Matteo SIMONE
Lo sport fa sperimentare benessere psicofisico e performance, fa seguire una direzione, rende liberi.
Lo
sport permette di sperimentare tanto, dalla fatica negli allenamenti e gare
alle soddisfazioni per essere riuscito a raggiungere propri obiettivi. Si
impara a conoscere la vita come ciclica, tensione e rilassamento, fatica e
gioia, sconfitte e vittorie, seguendo proprie direzioni che portano a mete e a
raggiungere obiettivi difficili e sfidanti ma raggiungibili, cercando di
trasformare sogni in realtà.
Interessante lettura su Sport e Migrazione nel Libro Bianco: “Utilizzare il potenziale dello sport per l’inclusione sociale, l’integrazione e le pari opportunità. Lo sport contribuisce in modo significativo alla coesione economica e sociale e a una società più integrata. Tutti i componenti della società dovrebbero avere accesso allo sport: occorre pertanto tener conto delle esigenze specifiche e della situazione dei gruppi meno rappresentati, nonché del ruolo particolare che lo sport può avere per i giovani, le persone con disabilità e quanti provengono da contesti sfavoriti.
Lo sport può anche facilitare l’integrazione nella società dei migranti e delle persone d’origine straniera, e sostenere il dialogo interculturale. Lo sport promuove un senso comune di appartenenza e partecipazione e può quindi essere anche un importante strumento d’integrazione degli immigrati.
Per questo, è importante mettere a disposizione spazi per lo sport e sostenere le attività relative allo sport, affinché immigrati e società di accoglienza possano interagire positivamente. La Commissione ritiene possibile sfruttare meglio il potenziale dello sport come strumento per l’inclusione sociale nelle politiche, nelle azioni e nei programmi dell’Unione europea e degli Stati membri.”
Lo
sport promuove il benessere fisico e sociale e va inteso non solo come
performance volta al raggiungimento di prestazioni eccellenti, ma anche come incentivo
all'aggregazione sociale, strumento di prevenzione e promozione della salute.
Lo
sport è una marcia in più nel corso della vita, da tanto a livello di benefici
ed aspetti formativi; lo sport aiuta a risolvere situazioni, a essere sempre
pronto ad affrontare la vita in tutte le sue sfaccettature.
Interessante quanto scritto dal CONI nel Bilancio di Sostenibilità 2016: “Lo sport è
un veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione sociale nonché uno
strumento di benessere psicofisico e di prevenzione. Inoltre, svolge un ruolo
sociale fondamentale in quanto strumento di educazione e formazione che
permette lo sviluppo di capacità e abilità essenziali per la crescita
equilibrata di ciascun individuo.
Nella consapevolezza di tale valore, il CONI
si impegna affinché la pratica sportiva sia sempre più diffusa soprattutto tra
i giovani, garantendo il diritto allo sport nelle aree territoriali più
disagiate sviluppando e consolidando partnership con istituzioni pubbliche e
organizzazioni private che garantiscono la sostenibilità economica delle
iniziative di carattere sociale.”
E’
importante lavorare su obiettivi, sul superare errori e sconfitte, si impara da
tutto ciò che succede e si può fare meglio in futuro come individui e come
squadra conoscendosi meglio.
Si impara sempre dall'esperienza, importante è
mettersi in gioco, uscire dalla zona di comfort, solo mettendosi in gioco e
facendo esperienza ci possono essere i presupposti per far meglio e conoscersi
meglio, la prossima volta si potrà fare diversamente e meglio.
Lo
Sport è importante per la società, per i bambini, ragazzi, adulti, anziani. E'
una scuola di vita, si imparano regole. Si impara a stare con gli altri per
condividere e contribuire a obiettivi comuni difficili, sfidanti ma
raggiungibili.
Nel Libro Bianco della Commissione delle Comunità Europee (Bruxelles, 11.7.2007) è riportato che: “La partecipazione a una
squadra, principi come la correttezza, l’osservanza delle regole del gioco, il
rispetto degli altri, la solidarietà e la disciplina rafforzano la cittadinanza
attiva, e lo stesso si può dire dell’organizzazione dello sport a livello
amatoriale, che si basa su società senza fini di lucro e sul volontariato. Il
volontariato nelle organizzazioni sportive fornisce molte occasioni di
istruzione non formale, che devono essere riconosciute e potenziate. Lo sport
inoltre offre ai giovani possibilità interessanti di impegno e partecipazione
alla società, e può aiutarli a rimanere lontani dal crimine.”
Lo
sport che vogliamo è competitivo ma non aggressivo, dove si rispetta se stessi
e gli altri; uno sport dove si può sperimentare uno spirito di squadra
accogliente e rispettoso dove c'è posto per tutti e ognuno apporta il proprio
importante contributo; uno sport dove la fatica e l'impegno viene ripagata con
riconoscimenti e attestati di stima e di rispetto.
Gli atleti devono sperimentare di far parte di una
rete sociale, di avere una base sicura di riferimento che si occupa e si
preoccupa per loro, per il loro benessere e per la loro miglior performance
individuale e di squadra, senza pretese impossibili e senza pressioni
incalzanti.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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