Matteo SIMONE
Lorenzo è nato senza tibia e per questo
motivo, sotto il consiglio dell’ortopedico, gli è stato amputato la gamba sinistra.
Lorenzo, dell’art4sport team, ha
ottenuto i seguenti risultati nella categoria T63 (monoamputazione
sopra il ginocchio): marzo 2018, record italiano sui 200 mt. indoor ad Ancona; marzo 2019, ai Campionati
italiani di atletica paralimpica indoor
ad Ancona ha conseguito due medaglie d’argento: 60 mt. e 200 mt.; 7 giugno 2019,
al World Para Athletics Grand Prix a
Grosseto ha ottenuto il record del mondo nei 400 mt. 1’17”74.
Di seguito Lorenzo racconta la sua
esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport? “Campione no, perché quando faccio sport non c’è bisogno di essere un
campione, a me basta essere un atleta o ancora meglio quando faccio sport mi
sento un persona normale come tutte le altre...è questo l’importante per me.”
Qual è stato il tuo percorso per
diventare atleta? “Il mio percorso di
atleta si divide in due, si potrebbe dire, perché oltre all’atletica faccio
anche calcio, ma parlando dell’atletica è stato veramente duro perché è uno
degli sport più difficili che esistano anche se molto sottovalutato.”
Interessante testimonianza di Lorenzo che trasmette il messaggio di voler essere una persona normale attraverso lo sport nonostante i suoi impedimenti fisici derivanti dall’amputazione di una gamba ma lui va oltre ogni impedimento dimostrando che le cose anche se sono dure possono essere affrontate e gestite nel migliore dei modi.
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “Hanno contribuito tutte le persone che hanno creduto in me ancora prima che lo facessi io, dalla mia famiglia alla mia allenatrice e anche tutte le persone che non ci sono più, ma che da lassù continuano ad aiutarmi sia nello sport che nella vita quotidiana.”
E’ importante avere progetti e
intraprendere percorsi per mettersi in gioco e sperimentarsi. Altrettanto importante
è avere persone di riferimento che supportano e sostengono avendo fiducia dell’atleta
nei suoi propositi che prevedono anche mete e obiettivi sfidanti.
La gara dove hai sperimentato
le emozioni più belle? La tua gara più difficile? “Sicuramente la gara che mi ha dato più
emozioni è stata la gara più difficile, cioè quella al Grand Prix di Grosseto il
07/07 dove ho battuto per la prima volta il record del mondo sui 400m con il
tempo di 1’17”74.”
Ottenere un record del mondo è sempre
una grande emozione e un momento intenso che racchiude tanti allenamenti e
periodi intensi di impegno, determinazione, costanza.
Una tua esperienza che ti può dare la convinzione di potercela fare? “Non esiste un esperienza
in particolare, probabilmente se guardo il mio percorso in atletica dall’inizio
mi dà molta forza perché inizialmente non credevo in me su questo sport e se
non ci fosse stato mio padre avrei sicuramente smesso.”
L’atleta si impegna e si applica per
passione e con motivazione avendo tanta fiducia ma è importante essere
sostenuto soprattutto da persone vicine comprensive che trasmettono serenità e
pazienza. Un
episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Un episodio divertente che mi ricorderò
sempre risale ai miei primi allenamenti di atletica, dove ogni volta che
arrivavo al traguardo, che sia per un allungo, defaticamento o altro, mi
sembravo andare male e dentro la mia testa ripetevo dicendo: ‘quanto sono
scarso’ ed a volte lo ripetevo anche ad alta voce, ed adesso sono arrivato a
fare due volte il record del mondo, due volte, pazzesco.”
Nella sua mente dell’atleta c’è sempre
qualcosa che rema contro e qualcosa a favore, è importante far leva e allearsi
con gli aiutatori interni cercando di non ascoltare i sabotatori interni, perché
possiamo fare grandi cose solo se ci crediamo e ci applichiamo costantemente e
duramente per poi raccogliere i frutti.
Quali
sensazioni sperimenti facendo sport: pre-gara, in gara, post-gara? “Faccio due sport diversi quindi le
sensazioni sono diverse, ma parlando dell’atletica, prima della gara sono
veramente in ansia, metto in dubbio tutto quello che ho preparato in
allenamento e mi faccio mille paranoie poi quando inizio a correre è veramente
bello perché mi libero di tutto, dopo la gara mi prendo un po’ di tempo per
ricapitolare la gara e poi si pensa al prossimo allenamento o gara.”
Ogni cosa ha un prezzo da pagare, a
volte l’ansia e la tensione che si sperimentano nel pre-gara sono ripagate dal
senso di libertà e di pienezza ce si ricava facendo sport soprattutto quando si
riesce in qualcosa dimostrando a se stessi e agli altri di valere. Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa
devi fare attenzione nel tuo sport? “I
vari rischi di questo sport è che devo curare i minimi dettagli ed è uno sport
dove fondamentale non è solo la condizione fisica ma anche quella mentale.”
