Mantenere un equilibrio psicologico in gara è
fondamentale
La maratona è un obiettivo di tanti
podisti, ci si arriva preferibilmente gradualmente con il tempo e maturando
esperienza nel corso delle gare e degli allenamenti. Seba Lorusso, Vice
presidente dell’Asd La Fenice Casamassima, racconta la sua esperienza di atleta
rispondendo ad alcune mie domande: Ti
sei sentito campione nello sport? “Tutte
le volte che si pratica una attività sportiva ci si deve sentire campioni. Fare
sport aiuta a stare meglio, con se stessi e con chi ti sta vicino. Alimentarsi
di continua pigrizia, genera un processo involutivo che ci fa stare solo tanto
male.”
Lo sport aiuta a sviluppare tanta autoconsapevolezza, lo sport è una grande modalità e opportunità per cambiare stile di vita prendendosi cura di se stessi: Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Ho sempre praticato sport sin da piccolo. Ho iniziato sin da subito a giocare al calcio, incoraggiato soprattutto da mio padre. Raggiunti i dieci anni sono stato tesserato per una piccola società sportiva della mia città sino ad arrivare a vestire la maglia della rappresentativa provinciale e successivamente di quella regionale. In seguito sono stato notato da una società più importante con la quale ho vinto il titolo nazionale di categoria. Lo sport in passato mi impegnava quasi quotidianamente, sei giorni su sette. Successivamente, un po' per proseguire gli studi un po' per un infortunio, mi sono allontanato dal calcio e dalle attività sportive, tanto da diventare, cosa per me inusuale, un pigro pantofolaio. Nel frattempo, avevo iniziato anche a fumare, insomma stavo facendo tutto quello che uno sportivo non dovrebbe mai fare. Questa situazione è durata un po' di anni. Avevo smesso di fumare ed ero in sovrappeso. Stimolato da mia moglie, visto che il calcio per me era diventato uno sport impraticabile per via di alcuni problemi fisici che si erano accentuati, mi sono affacciato ad una palestra del mio paese. È stata una grossa forzatura visto che amo praticare sport all'aria aperta. Ad ogni modo, il passaggio dal tapis roulant alla corsa su strada è stato molto breve. Mi sono affacciato a questo mondo, sconosciuto, in punta di piedi. Mai avrei pensato di poter riprendere a fare attività sportiva e, soprattutto, praticando una disciplina per me tutta nuova. Da quel momento, è iniziata una nuova fase di sperimentazione che dura ancora oggi.”
E’ molto importante, anzi è fondamentale sperimentarsi sempre, mettersi in gioco, sorprendere se stessi e gli altri. E’ importante accorgersi di come si sta, di cosa si sperimenta, di dove si vuol arrivare e si può virare verso direzioni, mete, obiettivi più salutari e volti al benessere psicofisico, emotivo e relazionale: Chi contribuisce alla tua performance? “Sono in tanti. Innanzitutto la serenità della famiglia e subito dopo gli amici con i quali condivido gli allenamenti mattutini. Faccio parte di un gruppo di folli che, indipendentemente dalla stagione, ha l'abitudine di iniziare ad allenarsi alle 5,30 del mattino. Che ci sia sole o pioggia, freddo o caldo, il nostro orario di incontro rimane quello.”
E’ molto importante, anzi è fondamentale sperimentarsi sempre, mettersi in gioco, sorprendere se stessi e gli altri. E’ importante accorgersi di come si sta, di cosa si sperimenta, di dove si vuol arrivare e si può virare verso direzioni, mete, obiettivi più salutari e volti al benessere psicofisico, emotivo e relazionale: Chi contribuisce alla tua performance? “Sono in tanti. Innanzitutto la serenità della famiglia e subito dopo gli amici con i quali condivido gli allenamenti mattutini. Faccio parte di un gruppo di folli che, indipendentemente dalla stagione, ha l'abitudine di iniziare ad allenarsi alle 5,30 del mattino. Che ci sia sole o pioggia, freddo o caldo, il nostro orario di incontro rimane quello.”
