lunedì 18 febbraio 2019

Giuseppe D’Antone si conferma anche nel 2019 Campione Regionale Cross M60


Che dire! Un fenomeno, passano gli anni, si cambia categoria, ma lui è sempre pronto e performante. 

Conosciuto e salutato da tutti, applaudito da tutti, coccolato da noi tutti amici di società Atletica La Sbarra e i Grilli Runners. Il suo titolo e la prestazione degli altri atleti della società hanno contribuito a piazzamento al 4° posto tra le società maschili del Lazio.
Giuseppe D’Antone, 60 anni è ancora uno dei più forte della squadra e riesce a competere con gli atleti più giovani vincendo, a ritmi elevatissimi quasi sempre la categoria M60, e competendo anche con i più giovani per i primi piazzamenti assoluti.

Elena Casaro: Ho il sogno di correre la maratona sotto le 2h40'

Farcela nello sport coincide con il farcela nella vita
Matteo SIMONE 

A volte lo sport diventa un orto importante da coltivare, una forte passione che dà benefici fino a creare una dipendenza considerata positiva. 

Di seguito Elena racconta la sua esperienza sportiva di ritorno dal Runnning Stage in Iten la città di campioni in Kenya con il progetto The Heart Kenya Running.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Il giorno che ricordo come il più bello (fino ad ora…) della mia vita sportiva: nel 2013, quando sono arrivata 3.a assoluta alla maratona di Torino, facendo il personale di più di 4'. E' stato un obiettivo sognato per 4 mesi e mezzo e voluto con tutta me stessa, e quel giorno è stato tutto perfetto, tutto ha girato come doveva girare e viverlo è stato pura magia oltre che sorpresa.”

Lo sport fa faticare, fa impegnare giornalmente con costanza e determinazione per migliorare nei risultati e raggiungere risultati sfidanti ed è gratificante ottenere risultati come un podio a una maratona importante o un miglioramento del proprio personale.

sabato 16 febbraio 2019

Romualdo Pisano: Curo soprattutto la mente che riesce a darmi la motivazione

Sono molto preso dalla preparazione della Ultra Milano Sanremo di 285km
Matteo SIMONE 

Nella mente degli ultrarunner ci sono sempre tante gare da partecipare e portare a termine nel miglior modo possibile e nel più breve tempo possibile che a volte si tratta di giorni come la Ultra Milano San Remo il cui tempo massimo di percorrenza è precisamente di 2 giorni e cioè 48 ore di percorrenza dalla partenza all’arrivo. 

Romualdo (F.O. Running Team) racconta le sue impressioni prima di accingersi a presentarsi alla partenza di tale gara che potrebbe sembrare impossibile per i non addetti.
Ciao, quale ritieni sia la tua prossima gara importante?Ciao Matteo e ben ritrovato, in questo periodo sono molto preso dalla preparazione di quella che sarà in assoluto, per quanto mi riguarda, la gara più importante di questo 2019, mi riferisco alla Ultra Milano Sanremo, ultramaratona su strada di 285km da portare a termine nel tempo massimo di 48 ore.”

William Da Roit, ultrarunner: Ho tre gare in programma, tutte diverse tra loro

Tartu Ski Marathon in Estonia, la Maratona di Milano e la Carrera de Baja Trail in Messico

La cosa bella dello sport che ti proietta in nuove dimensioni e nuovi mondi abbandonando pe un po’ la quotidianità e facendo esperienza con la fatica, mettendosi in gioco e cercando di raggiungere successi o comunque soddisfazioni personali molto grandi. 

Di seguito William racconta la sua esperienza di progettazione e partecipazione a gare sfidanti e stimolanti.
Ciao William, cos'hai in mente?Ciao Simone, ho tre gare in programma, tutte diverse tra loro. Tartu Ski Marathon in Estonia il 16 febbraio, la Maratona di Milano il 7 aprile, gara di cui sono anche Ambassador e la Carrera de Baja Trail a tappe in Messico dal 28 aprile al 5 maggio.”

venerdì 15 febbraio 2019

Antonio Mammoli, XII Endurance in Espoo-Helsinki: In 1 minuto decido di iscrivermi

Vuoi sapere il mio obiettivo? 200km, sarà una bella impresa riuscirci
Psicologo, Psicoterapeuta

A volte la corsa chiama e si fa fatica stare a guardare, si viene catturati dall’amica corsa, l’amica di una vita che ti ha messo in strada, ti ha fatto conoscere amici e avversari, vittorie e sconfitte, come fare a fermarsi e perché fermarsi se tutto ciò rende felici e sempre più fiduciosi in sé e resilienti. Di seguito, Antonio racconta le sue impressioni attraverso risposte ad alcune mie domande: Quale ritieni sia la tua prossima gara importante?Nel giorno del Natale scorso, dopo pranzo, seduto accanto alla mia mamma spippolavo con il tablet in cerca di niente, ero lì in attesa che i pochi giorni rimasti alla fine dell’anno mi accompagnassero in questo 2019' nel quale già puntavo al 18 maggio. Pensavo: ancora 5 mesi e poi ...la mia curiosità mi spinge a leggere il calendario delle ultra in giro per il mondo nel breve termine, inciampo su una gara di cui ne avevo sentito parlare da amici che già avevano fatto, XII Endurance in Espoo-Helsinki il 23 Febbraio; in 1 minuto (1 minuto) decido di iscrivermi, compilo il form, lo invio in attesa di una conferma, leggo sulla pagina che ci sono pochi posti disponibili, io ero tra i 35 fuori lista ufficiale in attesa.

Sassy Manè, atletica: Il mio sogno è di venire in Europa per continuare il mio sport

Mon rêve est de venir en europe pour continuer mon sport car c’est mon raison de vivre

A volte ci si innamora dello sport, diventa un aspetto essenziale della vita, lo sport ti fa sentire vivo, ti fa sentire forte, il più forte della squadra, più forte di quello che pensa il tuo dirigente. 

Di seguito l’esperienza di Sassy Manè un forte atleta che vorrebbe ancora migliorare ed il suo sogno è l’Europa. 
uali fattori hanno contribuito al tuo benessere e/o performance?Non altro che il supporto dei miei genitori.”

Supporto, sostegno, coraggio da parte di persone di riferimento che possono essere parenti o amici o altri professionisti è importante per continuare nel portare avanti qualsiasi progetto o impresa o anche per superare situazioni difficili. E’ importante avere una rete sociale di riferimento, qualcuno da poter contattare in caso di bisogno o necessità.

giovedì 14 febbraio 2019

Ada Ammirata e Aurelia Rocchi unite dal cordino lungo i sentieri del parco degli Aquedotti

a cura di Stefano Severoni

A Roma, Capitale d’Italia, sono all’ordine del giorno notizie e lamentele di sporcizia nelle strade, viabilità molto precaria, mezzi pubblici di trasporto insufficienti, episodi di vandalismo, ecc. Ma esistono anche “isole felici”. Per esempio, Ada Ammirata e Aurelia Rocchi due o tre volte a settimana corrono nel parco degli Aquedotti, unite da un cordino. Ada è nata il 24 giugno 1978 a Roma. É laureata in Scienze della Formazione, coach certificata di 3° livello del metodo Louise Hay “Heal Your Life”, Life Coach e Trainer diplomata alla “Libera Università di Crescita Evolutiva”. Ha conseguito il diploma Internazionale di ISNS di Master in PNL e Neurosemantica presso l’Istituto Italiano di Neurosemantica, Insegnante e coach del metodo Tutta Un’Altra Vita di Lucia Giovannini e facilitatrice e coach di Breathwork “Life Breath”.

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