Obiettivi
pochi: 48h a Policoro, Cinisello Balsamo 24h e per finire ASA 492km
Matteo Simone
Gli ultrarunner sono sempre alla ricerca di progetti e sfide per cercare di provare ad alzare gradualmente l’asticella delle difficoltà e dei chilometri da percorrere, per provare, per testarsi, pe mettersi in gioco, per conoscersi, per conoscere altri mondi e persone.
Di seguito, approfondiamo la conoscenza
di Alessio (LBM Sport) attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è il tuo progetto nello sport?
Da qualche anno lo sport ha letteralmente cambiato il mio stile di vita in
meglio. Ora fondamentalmente è parte integrante della mia giornata,
dall’alimentazione al movimento che sia corsa, camminata o bicicletta. Se
parliamo di progetto nello sport, sicuramente è la mia migliore qualità di vita
e vorrei trasmettere questo.
Si cambia grazie allo sport, attraverso
lo sport, seguendo stili di vita salutari e cercando modalità per allenarsi per
poter partecipare serenamente a gare da portare a termine.
Cosa e/o chi contribuisce alla tua
riuscita? Tutte le persone che conosco sono parte
integrante della riuscita perché riesco a trovare sempre del positivo in tutti,
certo cerco sempre o quasi di circondarmi di persone positive.
Cosa pensano familiari e amici delle tue
sfide? Le persone a me vicine sono contente che io stia
bene e questo è fondamentale per la mia testa e sono consapevoli che
l’asticella sale sempre un pochino di più, al lavoro oramai non mi chiedono più
quanti km ho fatto oggi, mi dicono solo ma come ti va… non capiscono.
Che significato ha per te un successo
e/o sconfitta? È importante è fondamentale dare un
significato a un successo o a una sconfitta, per me il 2022 è stato fantastico
e oltre non potevo avere, ho conosciuto tante bellissime persone con le quali
ho condiviso un anno atletico, ho viaggiato per il nostro bellissimo paese in
posti che non avevo mai visto, sarà difficile fare di meglio in tutto. Ho
imparato che anche un successo va sempre analizzato bene e cercare di
migliorare è fondamentale, mai accontentarsi.
La pratica di uno sport contempla
vittorie, successi ma anche sconfitte e infortuni. Bisogna saper stare con
tutto, con il successo senza esaltarsi troppo ma apprezzando e godendo di
quello che si è riusciti a fare grazie a un allenamento mirato; e dagli
insuccessi, sconfitte, infortuni bisogna accogliere tutto, studiare, farsi
aiutare e ripartire con nuovi propositi, modalità, strategie utili per far
bene, migliorarsi, star meglio, sperimentare benessere.
Quali sensazioni ed emozioni sperimenti
pensando alle tue sfide? Emozioni e belle sensazioni
sono alla base del sano sport cerco sempre di avere la gioia dentro nel fare
quello che faccio.
Alessio ha sempre un elenco di gare a
cui partecipare, gare per fare risultato, per arrivare a conclusione, per
incontrare amici, per conoscere luoghi, per portare a casa una medaglia o pacco
gara, per far meglio della volta precedente. Per raccontare agli amici e
parenti.
Quali sono le difficoltà e i rischi?
Difficoltà e rischi a bizzeffe niente è facile e nulla è dato per scontato,
giornata sempre più impegnativa ma quello che ci regala lo sport è immenso.
Sembra che per Alessio le difficoltà
siano stimolanti, si allena nelle ore più impensabili per abituare corpo e
mente alle gare che prevedono periodi notturni di corsa.
Quali abilità fisiche e/o mentali
bisogna allenare? Come direbbe qualcuno, bisogna
essere sempre sul pezzo. Il fisico bisogna allenarlo, la testa uguale e non
possiamo permetterci capricci del tipo ho sonno, sono stanco. Si esce da ogni
tipo di zona comfort perché gli obiettivi ci aspettano che sia una 10km o una
100km e oltre, bisogna che la mente capisca che siamo noi a comandare e
ugualmente il corpo che ci deve aiutare.
