Nello sport nulla è impossibile, il
nostro corpo ha mille possibilità
A volte le passioni aiutano a prendere in mano le redini della propria vita, pare che questa sia l’esperienza di Anna Paola che da piccola è stata introdotta dalla madre nel mondo dello sport e poi ha dedicato una vita allo sport e nulla l’ha fermata, nemmeno un cancro perché lei ha voluto continuare a cavalcare l’onda del cambiamento con le risorse residue che paiono essere immense tanto da aver voglia di rifare una maratona non appena si sente abbastanza pronta.
Di seguito l’esperienza della presidente
dell'associazione "Runners Parco San
Felice" di Foggia, Anna Paola che ho conosciuto nei sentieri del Gargano
grazie all’amico ultra camminatore Michele Spagnuolo che organizza tanti
cammini, dai più ardui come le 100km alle più semplici camminate serali per
spronare gente a mettersi in movimento.
Ti
sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Si, in una gara podistica a Carpino sono
arrivata seconda assoluta.”
Qual è
stato il tuo percorso per diventare atleta? “La mia è passione per lo sport, ho iniziato ad amare lo sport da
piccola quando mia madre mi iscrisse al CONI nella categoria pulcini, parliamo del
lontano 1968.”
Anna Paola ha accumulato tanta esperienza negli anni che unita a una forte passione e un grande amore per lo sport gli permettono di continuare questa pratica sperimentando sia benessere che a volte anche performance.
Anna Paola ha accumulato tanta esperienza negli anni che unita a una forte passione e un grande amore per lo sport gli permettono di continuare questa pratica sperimentando sia benessere che a volte anche performance.
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere e/o performance? “La mia famiglia che non ha mai ostacolato la mia passione.”
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? “La mia prima maratona a Firenze.”
La maratona è una gara emozionante, ci si
arriva dopo anni di preparazione, anche se ci sono persone che
esordiscono con una maratona ma comunque bisogna fare molta attenzione e non
sottovalutare le insidie che ci possono essere in una tale distanza di
42,195km.
La tua gara più
difficile? “L'ultima maratona a Istanbul.”
Quale tua esperienza ti può dare la convinzione che ce la puoi fare? “Dopo aver ricominciato a correre dopo l'intervento di carcinoma al seno.”
La vita riserva tante sorprese ma è importante
essere pronti a incassare, ad accettare e comprendere cosa cambia e cosa si può
fare in ogni momento, ogni giorno che è diverso dal precedente e quindi scegliere nuove mete e obiettivi, bisogna essere sempre quasi pronti a rimodulare
tutto da soli o con l’aiuto di persone di rifermento.
Un episodio curioso o divertente della tua attività
sportiva? “Si, durante la maratona di
Roma mi accorsi che un signore davanti a me stava perde do i pantaloncini ma
era tedesco e non sapevo proprio come dirglielo nel frattempo ridevamo tutti
come pazzi.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, in gara, post-gara)? “La sensazione di pre-gara è quella più bella
perché percorro mentalmente il percorso e immaginando mi sento super, in gara
la fatica e poi il pensiero: ‘ma chi me lo fa fare’ ma poi vado avanti perché
gareggio con me stessa, il dopo gara è la soddisfazione di avercela fatta e il
pensiero della prossima gara.”
Partecipare a gare comporta sempre un’adeguata
preparazione per arrivare pronti alla partenza e poi comporta tanta esperienza
faticando da soli ma anche incontrando un mondo di gente che condividono fatica
e situazioni bizzarre.
Quali sono le
difficoltà e i rischi? A cosa devi prestare attenzione nel tuo sport? “Dopo l'intervento i miei allenamenti e le
mie gare devono sempre tenere conto di tanti problemi che mi sta causando il
farmaco che prendo e quindi andare con molta cautela.”
Quali condizioni ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “L'intervento
per carcinoma."
Ringrazio Anna Paola per la sua
testimonianza molto utile a chi si trova nella sua stessa condizione ma anche
alle persone che le sono vicine che possono comprendere il suo stato e la sua
forza di volontà sostenendo e non ostacolando la sua voglia di continuare a
coltivare la sua passione con la consapevolezza che qualcosa è cambiato ma si
può non mollare del tutto.
Cosa ti fa
continuare a fare sport? “La bella
sensazione che provo quando sento il controllo del mio corpo e lo stato di
benessere generale.”
Come hai
superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Con la forza di volontà e con il desiderio di non farmi sconfiggere dal
cancro.”
A volte si dice che i traumi o le malattie
rendono più forti, io non ci sono passato ma questa sembra essere l’esperienza
di tanti, sviluppare la resilienza, superare e sperimentare una crescita post
traumatica diventando più consapevoli, fiduciosi e resilienti.
Un messaggio rivolto ai
ragazzi per avvicinarli allo sport? “Lo
sport sano ci rende liberi e forti.”
C’è
stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso?
“Il doping è un inganno verso se stessi e
verso gli altri, lo sport è altro, è rispetto delle regole, immaginazione,
fatica e soddisfazione.”
Concordo con Anna Paola, soprattutto mi
piace la sua affermazione che lo sport è immaginazione, perché è proprio l’immaginazione
che ci permette di sognare e e coltivare questa grande passione per
cercare di arrivare a meta, di terminare una gara sfidante, di
raggiungere vette e percorsi entusiasmanti con fiducia, impegno, costanza,
determinazione, forza di volontà.
Familiari
e amici cosa pensano del tuo sport? “Nessuno mai mi ha ostacolato anche se alcuni pensano che io sono folle.”
Cosa hai scoperto di te stessa nel
praticare attività fisica? “Ho
scoperto che nello sport nulla è impossibile, il nostro corpo ha mille
possibilità ed è solo questione di tanto allenamento e poi bisogna fortemente
crederci perché il primo allenamento è quello mentale. Inoltre lo sport mi fa
sentire bilanciata e ben presente su questa terra.”
Anna Paola sembra essere fuori dalle
regole, invece di preoccuparsi ed essere cauta, sperpera le restanti poche energie a disposizione nello sport, ma è vero anche che così facendo si ricarica
di nuova vita svegliando eventuali cellule dormienti e passive che a volte sono
solo un peso inutile da trasportare, lei le fa rivivere e diventare sue
alleate.
Riesci a immaginare una vita
senza sport? “Assolutamente No!”
Hai mai pensato per infortuni o altro di
smettere di essere atleta? “No, ho
pensato di cambiare sport se l'infortunio mi avesse impedito di correre.”
Lo sport a volte è come un salva vita e si ha difficoltà a farne a meno ma si può cambiare modalità o intensità rimodulando mete e obiettivi lasciando sempre l’immaginazione
aperta verso nuovi orizzonti.
Ritieni
utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti ed in quali fasi? “Penso di sì, perché molti si sentono
inadatti a fare sport per tanti motivi.”
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? “Il mio prossimo obiettivo è la mezza
maratona di Siviglia. Il mio sogno realizzato e riprendere a correre la mezza
maratona di Praga dopo 3 anni dall'intervento al seno e il sogno da realizzare
è quello di poter riacquistare la forza per poter correre un’altra maratona.”
Nessun commento:
Posta un commento