Sogni da realizzare? La convocazione
in nazionale di duathlon cross per i prossimi europei
Matteo Simone
Gianfranco Cucco (Frecce Bianche Triathlon) già nel 2018 ha vinto gli Europei di Ibiza, categoria Age Group 25-29.
Quest’anno si ripete in
Romania a Sovata, con il crono di 01h45’53” (7km corsa, 20 bici e 3,5km corsa) precedendo
il belga Lander Sels 01h48’58” e lo spagnolo Javier MegÍa Ciudad 01h55’48” ed è
anche primo assoluto Age Group.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di
Gianfranco attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?
“Sì! Proprio lo scorso 2 Luglio in Romania
a Sovata, dove ho disputato i Campionati Europei Age Group di Duathlon Cross,
ed ho vinto il titolo Continentale assoluto Age Group!” Qual è stato il tuo
percorso per diventare atleta? “Ho
iniziato da piccolo giocando prima a Basket poi a Calcio, per poi passare alla Moto
velocità e, giungere all’attuale Triathlon e podismo.”
Una bella soddisfazione vincere una gara europea, una gara che prevede la fatica di corsa a piedi e la fatica in bici transitando due volte in zona cambio per trasformarsi da corridore a ciclista e viceversa.
Grande esperienza sportiva da parte di Gianfranco che passa dai
giochi di squadra con le mani e i piedi a uno sport motorizzato cavalcando una
moto in velocità e poi scoprendo triathlon e podismo in particolare. Una lunga
e interessante carriera sportiva da cui Gianfranco ha attinto tantissima
esperienza di gioco e di sport, di attenzione e scaltrezza, di osservazione
degli amici di squadra e degli avversari per cercare di fare del proprio meglio
andando a canestro, a meta, a traguardi ambiziosi.
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere o performance? “Sicuramente i miei genitori in primis, gli
amici e il mio attuale preparatore Stefano Davite (coach della Sai Frecce
Bianche Triathlon a cui sono tesserato e, selezionatore della Nazionale
Italiana di Triathlon Cross).”
Dietro grandi atleti ci sono tante persone
che sostengono, aiutano, consigliano e soprattutto esperti e validi allenatori
che cercano di mettere gli atleti nelle condizioni migliori di esprimersi
soprattutto in gare importanti e determinanti.
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni
più belle? “In realtà sono state 3/4
le gare più belle: il podio al Mugello quando correvo in moto; il titolo
continentale di duathlon cross age group ad Ibiza il 23ottobre 2018; l’attuale
titolo continentale age group in Romania e una corsa podistica a cui tenevo
particolarmente vincere.”
Un bel bottino per Gianfranco, bei podi,
belle soddisfazioni in diversi sport: moto, duathlon
e podismo. Un grande carico emotivo sempre a disposizione nella memori
emozionale per ricordarsi momenti belli e intensi.
Quale è stata la tua gara più difficile? “L’ultima gara in moto al Mugello conclusasi con una caduta, poi il
ritiro ad X-Terra Italy per i crampi ed un trail di 21 km in cui mi sono
consumato.”
Quale tua
esperienza ti può dare la convinzione di potercela fare? “Farlo per me stesso, per i miei genitori e
per il lavoro che ha fatto il mio coach.”
Per raggiungere la performance bisogna
prima cadere tante volte, tante prove ed errori per capire tanto su se stessi,
sullo sport, sull’agonismo prima di diventare campioni con la consapevolezza
che bisogna avere sempre un grande motore fatto di motivazione, passione,
fiducia.
Un episodio
curioso o divertente della tua attività sportiva? “Italiano di triathlon cross, trasformato in duathlon, sono uscito dalla
zona cambio, dopo la prima frazione di corsa, con le scarpe da correre ai piedi
anziché quelle da bici.”
Interessante testimonianza che trasmette
la difficoltà di incastrare tre sport con diverse attrezzature restando sempre
focalizzati. Lo sport non è solo fatica e performance
ma anche esperienze bizzarre e a volte un po’ di umorismo non guasta.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport:
pre-gara, in gara, post-gara? “Pre-gara, tranquillità; in gara, divertirmi prima di tutto; post-gara, felicità.”
