sabato 21 gennaio 2023

Franco Draicchio: A Serra de Conti vengono per divertirsi oltre che correre

 I gelati sono diventati il nostro segno di riconoscimento ormai 
Matteo SIMONE 


Franco Draicchio aveva un sogno che ha trasformato in realtà, organizzare una sua gara e da diversi anni si svolge la 6 ore dei Conti.

Ora sta preparando la prossima edizione della sua gara, un grande obiettivo, di seguito le sue parole in risposta ad alcune mie domande. 
Ciao Franco, pensieri, sensazioni, emozioni per la prossima 6 ore dei Conti?Con l’aiuto dei miei amici podisti della Valmisa stiamo cercando di promuovere la manifestazione in tutta Italia presenziando alle varie maratone e ultra maratone. Già da qualche mese stiamo lavorando per offrire a chi viene a Serra de Conti una gara diversa dalle altre cercando di distinguerci dalle altre.” 

Complimenti, una 6 ore consolidata nel panorama italiano con tanti partecipanti e prestazioni eccellenti. 
Soddisfatto?Come si fa a non essere soddisfatto. La manifestazione sta crescendo sempre di più, ma quello che maggiormente mi riempie di orgoglio non sono i numeri (sempre graditi) ma il gradimento dei podisti nei confronti della manifestazione. Stiamo facendo passare il messaggio di festa abbinata al podismo. I podisti corrono decine e decine di gare in un anno, a Serra de Conti vengono per divertirsi oltre che correre. Da noi la corsa diventa il contorno e non la portata principale.” 
Aneddoti particolari?Quello che ricordo con più piacere è un’atleta è venuto da me, mi ha abbracciato dicendomi grazie, per me è stata una grande soddisfazione che ha dato un senso a mesi di sacrifici.” 

Le gare di ultramaratone comportano un dispendio di costi per la partecipazione, dal costo di iscrizione alla gara al costo del viaggio, ma se c’è accoglienza, attenzione e coccole da parte del comitato organizzatore compreso la cittadinanza tutta diventa un buon investimento per se stessi, per lo sport e per l’intera collettività.  
Cosa attira tanti partecipanti?L’idea del divertimento, il sentirsi ben accetti ed accolti non solo dalla Podistica Valmisa ma da tutta la comunità Serrana. Sono sempre di più le persone che abitano nel centro storico che con le loro sedie si mettono fuori la porta di casa ed incitano i podisti.”  
Diventerà un giorno campionato italiano?Non credo, per il campionato italiano la manifestazione dovrebbe essere inserita nel calendario della FIDAL mentre la nostra gara è inserita solo nel calendario UISP.” 

Partecipare alle ultramaratone comporta tanta fatica, a volte tensione a volte rilassamento, amicizia e condivisione di fatica, gioie e anche divertimento ma a Serra de’ Conti diventa tutto un amalgama con la popolazione locale, si fa parte di una comunità che vede esibirsi tanti runners, che applaude tutti dal primo all’ultimo dal più giovane al meno giovane, danno supporto e sostegno con la presenza e sguardi.  
C'è partecipazione delle istituzioni e della cittadinanza?La cittadinanza è molto presente a incitare i podisti il giorno della manifestazione e apprezzano tanto che la mattina dopo ritrovano il paese come se non fosse successo niente, pulito come prima della manifestazione. Per quel che riguarda le Istituzioni io penso che si possa fare sempre meglio.” 
Chi ti dà una mano?La Podistica Valmisa è una realtà stupenda. È bellissimo gestire l’abbondanza di personale. Ci sono atleti/e con le rispettive famiglie disposti a dare una mano, ogni anno ci sono anche atleti non tesserati con la Valmisa che ci tengono a venire per dare una mano. Vorrei ringraziare tutti senza dimenticare nessuno. La mia famiglia, la Podistica Valmisa, le Istituzioni, la Protezione Civile e i podisti che ogni anno ci sono apprezzando e riconoscendo i nostri sforzi. 

Un’intera città al servizio dello sport per offrire agli atleti il meglio dell’ospitalità e dell’accoglienza.  
Come fai a coinvolgere tanti atleti?Essendo anche io un Maratoneta cerco di presenziare a più manifestazioni possibile cercando di attirare più persone possibile, ma ormai sono gli stessi atleti che già hanno corso la Sei ore de Conti che diventano promoter della manifestazione.” 
Cosa dicono gli atleti che hanno partecipato? Devo dire che i riscontri degli atleti che sono venuti alla Sei ore de Conti sono tutti positivi ecco perché spesso sono loro stessi che promuovono la nostra manifestazione.” 
Pensi di estendere inviti anche a stranieri?Se per invito agli stranieri si intende far partecipare atleti di livello la risposta è no, ma mi farebbe tanto piacere che ci fossero stranieri che attirati dalla nostra manifestazione si possano regalare un periodo di vacanza in questa parte di territorio, cosa che già stanno facendo tanti italiani.” 

Dietro ogni manifestazione sportiva c’è una grande macchina fatta di mezzi e persone che prepara, organizza, cerca di sistemare tutto e di accontentare a tutti, che si prende critiche e apprezzamenti, che rimette tutto a posto quando tutto passa e tutto finisce, un grande lavoro che possono fare solo persone che ci credono, che sanno di che si tratta perché lo hanno giù sperimentato in passato come atleti di gare ed eventi e che continuano a farlo apprendendo sempre dallo sport.  
Cosa c'è il giorno dopo?Tanto lavoro per ripristinare la normalità. Immaginiamo la cameretta di un bambino quando ha finito di giocare mettendo tutto in disordine, arriva la mamma che rimette in ordine. Noi il giorno dopo siamo la mamma che rimette in ordine.” 