Ben vengano tanti folli a popolare le
strade di paesi e città, a colorare piazze e parchi, a mettersi in gioco
scendendo dalla propria zona di confort e sperimentando benessere e vitalità
che aiuta a iniziare la giornata lavorativa o famigliare con entusiasmo: Qual è stata la gara della tua vita? La
gara più difficile? “Non esiste, per
il mio modo di interpretare questo sport, la gara della vita. Vivo, senza
condizionamenti di sorta, ogni singola gara in maniera abbastanza moderata.
Tutte le gare possono nascondere insidie e difficoltà. A mio parere affrontarle
con la giusta leggerezza ti può dare tanta serenità. Dobbiamo ricordarci che il
nostro scopo è quello di raggiungere uno stato di benessere e un equilibrio
tale che non ci produca danni alla salute. Nessuno deve farsi male.”
A volte la gara non per forza deve
essere una competizione accesa e aggressiva ma anche un’opportunità per
testarsi, per incontrarsi, per confrontarsi serenamente senza pretese: Quale esperienza ti dà la convinzione che
ce la puoi fare? “In assoluto, la
convinzione di riuscire in una Impresa Sportiva me la trasmette solo una
maratona. Tra tutte le gare è indubbiamente la più impegnativa, non solo per la
distanza da percorrere, quindi sotto l'aspetto puramente fisico, ma anche dal
punto vista mentale; riuscire a mantenere un equilibrio psicologico in gara è
fondamentale. Credo che in questa situazione è possibile mettersi veramente alla
prova e, concludere una gara di lunga distanza, ti lascia una consapevolezza ed
una forza che altre gare non riescono a trasmetterti.”
La Signora Maratona a volte è un punto
di arrivo, per completare un percorso fatto di allenamenti e gare per arrivare
al sogno della maratona, per concluderla dignitosamente senza soffrire tanto e
cercando di gestire, affrontare, superare eventuali crisi lungo il percorso
attraversando senza farsi del male il muro dei 30-35 km. A volte la maratona
diventa un punto di partenza per dedicarsi alle gare considerate di ultra
maratona dove la distanza da superare è proprio quella della maratona: C’è un episodio curioso o divertente della
tua attività sportiva? “Gran parte
della manifestazioni a cui partecipo sono divertenti. Purtroppo rispecchiano il
mio carattere gioviale. Ad ogni modo, la partecipazione a manifestazioni
goliardiche come ad esempio quella che si svolge a Triggianello (partecipazione
alla serata vestiti a tema e bicchieri di birra ad ogni giro da 1 km) sono momenti
speciali che non si possono raccontare ma bisogna viverli, possibilmente in
compagnia di un gruppo di amici simpatici e divertenti.”
Lo sport non è solo fatica, sofferenza,
dolore ma anche tanto divertimento e momenti considerati bizzarri dove si fa di
tutto di più, anche cose che sembra non abbiano nulla a che fare con lo sport: Quali sensazioni sperimenti nello sport:
allenamenti, pregara, gara, post gara? “Durante
gli allenamenti cerco di essere attento e concentrato. Lo sono molto meno
durante la gara. Il pre ed il post gara diventano momenti importanti per via
dei saluti che si riescono a distribuire.”
La partecipazione alle gare diventa un
rituale fatto di pianificazione, iscrizione, presentazione sul posto dopo un
più o meno lungo viaggio, incontrarsi con gli altri, partecipare alla gara
cercando di fare del proprio meglio, e poi si porta a casa sempre tanta roba,
tanta esperienza, tanti abbracci, saluti, nuove amicizie, nuovi contati, nuovi
amici veri e socia: Quali sono
difficoltà e rischi? “Le difficoltà
sono legate allo stato di salute. Cercare performance positive quando si ha un
malessere importante può causare infortuni seri con tempi di guarigione molto
lunghi.”
L’equilibrio è importante nella vita
quotidiana, in famiglia, nelle relazioni, al lavoro e anche nello sport. E’
importante saper rispettare i tempi di allenamento, di recupero, di gara per
non incorrere a malessere psicofisico: Come
superi eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “In ogni situazione cerco di trovare il giusto equilibrio. Da quando
corro, ed in tal senso mi sento un miracolato visto che qualche problema alle
ginocchia è ancora presente, non ho subito infortuni importanti. Pertanto,
quando è successo di stare bloccato non è durato per molto tempo. Eppure in
quelle settimane, non poter fare sport, mi ha fatto soffrire.”
