisfacenti. Di seguito, Anna Tartaglione raccont ala sua esperienza di atleta rispondendno ad alcune mie domande.

Ti sei sentita campione nello sport? “Sì, quando ho scoperto di poter superare limiti che sembravano impossibili.”

Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Un percorso fatto di sacrifici e allenamenti per migliorare le prestazioni.”

lunedì 14 maggio 2018

Lo sport abbatte muri e barriere fisiche, mentali, culturali e generazionali

Matteo SIMONE 
 

Lo sport è di tutti e per tutti, ognuno con le proprie possibilità e modalità.

Lo sport fa bene al cuore, al corpo e alla mente; lo sport è inclusivo, aggrega e avvicina persone, culture e mondi; lo sport abbatte muri e barriere fisiche, mentali, culturali e generazionali; lo sport incrementa consapevolezza delle proprie possibilità e capacità e anche dei propri limiti; lo sport permette di andare oltre; lo sport sviluppa fiducia in se e incrementa la resilienza.
Lo sport che vogliamo è lo sport che permette di affidarsi a un amico; è competitivo ma non aggressivo, dove si rispetta se stessi e gli altri; uno sport dove si può sperimentare uno spirito di squadra accogliente e rispettoso dove c'è posto per tutti e ognuno apporta il proprio importante contributo; uno sport dove la fatica e l'impegno viene ripagata con riconoscimenti e attestati di stima e di rispetto.

Vito Cafaro: Il mondo trail è meraviglioso

Quest'anno cade il giorno del mio compleanno e me lo sono regalato
Matteo SIMONE 


Nella mente di un ultramaratoneta ci sono tante mete e obiettivi, tanti dubbi e tante convinzioni, tanti pensieri e frase così come tante sicurezze.

Di seguito Vito racconta le sue impressioni, sensazioni ed emozioni rispondendo ad alcune mie domande.
Prossimi obiettivi sfidanti?Prossimi obiettivi, il trail delle 5 querce. Il 5 querce è una gara che mi ha sempre affascinato, dal momento in cui ne sono venuto a conoscenza, e soprattutto il 2016 per infortunio e il 2017 per lavoro ci ho dovuto rinunciare. Quest'anno cade il giorno del mio compleanno e me lo sono regalato. Tra l'altro il mondo trail è meraviglioso.”

Michele Belnome, ultrarunner: Sono più consapevole delle mie potenzialità

Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it


Tante gare, tanti obiettivi, tante mete nella mente degli ultrarunner, alla ricerca di competizioni sempre più difficili per mettersi alla prova, per testarsi, per apprendere sempre più dall’esperienza. 

Di seguito, Michele racconta la sua esperienza di atleta ultramaratoneta rispondendo ad alcune mie domande.
Come stai? Cosa stai preparando?Ciao Matteo, tutto bene. Sto preparando un po’ di gare: la 100 km del Passatore, la Race Across Apulia da Lecce a Castellaneta dal 1 al 3 giugno (285 km da percorrere in 48 ore), la 6 ore dei templari, la 100 km di Asolo, etc..”

Non si finisce mai di imparare, l’esperienza aiuta a conoscersi meglio, aiuta a comprendere come far meglio, come sperimentare più benessere e anche miglior performance.
Hai introdotto nuove modalità di allenamento?Mi alleno quasi tutti i giorni percorrendo dai 20 ai 30 km con un ritmo non molto elevato in modo da poter uscire anche il giorno successivo affrontando percorsi muscolari. Ho notato che allenandomi così, dopo 3-4 giorni di riposo, alla successiva uscita ho una forza muscolare nelle gambe notevole tale che corro con molta scioltezza e a un buon ritmo.”

Giuseppe Di Gioia: Prossimo obiettivo passatore ci sto lavorando da dicembre

L’aspetto mentale, che è alla base di gare di questo tipo

Nella mente degli ultrarunner, tra le tante gare, c’è la classica gara di 100km da Firenze a Faenza dove i tanti runner si radunano per rivedersi e per mettersi alla prova. Di seguito, Giuseppe racconta le sue impressioni prima del grande appuntamento, rispondendo ad alcune mie domande: Prossimi appuntamenti? Passatore? Come sta andando preparazione? “Ciao dottore, si prossimo obiettivo passatore ci sto lavorando da dicembre, la preparazione sta proseguendo in maniera buona e sicuramente io e il mio allenatore Antonio abbiamo variato molti aspetti in funzione dell’obiettivo da raggiungere.”

Ogni volta che si partecipa a una gara si cerca di arrivare più preparati possibile per soffrire sempre di meno durante i lunghi chilometri che separano la partenza dall’arrivo, si cerca di introdurre nuove strategie, nuovi alimenti, un abbigliamento più consono, ma è ancora più importante curare l’aspetto mentale per anticipare le crisi o per saperle gestire nel miglior modo possibile: Cosa stai cambiando o introducendo? Hai preso nuovi libri? “Per la verità sto combinando molti video insieme anche con l’aspetto lavorativo, per rafforzare l’aspetto mentale, che è alla base di gare di questo tipo.”

domenica 13 maggio 2018

Resilienza e autoefficacia per raggiungere i propri obiettivi


Gli atleti sperimentano sicurezza nel riuscire a portare a termine competizioni estenuanti, sentono di valere, di avere forza mentale, di saper prendere decisione, di sentirsi leader, aumenta autoefficacia nell’ambito sportivo, si sentono riconosciuti dagli altri, si scopre di possedere capacità insospettate.


Lo sport rende felici, incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di riuscire in qualcosa. Lo sport incrementa la Resilienza, si affrontano e si superano meglio i problemi, crisi, difficoltà. Si possono fare grandi cose e se arriva un impedimento per qualsiasi motivo bisogna essere resilienti e pronti al cambiamento, non abbattersi ma cambiare solamente gli obiettivi, rimodularli in base alle proprie condizioni fisiche attuali. Per ogni problema c’è almeno una soluzione, chiuso un portone se ne possono aprire tanti altri.

Translate