Quali condizioni che ti hanno
indotto a fare una prestazione non ottimale? “Le cose che a volte mi portano a non fare prestazioni ottimali posso
essere varie, dai problemi alla protesi magari per colpa del caldo o perché non
la metto bene, oppure magari perché non sono concentrato al massimo e rischio
di sbagliare anche qualcosa di piccolo ma che in questo sport è fondamentale.”
Interessante testimonianza per trasmettere
la difficoltà di fare sport con una protesi da tenere in modo giusto e ben
posizionata. Si può fare tutto con attenzione e con la cura del dettaglio per
cercare di fare del proprio meglio.
Cosa
ti fa continuare a fare sport? “Continuo
a fare sport prima cosa perché mi fa bene, perché torno dagli allenamenti
stanco ma soddisfatto di quello che ho fatto, e so che non ho buttato via un
giorno ma che magari sto mettendo piano piano, passo dopo passo, le basi per
qualcosa di più grande. Oltre a questo, continuo perché stare all’aria aperta e
fare sport mi rende felice e non tutti hanno la possibilità di farlo perché
magari ci sono persone che hanno problemi molto più grandi dei miei e quindi
cerco di godermi quello che posso fare finché lo farò.”
Ognuno di noi sceglie il meglio per se
in base alle proprie caratteristiche, capacità e risorse. La vita è bella perché
possiamo scegliere e mobilitare energie per soddisfare nostri bisogni ed
esigenze andando alla ricerca di sensazioni ed emozioni positive da soli o
meglio in compagnia.
Come hai superato eventuali
crisi, sconfitte, infortuni? “Ho
superato soprattutto problemi di crisi riguardanti il combaciare i miei sport
con la scuola, e lì c’è sempre stata la mia famiglia e devo ringraziare ogni
giorno di più loro e le persone che mi aiutano da lassù. Oltre a loro anche
alla mia allenatrice perché a volte non ho voglia di allenarmi e ci vado solo
per lei, perché mette da parte la sua vita per spendere del tempo con me.”
Dietro la persona c’è sempre una
famiglia, degli amici, educatori, allenatori, soprattutto nella prima parte
della vita dove si è insicuri e a volte c’è bisogno di essere spinti, motivati,
coinvolti. Un messaggio
rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? “Il messaggio più bello secondo me è fargli provare dal vivo o far
vedere cosa provoca lo sport alle persone che lo praticano...è veramente una
medicina naturale, ti libera dai problemi e a volte ti risolve anche i problemi
più grandi.”
L’invito che farei è proprio farli
venire ad allenare con te, potresti essere testimonial nelle scuole e
coinvolgere ragazzi ad allenarti con te, tanti potrebbero scoprire che la
fatica aiuta a cresce persone sane e per bene.
C’è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per
sconsigliarne l’uso? “Facendo sport a
livello medio alti si ha sempre la possibilità di avere un controllo dell’antidoping,
ma se sei un vero atleta a 360 gradi non ti dovrebbe passare neanche l’idea di
assumere certe sostanze. Alcuni magari si possono sbagliare perché con medicine
o pomate hai il rischio di assumere sostanze dopanti senza che te ne rendi
conto, ma grazie ad una grande federazione dietro che ti mette a disposizione
medici competenti hai la possibilità di prevenire il tutto. È ovvio che non
bisogna assumere perché il doping è un nostro nemico perché non saresti leale
nei confronti degli altri e non puoi essere soddisfatto di quello che hai
fatto, perché la gara non la vinci te, ma quelle sostanze che poi risentirai in
maniera negativa in un altro momento.”
Bella testimonianza per uno sport
pulito, salutare, consapevole e rispettoso di se stessi e degli altri. Familiari e amici cosa dicono circa il tuo
sport? “I miei amici e familiari sono
solamente contenti che pratico sport e ho fatto conoscere ai miei amici degli aspetti
dell’atletica che non me li sarei nemmeno aspettai io visto che comunque nasco
calciatore.”
Cosa hai scoperto di te
stesso nel praticare attività fisica? “Ho
scoperto che il corpo è veramente strabiliante, che riesce a tenere dei ritmi
impressionanti ed ho imparato ad ascoltare più il mio corpo a livello di riposo
e di allenamento.”
Il corpo più lo usiamo e più ci sorprende,
più ci riserva sorprese, possiamo sempre adattarci e gradualmente osare un po’
di più per andare un po’ oltre il nostro pensare ordinario e razionale.
Riesci a immaginare una vita senza sport? “No, veramente non ho mai pensato ad una vita senza lo sport perché poi
c’è ne sono così tanti che mi piacerebbe provarne altri ma spero che ci sarà il
tempo più avanti.”
Hai mai pensato per infortuni o altro di smettere di essere
atleta? “No, non ho pensato mai di smettere ma devo dire che quando ti prendi
una pausa lunga è davvero difficile riprendere soprattutto in uno sport come l'atletica dove ti devi fare forza con te stesso a volte.”