Quali sono le difficoltà e i rischi? A
cosa devi fare attenzione nel tuo sport? “Sicuramente quando si fa mtb bisogna essere sempre lucidi e pronti a
tutto, nei trail bisogna pensare in anticipo a dove mettere i piedi, nel nuoto
in acque libere bisogna stare attenti a non prendersi manate o gambate dagli
altri.”
Lo sport non è tutto muscoli, potenza e
resistenza ma anche gestione della gara, attenzione al percorso, focalizzazione
sul gesto atletico.
Quali condizioni ti
hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “Sicuramente la poca preparazione ad una gara diversa da quelle che
preparo.”
Cosa ti fa continuare a
fare sport? “Scaricare la tensione
post lavoro, il gruppo che abbiamo creato nella squadra di triathlon ed in
quella podistica dove sono tesserato ed il divertimento!”
Come hai superato eventuali crisi,
sconfitte, infortuni? “Allenandomi di
più e preparandomi al meglio!”
Per eccellere è importante fare le cose
mirate, capire cosa si va a fare, prepararsi bene per presentarsi allo start
con la consapevolezza di non aver trascurato il minimo dettaglio e poi ci si
impegna al massimo godendosi l’esperienza di gara.
Lo sport diventa un grande e
importante orto da coltivare fatto di fatica da condividere con amici ma anche
di altri momenti di soddisfazioni e relax.
Un
messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Lo sport è la miglior soluzione allo stress,
alla solitudine e soprattutto è divertente, se preso col giusto spirito!”
C’è stato il rischio di incorrere nel
doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso? “No, mai e non vorrei mai utilizzarlo! Il doping è chiedere aiuto non a
noi stessi ma a fattori esterni.” Familiari
e amici cosa dicono circa il tuo sport? “Che sono un po’ matto, adoro gli sport estremi.”
Nella vita è importante incontrare uno
sport che stimola, fa impegnare, faticare, raggiungere risultati, fa conoscere
se stesi e altri amici.
Cosa hai
scoperto di te stesso nel praticare attività fisica? “Che sono portato per la corsa.”
Riesci a immaginare una vita senza lo sport? “No, sarebbe un incubo!”
Hai
mai pensato per infortuni o altro di smettere di essere atleta? “No mai, anzi, quando mi ruppi lo scafoide
nel 2015, non potendo per mesi giocare a calcio od andare in moto, iniziai per
gioco a correre ed ora sono qui, nel mondo del triathlon e del podismo!”
Questa è resilienza: accettare la
situazione, riorganizzarsi, cercare risorse residue, cavalcare l’onda del
cambiamento e sperimentare la crescita post traumatica scoprendo nuove strade e
percorsi che portano a nuove mete.
Ritieni
utile lo psicologo dello sport? “Il mio psicologo è il mio coach, nonché
anche amico! Con lui parliamo di tutto e ci confrontiamo spesso per trovare
soluzioni a tutto!”
Prossimi
obiettivi? “Obbiettivi,
quel che viene viene, non ho obbiettivi! Prima il divertimento, poi se arriva il
risultato meglio ancora".
La ciclicità dell’esperienza anche nello sport è fatta di fatica e rilassamento, allenamento e riposto, sofferenza e divertimento.
Sogni da realizzare? "Sogni da realizzare, non saprei, forse la
convocazione in nazionale di duathlon cross per i prossimi europei.”
Successivamente a questa intervista, il 24 settembre 2021, Gianfranco Cucco si è classificato 13° con il crono di 2h24'28" al "Europe Triathlon XTERRA Cross Duathlon Championships Dolomiti Paganella | Elite Men" ad Andalo, Trentino. La gara fu vinta da Giuseppe Lamastra 2h11'13", precedendo Alessandro Saravalle 2h11'36" e il danese Jens Emil Sloth Nielsen 2h11'50".
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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