L’Asd La Fenice Casamassima sembra
essere una bella squadra che si occupa dei propri atleti, ci si allena e si
gareggia insieme così come avviene in tante altre società, importante è il
valore che si dà allo sviluppo dell’attività nei più piccoli per cercare di
costruire un mondo migliore basato sui valori dello sport: Quale può essere un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport?
“Faccio parte di una associazione che sin
dall'inizio ha puntato molto sui ragazzini. La nostra associazione è nata circa
quattro anni fa ed uno dei nostri obiettivi è quello di allontanare i bambini
dalle consolle e videogiochi, in generale. Pur tra mille difficoltà, grazie
all'impegno del Presidente e degli altri soci fondatori, siamo riusciti a dar
vita ad una scuola di Atletica. I ragazzini sono seguiti dalla mia amica Rosa
Peragine che fa con loro un lavoro straordinario. Sono il nostro orgoglio. Quest'anno
per la prima volta abbiamo organizzato una manifestazione, durante il periodo
di Pasqua, interamente dedicata a loro. È stato un evento bellissimo ed
emozionante.”
La consapevolezza si sviluppa attraverso
l’esperienza, frequentando ambienti e persone sane, ma non bisogna mai mollare
la presa, è importante cercare sempre di sensibilizzare gli altri alla corretta
via, al sano utilizzo del proprio corpo, al rispetto delle regole ma
soprattutto di se stessi e degli altri che siano amici, parenti o anche avversari:
C’è stato il rischio di incorrere nel
doping? “Per chi crede nei veri
valori dello sport è improbabile che possa incorrere in queste
"distrazioni".” Quale può
essere un messaggio per sconsigliarne l’uso? “Sono dell'avviso che nessun messaggio possa arrivare al destinatario se
dall'altra parte non vi è apertura e predisposizione ad accettarlo. Per tanti
anni ho fumato quasi un pacchetto di sigarette al giorno. Per quanto mi
arrivassero continuamente messaggi che mi invitavano a smettere di fumare non
sono mai stato collaborativo. Solo quando ho preso consapevolezza dei danni
irreversibili che causavano alla mia salute ho immediatamente smesso di fumare.
Adesso, dopo più di dieci anni, posso dire che ho smesso definitivamente.”
Lo sport a volte permette di condividere
con altri momenti di fatica, di soddisfazione, di raggiungimento della propria
forma e propri obiettivi: Famigliari e
amici cosa dicono del tuo sport? “Qui
si sfonda una porta aperta. Mia moglie è una stakanovista dello sport praticato
in palestra. Da poco tempo sta correndo anche lei, quindi non può che
condividere questa mia passione. Amici e parenti concordano sul fatto che praticare
sport è fondamentale.”
Lo sport a volte aiuta a conoscere se
stessi, a incrementare autoconsapevolezza e con il tempo e l’esperienza si può
riuscire ad essere sempre più fiduciosi delle proprie capacità e possibilità
incrementando anche la resilienza superando momenti e situazioni difficili
pazientemente: Cosa hai scoperto di te
stesso nel praticare sport? “Non ho
scoperto nulla di nuovo di me stesso. Sono esattamente così sia nella vista che
nello sport. Mai prendermi sul serio.” Ritieni
utile lo psicologo dello sport? “Nello
sport amatoriale no. Perderebbe il fascino che uno sport deve avere. Se lo
sport è vissuto da professionista è giusto che venga accompagnato, nel suo
percorso, da uno psicologo.”
Nella mente degli atleti sempre gare da
partecipare da soli o in compagnia, viaggi e programmi per sperimentare sia
benessere che performance: Quali sono i
tuoi prossimi obiettivi? “Il prossimo
obiettivo sarà sicuramente una maratona. Probabilmente tornerò di nuovo a
Firenze, ovviamente con la solita buona compagnia al seguito.”
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