venerdì 12 luglio 2019

Tra i favoriti al Bettelmatt Trail 51,3km 2019, Riccardo Borgialli e Riccardo Montani

Matteo SIMONE

Sabato 13 Luglio 2019 si correrà in Alta Val Formazza (VB), nel Nord del Piemonte. 

Sono in programma diverse distanze: Bettelmatt Trail, 51,3 km e 3330 m D+-; Bettelmatt Sky Race, 33,2 km e 2665 m D+-; Bettelmatt Race, 17,5 km e 880 m D+-; Bettelmatt Mini Trail, 8 km. 
La partenza della gara più lunga è alle 06:00. Briefing pre-gara ore 5.30.
Tra i favoriti della gara più lunga e impegnativa spiccano i nomi dei vincitori delle due edizioni precedenti: Riccardo Montani, vincitore nel 2018 e Riccardo Borgialli vincitore nel 2017. Interessante le risposte di Montani a un paio di mie domande di un po’ di tempo fa: 
Chi ha contribuito nello sport al tuo benessere e/o alla tua performance? “Ho ricevuto consigli importanti rispetto agli allenamenti da parte di un amico, Riccardo Borgialli, che corre e vince gare come quelle che corro io, anche per quanto riguarda la nutrizione ho avuto delle dritte da un amico nutrizionista che lavora dove lavoro io.” 
Qual è stata la gara della tua vita, dove hai sperimentato le emozioni più belle?E’ probabilmente stata l'ultima vittoria al Bettelmatt trail da 52km, dove oltre a stare bene durante la gara ho trovato molti parenti e amici all'arrivo che mi hanno accolto davvero calorosamente.”

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Montani e Borgialli attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?
Borgialli: Io arrivo dal calcio, dai 6 ai 21 anni ho vissuto 15 anni di calcio in cui ho raccolto anche delle belle soddisfazioni, non ero scarso, anzi! Poi però finite le scuole superiori mi sono trasferito a Pavia per frequentare l’università, tornando a casa tra le montagne solo nel weekend, lì ho cominciato a staccarmi sempre più dal mondo del calcio e complice un mio grande amico che da un annetto si era dato alla corsa in montagna, ho deciso di provarci. Ho iniziato con una gara da 8km, senza allenamento particolare, e sono andato molto bene. Un mese dopo scalpitavo già per il mio primo mini-trail (17km in Valle Antigorio), era nata la passione, meno di un mese dopo infatti ero già passato ad un gara da 20 km. Dopodiché ho continuato, anno per anno, ad aumentare le distanze cercando di trovare quella più adatta a me, da un anno mi trovo molto bene e ottengo buoni risultati a correre le gare da 50-55km (con dislivelli in media di 3000-4000m).”
Montani:Ho praticato sport fin da piccolo, ho fatto 7 anni a giocare a basket, 1 anno mtb, 5 anni calcio. Con l'università ho mollato il calcio per gestirmi la corsa più liberamente (nello specifico mio zio mi ha indirizzato verso il trail running e lo skyrunning).”

Che dire! Entrambi ex calciatori ed entrambi sono stati coinvolti da qualcuno, Borgialli dal suo grande amico e Montani da suo zio. Se ci si accorge di essere portati in uno sport, allora se c’è davvero passione e motivazione si possono fare grandi cose anche con l’ausilio di altri che aiutano, sostengono, supportano, consigliano.
Lo sport risulta essere un ingrediente importante e fondamentale nella vita di una persona, è importante praticare una disciplina sportiva individuale o di squadra e se poi ci si accorge di essere un talento è importante fare riferimento a persone più esperte e la strada verso la performance diventa molto più percorribile.
Cosa hai scoperto del tuo carattere praticando sport?
Borgialli: “Che ho una forza d’animo incredibile, non pensavo di essere così riluttante all’idea di gettare la spugna. La tenacia è sicuramente il lato di me ho più piacevolmente scoperto.”
Montani: “Già da quando giocavo a calcio ed ora correndo per le montagne mi sono accorto di avere una grande tenacia, qualità che a volte mi porta però ad essere un po' troppo testardo nella vita quotidiana.”

Borgialli e Montani sembrano davvero molto simili e affiatati, entrambi dichiarano di essere tenaci, certo tra di loro c’è molta conoscenza e complicità, ognuno apprende dall’altro e diventa un riferimento per l’altro.
Hai sperimentato il limite nelle tue gare?
Borgialli: “Sicuramente, la forza di volontà forse è il mio più grande pregio, riesco a non mollare mai, nonostante i crampi che talvolta possono arrivare o le energie che sono finite, in un modo o nell’altro però riesco sempre a raggiungere il mio obbiettivo.”
Montani: “Credo di esserci andato veramente vicino al termine di alcuni chilometri verticali.”

