Il mio unico obiettivo per ora è di crescere e di
alzare sempre più l'asticella
Matteo Simone
Alessandro Sinno, del C.S. Aeronautica Militare, ha conseguito i seguenti risultati sportivi nazionali ed internazionali:
3° classificato ai Campionati del Mediterraneo U23 nel 2016; 3
titoli italiani U23 indoor; 2 titoli italiani U23 outdoor; 2 titoli italiani
assoluti indoor.
Il suo miglior salto è di 5.55 ottenuto
il 27 giugno 2018 a Foggia e uguagliato il 20 gennaio 2019 ad Ancona.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Alessandro attraverso
risposte ad alcune mie domande di alcuni anni fa.
Ti sei sentito campione nello sport? “Sì, nel momento in cui sono riuscito a raggiungere obiettivi prefissati.”
In che modo lo sport ha contribuito al
tuo benessere? “Dandomi regolarità
nelle mie giornate e incentivandomi a curare il mio corpo.”
Come hai scelto il tuo sport? “Seguendo le orme di mio padre anche lui ex
atleta.”
Lo sport permette di prendersi cura di se stessi, di seguire un sano stile di vita, di sperimentare benessere sia psicofisico ma anche emotivo e relazionale. Importante all’inizio avere un adulto care giver che indirizza e poi ognuno prende la sua strada in basa alla propria passione o talento.
Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i
rischi? A cosa devi fare attenzione? Quali abilità bisogna allenare? “Il salto con l'asta è pieno di rischi, ogni
salto si rischia di farsi veramente male, si deve allenare la tecnica proprio
per evitare che questo accada.”
Qualsiasi sport comporta una dedizione
costante, un impegno quotidiano, una cura a diversi aspetti per migliorare e
anche per non farsi male perché lo sport come da così può togliere, non è tutto
facile così come niente è impossibile.
Cosa
mangi prima, durante e dopo una gara? “Prima
cerco di tenermi il più leggero possibile, durante la gara mangio snack
energetici, dopo mi concedo un abbondante pasto.”
E’ importante sviluppare la consapevolezza
delle proprie caratteristiche individuali, proprie capacità e possibilità,
propri limiti che gradualmente si posso gestire e superare, affrontando le
diverse crisi e difficoltà e cercando di diventare sempre più resilienti.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti
hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “Vento e pioggia influenzano in modo determinante il risultato di una
gara.”
La tua gara
più difficile? “Gli europei u23
disputati sotto la pioggia mi hanno messo in difficoltà.”
Come hai gestito eventuali crisi,
sconfitte, infortuni? “Ma perdendo di
vista l'obiettivo finale e ricordandomi spesso perché lo faccio.”
Lo sport comporta tanto impegno e tanti
sacrifici e rinunce, è importante essere compresi, sostenuti, supportati sia
nella fatica che nella soddisfazione, sia nella sconfitta che nella vittoria.
Cosa e quali persone hanno contribuito al
tuo benessere nello sport o alla tua performance? “La famiglia in primis, poi il mio allenatore e i compagni di squadra.”
Quali meccanismi psicologici ritieni ti
abbiano aiutano nello sport? “Determinato nel fare ciò che l'allenatore chiede, fidarsi e lavorare.”
Familiari e amici cosa dicono del tuo sport?
“Mi supportano ogni giorno e mi sono
vicini nelle vittorie e nelle sconfitte.”
Lo sport permette di sperimentare
sensazioni ed emozioni forti, intense e diverse soprattutto quando si partecipa
a gare importanti e sotto gli occhi di eventuali osservatori.
La gara della tua vita dove
hai sperimentato le emozioni più belle? “Diverse sono le gare che mi hanno dato grandi emozioni sono tutte
diverse e non saprei scegliere la migliore.”
Un episodio curioso o divertente della tua attività
sportiva? “Saltare travestito da supereroe
di fronte a centinaia di persone è stato particolarmente divertente.”
Quali sensazioni sperimenti nello sport (allenamento, pre-gara, gara, post gara)? “Adrenalina
e ansia pre-gara, durante la gara le sensazioni sono messe da parte, post gara
dipende dall’esito della gara stessa.”
