domenica 14 aprile 2019

Matteo Colombo vince la 50 km della “IV Sea Trail Porto Corallo” a Villaputzu

Mi godo il vento caldo e la quiete del vincitore.. in attesa del prossimo obbiettivo

Si è svolta a Villaputzu la "IV Sea Trail Porto Corallo”, organizzata dall'associazione Sarrabus Runners, che prevedeva tre distanze: 50 km con 1900+, 26 km 900+ e 14,5 km 300+. Matteo Colombo del team Serim, sbagliando strada e facendo circa 10 km in più, vince la 50km in 4h59’51” arrivando assieme a Santino Satta, in 3^ posizione si classifica Teodoro Mura in 5h4’29”. Di seguito Matteo racconta la sua ultima vittoria: Carissimo com’è tornare a vincere?Ciao Doct! Tornare a vincere correndo forte e veloce come ho sempre fatto è totalmente diverso dal ‘vincere correndo’. Finalmente è tornato in me quel vento caldo leggiadro che mi appartiene. Non mi sbilancio troppo.. sono maniacale nella scaramanzia! Mi godo il vento caldo e la quiete del vincitore.. in attesa del prossimo obbiettivo.

sabato 13 aprile 2019

Allenare prima la testa poi il cuore e infine le gambe per non mollare

Cuore, testa e corpo per partecipare a maratone e ultra

Cosa spinge a partecipare a maratone e ultra, sudare, faticare? Certo non solo la performance ma la voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, rincorrere il benessere psicofisico, emotivo e relazionare; anche la voglia di fidarsi e affidarsi a qualcuno che ti fa compagnia, che ti porge una bevanda, che ti aspetta.

Una spinta motivazionale dettata da cuore, testa e corpo per provare a stare nel gruppo che contiene e sostiene, per non mollare, per occuparsi di se stessi e degli altri, per raccontarsi, per far parte di un gruppo, una squadra con progetti di gare, per ricordare momenti passati insieme, per condividere momenti, pregara fatti di viaggi e incontri, per superarsi, questo è lo sport che vogliamo che incrementa consapevolezza, autoefficacia, resilienza e spirito di squadra e appartenenza. Chiamateli pure masochisti o incoscienti, ma in realtà quello che emerge dalle varie storie e testimonianze è che si tratta di un mondo fantastico e sorprendente, affascinante.

Un evento unico il 2 GIUGNO “Cross Trofeo città di Nettuno” - Sport e cultura

Spiragli di Luce: Ogni progetto che realizziamo insieme a loro è un traguardo

Lo sport diventa uno strumento di inclusione e integrazione per permettere a persone di apprendere competenze e conoscenze, un’opportunità per condividere allenamenti, gare, partenze, arrivi, risultati. Elisa descrive la sua associazione e la sua gara rispondendo ad alcune mie domande.
Come nasce l'Associazione “Spiragli di luce” e il Cross Trofeo città di Nettuno?Spiragli di luce nasce perché a Nettuno e ad Anzio nessuno aveva pensato allo sport per ragazzi disabili come integrazione e per abbattere le barriere dello Sport, e Trofeo città di Nettuno, gara podistica di solidarietà, è l'unica risorsa economica per continuare a finanziare i nostri progetti.”

venerdì 12 aprile 2019

"Lo sport delle donne” presso gli studi ONE TV giovedì 18 aprile ore 20.30

Arrivederci al 18 aprile e poi il 2 giugno al “Cross Trofeo città di Nettuno”

Continua il tour di presentazione del libro Lo sport delle donne, ci vediamo giovedì 18 aprile presso gli studi ONE TV ore 20.30 in VIA GIACOMO PERONI 130 e poi il 2 giugno a Nettuno in occasione del “Cross Trofeo città di Nettuno”. Di seguito riporto alcune brevi testimonianze di alcune atlete.
Francesca Boldrini attraverso lo sport ha ritrovato il benessere che cercava: Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e alla tua performance? “Intanto ha migliorato la fiducia in me stessa, donandomi sicurezza anche nella vita in generale e nel sociale. Per correre ho smesso di fumare ed oggi mi sembra uno dei regali più belli mai ricevuti. Inoltre godo di un ottimo stato di forma e molto raramente mi ammalo.”

