Coltivo nuovi progetti costruttivi in ottica di migliorare la
prestazione sulla 100k
Matteo
SIMONE
Lo sport a volte diventa un grande orto da coltivare oltre all’orto familiare e lavorativo, per esempio, lo sport diventa un orto individuale per esprimersi al meglio, per sperimentarsi, per coltivare benessere ma anche performance.
Di seguito
Roberto, della Bergamo Stars Atletica racconta un po’ del suo orto rispondendo ad
alcune mie domande.
Ciao Rob, cosa combini
ora? “Ciao Matteo! Coltivo nuovi progetti costruttivi
in ottica di migliorare la prestazione sulla 100k.”
Coltivare
la passione della 100km significa dedicarsi a un grande orto che abbisogna di
cura e allenamenti costanti e continuativi di lunga durata e intensi dal punto
di vista qualitativo, ma se c’è passione, intenzione, motivazione, obiettivi
chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili si può fare tutto, tutto pesa di
meno.
La fatica a volte diventa amica perché permette di sperimentare la
ciclicità della vita che è fatta di programmazione, pianificazione, progetti,
attese e poi tutto passa, passa la gara, la partenza, la fatica e quello rimangono le intense esperienze di gara: incontri, sguardi, ricchezza
interiore, nuove consapevolezze che con il tempo bisogna assorbire e farle depositare
nel nostro cuore, corpo, anima e mente, aiutandoci nel futuro per riflettere
e ricordare come siamo riusciti, perché a volte lo dimentichiamo.