Attraverso questo sport ci si conosce sempre di più, si riesce a superare momenti difficili o crisi, si comprende sempre di più come e dove attingere nuove energie per continuare o andare più forti.
Che significa per te partecipare a una gara?
Montani:Significa certamente cercare di ‘dare tutto’, perché sono competitivo e orgoglioso, e solo così, riconoscendo che non avrei potuto fare di meglio, potrò essere in pace con me stesso anche quando la classifica non sarà clemente.”
Borgialli:Partecipare alle gare mi permette di confrontarmi con gli altri atleti e valutare il mio livello, in particolare poi in gara si registrano tempi sempre migliori perché vuoi l’adrenalina, vuoi il vedere ‘i forti’ correre veloce, tutto questo fa sì che tu possa dare ancora di più di quello che hai. In altri casi invece la gara è l’unico modo per fare un percorso, mi spiego, percorsi da 100 e più km non potrebbero essere corsi “rapidamente” se non ci fossero ristori e assistenza da parte di un organizzazione, queste gare infatti molte volte permettono ai partecipanti di vedere luoghi che altrimenti non riuscirebbero mai a visitare.”

La gara è gara, quando si tratta di mettere il pettorale per partecipare alla gare si cerca di fare del proprio meglio, si cerca di essere competitivi al massimo per testarsi, per vedere quanto è stato redditizio l’allenamento e la preparazione, per vedere a che punto siamo lungo un percorso importante verso mete e obiettivi sfidanti con un duro lavoro e un impegno costante senza scorciatoie e senza prendere in giro se stessi e gli altri.
Quale gara ritieni non poter riuscire a portare a termine?
Montani: “Credo che con la giusta preparazione possa riuscire a terminare qualunque gara, se ce la fanno gli altri perché non dovrei io? Il TOR de Geants è una gara che mi impressiona ad esempio, al momento non mi interessa prepararla, ma non mi dico che non possa farcela.”
Borgialli: “Io credo che con un allenamento adeguato posso terminare qualsiasi gara, poi la differenza sta sempre in come la si vuole finire, per esempio affrontandola con un passo adeguato penso che potrei terminare anche una 100 miglia.”

Lo sport è anche una buona modalità per approfondire la conoscenza di se stessi, di comprendere se stessi nelle difficoltà, lo sport incrementa la consapevolezza delle proprie qualità, caratteristiche, capacità e limiti.
Se potessi tornare indietro cosa faresti o non faresti?
Borgialli: “Non cambierei nulla, è giusto arrivare a certi sport e certi livelli per gradi, io sono soddisfatto dei miei miglioramenti ma non rinuncerei a tutte le amicizie e ai bei momenti che ho passato nel calcio.”
Montani: “Non ho grandi rimpianti sinceramente, forse mi sarei potuto mettere d'impegno con gli allenamenti già qualche anno fa ma ho comunque avuto soddisfazioni da altri aspetti della mia vita.”

Nella vita ci sono momenti e fasi, è importante prendere il meglio da ogni momento e da ogni fase serenamente.
Hai un sogno nel cassetto?
Borgialli: “Certo! Ne ho tanti, riguardo questo ambito mi piacerebbe partecipare alle gare simbolo del mio sport, l’ultra-trail, così mi piacerebbe un giorno partecipare alla UTMB (Ultra Trail du Mont Blanc), alla Western States Endurance Run e al Tor des Geants, ma c’è tempo per questo, sono ancora giovane e mi dirigerò su distanze così elevate solo tra qualche anno, per ora devo sfruttare la mia velocità sulle 50km, provando a fare dei buoni piazzamenti, così un sogno potrebbe realizzarsi già questa estate, sarebbe quello di salire sul palco di Chamonix entrando nei cinque alla OCC (gara che fa parte dell’evento UTMB).”
Montani: “Penso di non aver ancora realizzato veramente dei sogni dal punto di vista dell'atleta, sono molto felice però che finalmente da quest'anno uno sponsor mi supporti (Salomon). Sogno di vincere la gara di casa, l'ultra trail del lago d'Orta e di fare bene in gare di livello e internazionali.

E’ importante sviluppare la consapevolezza delle proprie capacità e caratteristiche e anche dei propri limiti ed essere sempre pronti a cavalcare l’onda del cambiamento per comprendere cosa è possibile fare ora e quale direzione vogliamo prendere per raggiungere e mete e obiettivi cercando di trasformare sogni in realtà.
Riccardo Borgialli è menzionato nel libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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