Lo sport diventa un mezzo per riempire piazze, paesi e città, per ridare vita a centri storici a volte dimenticati o trascurati con la consapevolezza che tutto passa, tutto finisce ma ogni cosa può essere da esempio per altre attività che possano destare interesse alla cittadinanza o a eventuali turisti in cerca di novità o attrattive. 
Si svuota la città?Serra de’ Conti purtroppo, come tante realtà italiane, vede un po’ la fuga dal centro storico ecco perché dico, quando mi confronto con le istituzioni, che ci vorrebbe una manifestazione come la Sei ore de Conti ogni settimana.”  
Come fare per colmare il vuoto post manifestazione?Si corre o per lo meno ci si prova.” 

Dietro ogni mente pensante e organizzativa c’è un mondo di persone che incoraggiano, sostengono, finanziano, si mettono da parte, si sacrificano, contribuiscono, aiutano. 
Gelati, come mai?I gelati sono diventati il nostro segno di riconoscimento ormai. In fase di preparazione della prima edizione abbiamo pensato al ghiacciolo per rinfrescare i podisti dal caldo di luglio. Devo dire che la scelta è stata molto ma molto apprezzata.  Ma quando dici Sei ore de Conti non si pensa solo al gelato ma da non dimenticare anche le mozzarelline con pomodorini, le nostre magnifiche crostate le bibite fresche fino alla fine della manifestazione, il ristoro a base di pasta oltre al classico pasta party finale abbiamo offerto ai podisti durante l’ultima ora di corsa spiedini di pesce fatti alla griglia al momento.”  

Tocca provare questa sei ore di corsa tra festa e fatica, tra amici e vicoletti di Serra dei Conti, quando ci sono tutte queste attrazioni e coccole è difficile dire di no. 
Hai pensato di invogliare anche atleti disabili a partecipare?Ho avuto l’onore di avere alla partenza Loris Cappanna. La sua scelta di venire a Serra de Conti mi ha fatto immensamente piacere ecco perché gli ho assegnato il pettorale n°1. Era il minimo che potessi fare.” 

E quindi ce n’è per tutti, le pensi per tutti, a ognuno il suo, bravo, questo è lo sport che vogliamo a misura di tutti, con ogni modalità. 
Prevedi anche una non competitiva o eventi collaterali culturali?No, non prevedo gare di contorno. Mi piace concentrare tutte le attenzioni su una sola manifestazione. A me non interessa avere migliaia di persone ma voglio dare il massimo a quelle centinaia che decidono di venire. 
Come e chi ti aiuta? Istituzioni locali?
Il lavoro di preparazione nell’arco dell’anno lo faccio prevalentemente io. Nella promozione mi aiutano i miei amici maratoneti, mentre il Presidente della Podistica Valmisa si occupa di curare i rapporti con le istituzioni. Il giorno della manifestazione per fortuna la podistica Valmisa in massa devo dire cerca di dare una mano. Devo dire che anche la Protezione Civile e la Pro Loco di Serra de Conti sono al nostro fianco. Anche il Comune e in modo particolare l’Assessore allo Sport non ha mai fatto mancare il suo sostegno.” 

Un’intera città al servizio dello sport. Turismo, cultura e sport per offrire agli atleti il meglio dell’ospitalità e dell’accoglienza. 
Obiettivi particolari per questa tua gara? L’obbiettivo di questa gara penso che sia uguale a quello di tutti gli organizzatori, cioè portare più gente possibile. Certo il periodo in piena estate non ci aiuta ma a Serra de Conti, con i suoi vicoli stretti e ombreggiati, c'è sempre una leggera brezzolina che mitiga le calure della stagione. Abbiamo investito tanto in animazione, sei ore non sono poche ecco perché abbiamo allestito 3 punti musicali e in piazza Gramsci nella zona partenza e arrivo vi è la postazione musicale di RVE (radio Vallesina) che con la diretta radio e i suoi DJ animano la manifestazione con musica e interviste ai partecipanti.” 

A volte lo sport diventa anche un’occasione per prendersi una vacanza, per conoscere luoghi e persone, per confrontarsi con altre culture, per aprirsi al mondo. 
Di seguito la testimonianza dell’ultramaratoneta di Lucera, Domenico Martino: “Ho fatto tante gare dott. Matteo Simone, …tra Maratone e Ultra, il fascino di questo piccolo borgo mi ha lasciato tanti ricordi. Organizzazione eccellente curata nei minimi dettagli l'amicone Franco Draicchio, Omar Atzori e altri sui collaboratori hanno curato nei minimi dettagli questa bellissima manifestazione. Per 6 ore non mi sono sentito mai solo non ho sentito la fatica, pubblico caloroso, musica, ristoro impeccabile…non serve andare oltre, posso solo dire venite a Serra de' Conti. 

Franco Draicchio è menzionato nel libro Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida, Edizioni Psiconline, Francavilla al Mare (CH), giugno 2019 
La Resilienza e l’Autoefficacia sono concetti importanti nella psicologia dello sport, ma anche nella vita in generale, per raggiungere i propri obiettivi in qualsiasi campo. 
Gli atleti sentono di valere, di avere forza mentale, di saper prendere decisioni, di sentirsi leader, in sostanza aumenta l’autoefficacia personale nell’ambito sportivo, si sentono riconosciuti dagli altri, scoprono di possedere capacità insospettate: l’ultracorsa diventa una palestra di vita. 
Si impara a valutare che per ogni problema c’è almeno una soluzione; tale soluzione ti porterà al traguardo finale, ti permetterà di superare gli imprevisti e tollerare le sofferenze. 

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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