In effetti in gare di ultramaratone,
corpo e mente vanno allenate e vanno utilizzate entrambe in gara, a volte il
fisico ne risente della stanchezza, si rifiuta di continua a macinare
chilometri tantissimi che mancano fino ad arrivare al traguardo e la mente ha
il compito di addolcire lo sforzo, la fatica, la salita spostando l’attenzione
sulle motivazioni, sulle volte precedenti che si è riusciti, sulle ricompense
che si avranno quando sarà tutto finito.
Una parola e/o frase che ti aiuta a
crederci e impegnarti? Non ho mai pensato a una parola
o una frase che mi aiuti ho sempre ben chiaro l’arrivo e vedo di arrivarci al
meglio di quello che posso fare.
Una volta iscritti a una gara, bisogna
allenarsi, una volta indossato il pettorale bisogna arrivare fino alla fine,
questo sembra essere l’approccio di Alessio.
Cosa c’è dietro un successo?
Pensare a cosa ci sia dietro un mio successo sicuramente tanta pianificazione
in tutto, sono maniaco della precisione, penso e ripenso a tutto e spesso mi
capita di affidarmi alle belle sensazioni che mi trasmettono le persone vicine
come ho fatto alla UMS mi sono fidato e affidato ed è stato fondamentale a
persone con le quali non ho mai corso, ultramaratoneti abituati a vedere e
capire oltre quel confine di zona comfort ed è stata una squadra perfetta,
rivivo spesso quelle 51 ore e 30 minuti con forti emozioni interiori e
sicuramente ne è nata una bella amicizia che difficilmente svanirà.
In effetti quando si sperimenta un
successo, significa che tutto è andato secondo i piani ben previsti,
programmati, organizzati a dovere da soli o con l’aiuto di persone che
supportavano in qualche modo, con una parola, una presenza, un gesto, un
sorriso, uno sguardo o altre competenze o modalità di esserci per l’altro che
ha in mente un sogno.
Il 22 aprile alle ore 10.00, dalle acque dei
Navigli di Milano, Alessio è partito per l’8^ edizione dell’UMS22
(Ultramaratona Milano Sanremo 281 km) organizzata dall’ASD Impossible Target
(Race Director Simone Leo) e ringrazio ancora una volta Alessio per avermi
coinvolto in questa sua avventura estrema a cui ho aderito come parte di una
crew insieme a Fabrizio Severini, Luigi Brugnoli e il giovanissimo e
validissimo Alberto Zuccarelli.
Cosa toglie e cosa dà lo sport?
Cosa toglie lo sport una volta avrei risposto il tempo, ora sicuramente
direi regala vita a chi lo fa.
Quali sono i tuoi allenamenti più
importanti e decisivi? I miei allenamenti importanti
sono tutti, nessuno escluso, oramai per mia facilità di percorso ne eseguo tre
fondamentali uno di 10km, uno di 16km e uno a tempo e km liberi, li
distribuisco nel mezzo della settimana a seconda di quello che devo fare e via.
Per il prossimo 2023, sempre con Simone
Leo, Francesco Fagnani e Fisioequipe (vedremo come), obiettivi pochi ma molto
molto importanti 48h a Policoro, Cinisello Balsamo 24h e per finire ASA 492km
se sarò pronto a fare questo passo.
Che dire ora che scrivo sono le 22:30
oggi ho fatto 7:30-13:00 e 15:00-19:00 a lavoro e tra poco esco per i 16km,
come faccio? Penso solo all’impegno di fine 23 e ci provo con tutto me stesso
fino alla fine.
In effetti, è sempre una corsa contro il
tempo, che non si ha, per potersi allenare a sufficienza, ma il tempo viene
fuori nelle ore della giornata più impensabili, dalla mattina alle 6,00 alla
sera/notte.
Matteo
SIMONE
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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