martedì 10 luglio 2018

Anche la vittoria può essere destabilizzante nella mente dell'atleta


Anche la vittoria può essere destabilizzante, nella mente dell'atleta si affollano tanti pensieri e dubbi, tante sensazioni ed emozioni che a volte non si è preparati ad accogliere e riconoscere, incredulità, scarico di tensioni, fine di un periodo carico di aspettative, tensioni, pressioni, senso del vuoto. Questo è il fantastico mondo dello sport.
Ascolta il tuo corpo! E’ importante fare le cose ascoltandosi ed osservandosi con attenzione iniziando dal respiro, dalle sensazioni corporee, contattare le proprie sensazioni. Bisogna sviluppare consapevolezza delle proprie risorse e capacità, dei propri limiti. La passione permette di sperimentarsi, permette di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di mete e obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare.

Impegnarsi in allenamento dà i suoi frutti da subito


Impegnarsi in allenamento dà i suoi frutti da subito e aiuta a costruire muscoli, personalità e performance. Tutto sta a trovare un buon e bravo coach disposto a spendere tempo e attenzioni, inoltre diventa importante trovare amici di allenamento che condividono fatica e difficoltà per impegnarsi nel momento presente.
Ogni allenamento diventa una buona mattonella per consolidare e stabilizzare muscoli e forma fisica, parallelamente si consolida e si incrementa forza e resistenza mentale nel proseguire con gli allenamenti faticosi e credere sempre più in se stessi e fidarsi e affidarsi al proprio coach che deve essere in grado di graduare la difficoltà di allenamento e gare in base alle capacità psicofisiche dell'atleta.

Robles Paolo, calcio: Impegno, motivazione e strategia per raggiungere qualsiasi risultato

Penso che lo psicologo sia un ruolo fondamentale nel contesto sportivo
Matteo SIMONE


Lo sport permette di mettersi alla prova, di far parte di un gruppo di persone che a volte sono di aiuto e a volte sono un problema, ma con la passione, il coraggio, l’impegno, la determinazione, l’appoggio di altre figure si riesce a far bene nello sport e a sperimentare benessere e performance. 

Di seguito Paolo racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?Non mi sono mai considerato né un campione, né un’atleta eccellente, ma comunque una persona abbastanza valida per dire la mia in qualsiasi disciplina mi cimentassi.”

Lo sport permette di conoscere se stessi, di conoscere gli altri atleti e anche ambienti e contesti.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Son partito dalle squadre giovanili della mia città, risalendo pian piano nelle categorie superiori dei paesi limitrofi, fino a concludere la mia breve carriera nel mio paese. Il mio percorso è sempre stato un po’ in salita, in quanto mi ha visto sempre disputare Campionati con ragazzi più grandi della mia età, obbligandomi ad un costante impegno negl’allenamenti, unico crocevia per poter essere al loro passo.”

Aldo Zaino, classe ’35, grande per l’età e per essere sempre presente

Matteo SIMONE


Un grande Aldo Zaino, grande per l’età classe 1935, grande per essere sempre presente quando si tratta o di presentare un libro, quando c'è una conferenza stampa di presentazione gara e atleti. 

Grande per raccontare e imprimere momenti di sport suoi e di altri attraverso foto che scatta prima, durante e dopo le gare e scrivendo articoli di presentazione gare ed eventi e resoconti di gare ed eventi.
Grande per essere consapevole di quello che può fare e dei suoi limiti, ascoltando suggerimenti di familiari e amici. 

Seba Lorusso: Il prossimo obiettivo sarà sicuramente una maratona

Mantenere un equilibrio psicologico in gara è fondamentale

La maratona è un obiettivo di tanti podisti, ci si arriva preferibilmente gradualmente con il tempo e maturando esperienza nel corso delle gare e degli allenamenti. Seba Lorusso, Vice presidente dell’Asd La Fenice Casamassima, racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande: Ti sei sentito campione nello sport?Tutte le volte che si pratica una attività sportiva ci si deve sentire campioni. Fare sport aiuta a stare meglio, con se stessi e con chi ti sta vicino. Alimentarsi di continua pigrizia, genera un processo involutivo che ci fa stare solo tanto male.”

lunedì 9 luglio 2018

Sport non è solo performance ma anche relazione, amicizia, contatto

Matteo Simone 

Sport non è solo performance ma anche relazione, amicizia, contatto una grande palestra fisica, mentale, relazionale. 

Lo sport permette di sperimentare sia benessere che performance, fa rincontrare vecchi amici e ne fa conoscere nuovi amici, fa conoscere nuovi luoghi e nuove culture, fa apprezzare luoghi e persone.
Lo sport abbatte barriere culturali e generazionali, avvicina persone, paesi, popoli, rende liberi. 
Lo sport rimette al mondo, fa sempre rialzare, fa apprendere, fa mettere sempre qualcosa di utile in valigia da portare a casa dopo l‘esperienza, lo sport è una vera scuola di vita, a volte meglio di corsi di alta formazione o master.
Sollecitato da un amico triatleta ho pensato di scrivere un libro che parli non solo di campioni, ma anche dell’atleta comune lavoratore, il quale deve districarsi tra famiglia e lavoro per coltivare la sua passione sportiva, per trovare il tempo per allenarsi, praticare sport, stare con amici atleti, partecipare a competizioni. 

Matteo Nocera, runner: Sono molto motivato per la 6days a settembre (Policoro)


Nella mente degli ultrarunner ci sono sempre tanti appuntamenti da non mancare, tante gare da presenziare, tanti chilometri da fare per raggiungere il luogo della gara portando con se possibilmente la propria famiglia e incontrando tanti amici per condividere lunghi periodi di fatica di sport condiviso. Il noto campione italiano 100 miglia Nocera Matteo, SM40 ASD Napoli Nord Marathon in una delle sue ultime ultramaratone di 6 ore ha totalizzando km 75,390 salendo sul secondo gradino del podio tra il vincitore Stefano Velatta e il terzo arrivato Vito Intini. Matteo Nocera è contentissimo per questa sua nuova ripartenza con un nuovo entusiasmo in vista dei suoi prossimi impegni, di seguito le sue parole: “Ciao Matteo, ho provato a chiamarti. Prima per salutarti e poi perché apprezzo molto quanto fai per noi che facciamo Sport e il significato profondo che dai. E’ un grande esempio per tutti i giovani, e non solo, che si avvicinano a una qualsiasi disciplina sportiva. Spero un giorno tra un po’ di anni di parlare con giovani Atleti e spiegargli quanto è importante capire certi concetti, gli stessi che io oggi sto imparando con te. Sei una persona intelligente questo ti permette sicuramente di toccare i tasti giusti e migliorare chi come me crede in un "progetto" e vuole raggiungere dei risultati. Sono molto motivato per la “6days” a settembre (Policoro). 822km il primato italiano, ci proverò con tutte le mie energie fisiche e mentali. Un abbraccio a presto.

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