Qualsiasi obiettivo abbiamo nella nostra
mente possiamo raggiungerlo se prima di tutto crediamo di poterci riuscire, se
ci impegniamo con costanza e determinazione mettendo in conto periodi di
demotivazione che non ci devono scoraggiare dal seguire il nostro percorso.
C’è un’esperienza che ti possa dare la
convinzione di potercela fare? “Sono
convinta che come insegna lo sport, con passione e duro lavoro si può fare
tutto.”
Cosa hai scoperto di te
stesso nel praticare sport? “Che
posso fare molto più di quello che penso.”
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “Nel salto con l’asta non esistono limiti,
l'asticella si può alzare quanto vuoi il limite è solo quello che noi poniamo a
noi stessi.”
Nello sport non si inventa niente, se si vuole ottenere qualcosa bisogna faticare, bisogna diventare amici della fatica, coltivare questa amicizia giornalmente e poi alla fine diventa un’amica che ripaga, che fa ottenere soddisfazione, che fa maturare la persona.
Nello sport non si inventa niente, se si vuole ottenere qualcosa bisogna faticare, bisogna diventare amici della fatica, coltivare questa amicizia giornalmente e poi alla fine diventa un’amica che ripaga, che fa ottenere soddisfazione, che fa maturare la persona.
Non si
inventa niente, il duro lavoro alla fine premia sempre. Quindi è importante presentarsi
il giorno della gara alla partenza con la consapevolezza di aver fatto i
compiti a casa e di dare del proprio meglio proprio quel giorno.
Quali sono i tuoi pensieri in gara? “Penso sempre che in gara bisogna
semplicemente fare ciò che si ha imparato in allenamento, spesso la voglia di
strafare mi gioca brutti scherzi.”
Hai
rischiato di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso? “Il doping non mi appartiene, non mi ha mai
interessato, non so nemmeno come si fa a doparsi, il bello sta nel vedere dove
puoi arrivare con le tue forze, doparsi non ha senso per me.”
Pensi che potrebbe essere utile lo
psicologo nello sport? “Penso che
possa essere utile per i soggetti che non hanno un carattere forte abbastanza
per dare il proprio meglio.”
Purtroppo a volte bisogna fare scelte
importanti e dedicarsi appieno a qualcosa che è importante per noi sempre con
la consapevolezza che tutto non è permanente, che tutto passa, tutto cambia e
quindi bisogna essere sempre pronti al cambiamento e organizzarsi per nuove
direzioni e attività da coltivare e portare avanti sempre con impegno e
convinzione.
Hai dovuto scegliere di
lasciare uno sport a causa di studio o lavoro? “Ho lasciato l'università per lo sport, le
cose in Italia non si conciliano.”
Riesci
a immaginare una vita senza sport? “Lo
sport non è per sempre lo sanno tutti, è obbligato farsi una vita al di fuori
dello sport.”
A volte lo sport diventa fondamentale
nella vita di una persona, aiuta a comprendere davvero il valore della fatica,
dell’impegno, dell’organizzarsi, del decidere mete e obiettivi, di affidarsi a
qualcuno più esperto, di fare parte di una squadra.
Hai mai pensato di smettere? “Mai pensato di smettere.”
Quale messaggio vuoi rivolgere ai ragazzi
per farli avvicinare a questo sport? “Lo
sport è vita, è di vitale importanza che ogni ragazzo faccia uno sport, poi
quale sport spetta al ragazzo di deciderlo.”
Nella mente degli atleti ci sono sempre
tante gare da partecipare soprattutto le più importanti e di livello
internazionale come i mondiali e le olimpiadi; nella mente degli atleti c’è
sempre la voglia di superare record e limiti, di alzare l’asticella sempre di
più, soprattutto se si tratta proprio del salto con l’asta.
Prossimi obiettivi? Sogni da realizzare?
“Il mio unico obiettivo per ora è di
crescere e di alzare sempre più l'asticella, un'olimpiade coronerebbe la mia
carriera da atleta.”
Lo sport permette di organizzarsi per
prendere direzioni che portino a raggiungere mete e obiettivi sfidanti e
difficili ma non impossibili.
Un’intervista ad
Alessandro è riportata nel mio libro “Sogni olimpici. Aspetti, metodi e
strumenti mentali di competenza dello psicologo per trasformare il sogno
olimpico in realtà”. Presentazione: Isabel Fernandez. Prefazione di: Sonia De
Leonardis.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta
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