Alessandra Penna ha avuto il privilegio di eccellere in diversi sport: Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e alla tua performance? “Lo sport mi fa sentire sempre bene, dopo una giornata stressante, un allenamento mi rende sempre felice e mi dà una bellissima sensazione di benessere. Lo stesso quando gareggio, la stessa preparazione della gara mi rende entusiasta e tutte le emozioni che ogni volta provo e il divertimento con gli amici mi spingono a voler raggiungere sempre nuovi piccoli traguardi personali.”

Matteo Nocera: Al mio benessere ha contribuito solo lo sport, l’amore per lo sport

Matteo Simone 

La vita è fatta di esperienza e di incontri; si apprende sempre dalle esperienze professionali e sportive; attraverso le relazioni si approfondisce sempre di più la conoscenza di se stessi e degli altri. 

Dietro ogni esperienza ci sono tante altre esperienze parallele e opportunità di mettersi in gioco o di incontrare vecchi o nuovi amici. Si porta a casa sempre qualcosa di importante, nuovi strumenti e consapevolezze.
Sono partito per frequentare un "Workshop Resilience" e mi è stato chiesto di presentare il mio libro "Sviluppare la Resilienza" passando dall'altro lato della cattedra con vero piacere, mettendomi in gioco e non preoccupandomi della difficoltà della lingua con la consapevolezza che potevo fidarmi delle mie esperienze e competenze.

giovedì 11 aprile 2019

Alessandra Silvestrini premiata per l’attività Internazionale svolta nel 2018

Campionati Europei Master Alicante: medaglia d’oro 10 km di corsa a squadra categoria W55
Matteo SIMONE 

L’11 Aprile, alle ore 17.00 presso l’Auditorium del Nuovo Palazzo delle Federazioni – V.le Tiziano 74, si è tenuta la Premiazione dell’attività Regionale 2018.

In tale occasione Alessandra Silvestrini è stata premiata per l’attività Internazionale svolta nel 2018, in particolare per la medaglia d’oro 10 km di corsa a squadra categoria W55, Campionati Europei Master Non Stadia Alicante (Spagna), 18-20 maggio 2018.
Lo sport davvero fa sperimentare prima benessere e poi se ci sono le possibilità di allenarsi bene, di seguire un sogno, di farsi aiutare da persone esperte del settore, fa sperimentare anche performance. Di seguito Alessandra, conosciuta attraverso lo sport e attraverso una conoscenza preziosa in comune racconta la sua esperienza di sport a livello internazionale.
Che sapore ti ha lasciato questa gara?Il sapore dei “colori”: i colori delle maglie delle varie nazioni, ma anche il colore della pelle, dei capelli, degli occhi degli atleti, delle atlete, che ancor più di quelli delle maglie ti facevano vivere il contesto internazionale della gara.”

Hannah Copeland: Ho imparato di nuovo a correre e a vivere pienamente


A volte si dice che la vita fa brutti scherzi, a volti dipende da noi il destino della nostra vita, sta a noi prendere in mano le redini della nostra vita e seguire direzioni per arrivare a destinazioni che vogliamo ottenendo successi, sperimentando benessere. Di seguito Hannah racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Squadra di Hockey a scuola e università / U16 e U18 regionale in Inghilterra; Squadra di nuoto (età 10- 17 anni); equitazione competitiva; corsa campestre; triathlon (sprint/Olympic distanze non professionista). Corsa: da sola, non professionista, poi con squadra “Ealing Eagles” a Londra per 6 anni; pista: 1500m, 5 k, 10k, 10 miglia, mezza maratona; surf; yoga (20 anni).”

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