Mi viene da dire che per Lorenzo il
meglio debba ancora venire, ci sono tanti sport da provare e il suo corpo
sembra essere pronto a tutto, perché se la testa decide il corpo segue. Ritieni utile la figura dello psicologo
dello sport? Per quali aspetti e in quali fasi? “Se devo dire la verità più che la figura dello psicologo preferisco
circondarmi di persone che mi vogliono bene e farmi forza con loro, oltre
questo penso che ognuno ad un certo punto della vita debba tirare fuori da se
stesso la propria forza che servirà nello sport ma soprattutto nella vita che
dovrà affrontare.”
Sembra che Lorenzo abbia scoperto nello sport
la terapia adatta che gli permette di fare cose straordinarie con persone
speciali che lo circondano.
Prossimi
obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? “I sogni realizzati sono vari: ho fatto
un mondiale di calcio; ho fatto un record del mondo; ho partecipato agli
europei giovanili di atletica e sono riuscito veramente a raggiungere livelli e
esperienze che forse non mi sarei mai aspettato di arrivarci. I miei sogni, o
più che sogni, obbiettivi sono sicuramente di partecipare a una para olimpiade
anche se molto difficile. Poi andare più avanti che posso sia con il calcio che
con l’atletica, senza porre limiti poi come andrà andrà.”
Il 12 giugno 2019 vince a Roma, allo stadio dei Marmi, “Giochi senza barriere”, evento organizzato dall’associazione Art4sport, con la squadra della sua città natale.
Dal 25 al 30 giugno 2019 partecipa, nella disciplina dei 100 m e del salto in lungo, agli EPYG di Atletica leggera (European Paralympic Youth Games) in Finlandia, a Lahti. Vince a novembre 2019, a Lecce, il campionato italiano di calcio per amputati con la sua squadra Nuova Montelabbate e, nello stesso mese, il comitato regionale delle Marche del Coni, con una cerimonia ufficiale, gli consegna una benemerenza sportiva a fronte dei meriti sportivi ottenuti. Nel febbraio 2021 accetta la proposta del gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre e vi entra come atleta ufficiale partecipando, nonostante un infortunio al calcagno, agli Europei di calcio amputati che si svolgono in Polonia a Cracovia (dal 12 al 19 settembre 2021). La sua squadra si classifica quinta, ottenendo la qualificazione per i mondiali da disputare in Turchia nel 2022.
Sempre nel 2021 prende parte alla Champions League calcio amputati in Polonia, a Cracovia, con la sua squadra Sporting Amp Football sotto il patrocinio Uefa. Dal 29 settembre al 9 ottobre 2022 partecipa ai Mondiali di Calcio Amputati con la Nazionale, a Istanbul, qualificandosi ai quarti di finale ed entrando tra le prime otto squadre al mondo (unico team europeo nella top 8 oltre alla vincitrice del mondiale, la Turchia).
Ringrazio Lorenzo per il suo tempo
prezioso nel rispondere a queste domande con risposte interessanti e
illuminanti soprattutto per tanti giovani e tante famiglie e gli auguro il
meglio continuando a sperimentarsi nel calcio, nell’atletica e in eventuali
nuovi sport.
Un’intervista a Loreazo è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre”. Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022.
In linea di massima, la passione della corsa permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile di vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare. Bisogna sviluppare consapevolezza delle proprie risorse e capacità, ma anche dei propri limiti: è necessario consolidare questi concetti per mantenere un buon equilibrio. Nel nuovo libro di Matteo Simone Il piacere di correre oltre, l’autore riprende la sua consuetudine di parlarci di sport soprattutto attraverso il dialogo con gli atleti.
Leggere il testo di Matteo Simone ci permette di conoscere alcune dinamiche psicologiche che forse ignoriamo o per lo meno di cui non siamo consapevoli. L’autore nota che ciascuno di noi, se lo vuole, può riuscire a raggiungere i propri obiettivi nello sport come nella vita, e così diventano più addomesticabili e gestibili, la fatica e la paura; al contempo si rafforza la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la resilienza.
Sostieni l'Iniziativa di Matteo SIMONE per Sport Senza Frontiere Onlus. https://www.retedeldono.it/iniziativa/matteosimone/correro-roma-maratona-i-bambini-ssf
Anche altri amici hanno aderito al progetto del 17 marzo 2024 correndo la maratona individualmente o in staffette e raccogliendo fondi per i progetti a favore dei bambini in condizioni svantaggiate, tra loro: Andrea Miro, Emma Caputo, Michele Fiale, Cinzia Febi, Laura Ligia, Massimo Castellano, Gianni Guarnera.
Unitevi a noi correndo o donando, insieme è molto meglio.
https://www.retedeldono.it/onp/sport-senza-frontiere-onlus
Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo
https://www.retedeldono.it/iniziativa/matteosimone/correro-roma-maratona-i-bambini-ssf
https://ilsentieroalternativo.blogspot.com/2024/01/matteo-simone-correro-la-roma-maratona.html
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