Chi
sono i fratelli Gennari? Specialisti della 100km
A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Responsabile Nazionale Sezione Sport Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (CISOM). Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
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martedì 2 luglio 2019
La "capacità di saper soffrire"
Matteo SIMONE
In condizioni estreme avviene una sorta di autoregolazione organismica, sembri di essere all’estremo senza soluzioni, in una condizione di quasi arresa, ma poi arriva sempre un momento di lucidità riparativa che ti porta in salvo e ti toglie dalla situazione di crisi, e tutto ciò poi ti serve e ti aiuta nella vita quotidiana, lo sai che se vuoi, ti impegni e se sei fiducioso si risolve tutto.
Questo è il vantaggio della
resilienza, trasformare tutto, raccogliere sempre dalle esperienze il buono che
c’è.
Gli atleti sperimentano di saper soffrire, di riuscire, di superare momenti difficili.
lunedì 1 luglio 2019
Anna Paola Improta, runner: Il primo allenamento è quello mentale
Nello sport nulla è impossibile, il
nostro corpo ha mille possibilità
A volte le passioni aiutano a prendere in mano le redini della propria vita, pare che questa sia l’esperienza di Anna Paola che da piccola è stata introdotta dalla madre nel mondo dello sport e poi ha dedicato una vita allo sport e nulla l’ha fermata, nemmeno un cancro perché lei ha voluto continuare a cavalcare l’onda del cambiamento con le risorse residue che paiono essere immense tanto da aver voglia di rifare una maratona non appena si sente abbastanza pronta.
Di seguito l’esperienza della presidente
dell'associazione "Runners Parco San
Felice" di Foggia, Anna Paola che ho conosciuto nei sentieri del Gargano
grazie all’amico ultra camminatore Michele Spagnuolo che organizza tanti
cammini, dai più ardui come le 100km alle più semplici camminate serali per
spronare gente a mettersi in movimento.
Ti
sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Si, in una gara podistica a Carpino sono
arrivata seconda assoluta.”
domenica 30 giugno 2019
Vittoria Elicio: Prossimi obiettivi sono gare trail sempre con distanze più lunghe
La mia passione Trail mi fa sentire bene a prescindere
risultato
Matteo SIMONE
Una volta scoperta una passione che fa star bene, fa sperimentare buone sensazioni e benessere psicofisico ed emotivo, si cerca di dedicarsi sempre di più e meglio cercando di alzare l’asticella dei chilometri e delle difficoltà scegliendo di partecipare a gare sempre più impegnative e sfidanti ma non impossibili.
Di seguito Vittoria racconta la sua
esperienza attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?
“No, campionessa mai, contenta della mia
prestazione sprizzando di felicità da fare capriole in alcune gare …tipo
maratona di Padova, Milano e tante altre. Ora c'è la mia passione Trail che mi
fa sentire bene a prescindere risultato.”
Lupo Francesco: La passione per la corsa è cresciuta sempre più
Vito Melito mi ha trasmesso ancor più voglia di macinare km
Matteo SIMONE
Lo sport è una palestra di vita da consigliare fin da piccoli per apprendere da subito l’arte dello sport individuale o in compagnia, per apprendere dall’esperienza, per diventare adulti responsabili e consapevoli; per sapersi relazionale con gli altri con competitività senza aggressione; per raggiungere obiettivi individuai e di squadra con impegno e determinazione senza scorciatoie.
Di
seguito approfondiamo la conoscenza di Francesco Lupo attraverso risposte ad
alcune mie domande.
Quando ti sei sentito
campione nello sport? “Non mi sento un campione.
Penso veramente che i campioni siano altri. Quando mi chiamano così o mi dicono
“eh ma te vai forte” la mia sincera risposta è “mi alleno tanto…”. Una cosa che
non mi fa sentire un campione, ma mi rende felice, è la stima da parte di altri
atleti per il mio modo di essere.”
Ultramaratoneti e gare estreme: Cosa motiva questi atleti?
Cosa li spinge a spostare sempre più
in avanti i limiti fisici?
Matteo Simone
Questi i quesiti che si è posto l’autore Matteo Simone per stendere questo libro, si parla di ultramaratone e di gare estreme per lunghezza chilometrica, per condizioni fisiche-naturalistiche e metereologiche nelle quali si affrontano i percorsi, per le richieste mentali poste a questi atleti.
Il testo consente
di calarsi nella realtà degli ultramaratoneti, grazie all’esperienza diretta
dell’autore e al contributo di centinaia di atleti intervistati che hanno
condiviso le loro esperienze di gara. Vi sono i racconti di amanti della corsa
e di atleti professionisti. In primo piano è il vissuto esperienziale degli
atleti, le loro problematiche, le loro convinzioni, le loro paure, le loro
esperienze di vita e i loro successi. Come ci ricorda la psicoterapia della
Gestalt, è nell’esperienza che risiede la conoscenza. Un libro affascinante che
riporta le motivazioni di queste persone, che tratteggia le loro strutture
caratteriali. Un testo che permette di avvicinarsi a questo tipo di discipline
considerate estreme e impossibili.
I fratelli Elvino, Loris e Pietro Gennari nella storia dell’ultramaratona
Tre
fratelli vincevano una maratona arrivando insieme in 2h35’24”
Matteo SIMONE
Tre fratelli Elvino, Loris e Pietro, di cui Elvino e Loris gemelli, anni fa vinsero una maratona in 2h35’24” arrivando insieme mano nella mano, negli anni ’70 dove gli Italiani erano specialisti nella velocità, nel mezzofondo, nel fondo, nelle maratone, ma anche nelle ultramaratone.
I
fratelli Gennari hanno scoperto il loro talento e hanno approfittato a girare
il mondo vincendo gare contro atleti delle altre nazioni, compreso i paesi
dell’Est, gare estreme per chilometraggio elevato e per condizioni climatiche,
specialisti della 100 km nel mondo oltre che in Italia.
Tante le glorie, tanti gli aneddoti, ma anche qualche sconfitta. Elvino, per esempio, non è mai riuscito a vincere la classicissima 100km del Passatore, ha partecipato 10 volte, la prima volta il 25.05.1975 classificandosi 11° in 8h25'01", è salito diverse volte sul podio: tre secondi posti nel ’76, ’77, ’78 e due terzi posti nel '81 e '84; due quarti posti nel '80 e '85 e l'ultima partecipazione risale al 29.05.1993.
Tante le glorie, tanti gli aneddoti, ma anche qualche sconfitta. Elvino, per esempio, non è mai riuscito a vincere la classicissima 100km del Passatore, ha partecipato 10 volte, la prima volta il 25.05.1975 classificandosi 11° in 8h25'01", è salito diverse volte sul podio: tre secondi posti nel ’76, ’77, ’78 e due terzi posti nel '81 e '84; due quarti posti nel '80 e '85 e l'ultima partecipazione risale al 29.05.1993.
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