sabato 21 marzo 2020

Restiamo a casa coltivando resilienza per cercare di uscire un domani rafforzati

A casa oggi per poter correre domani anche ultramaratone, triathlon e Ironman
Matteo SIMONE Psicologo, Psicoterapeuta
3804337230- 21163@tiscali.it

Fermi oggi per poter correre domani anche ultramaratone e gare estreme. Torneremo ad andare in bici seriamente per fare anche triathlon e Ironman, ora restiamo a casa coltivando creatività, fiducia, pazienza, collaborazione, sensibilità, responsabilità, solidarietà e soprattutto resilienza per cercare di uscire un domani rafforzati nonostante tutto rimodulando obiettivi e sogni.

Le emozioni sono contagiose e possono alleviare e ricaricare soprattutto chi sta in prima linea e vorrebbe tanto restare in una casa al sicuro, andrà tutto bene se ognuno di noi fa del proprio meglio cercando di essere una risorsa preziosa per sé stesso e per gli altri continuando ad andare avanti anche se ora c'è paura, ansia, disperazione, sconforto.

‎Daniele Baranzini‎: Correte dentro di voi...siate sempre lucidi

Io sono diventato il passo lucido
Matteo SIMONE 

Considerato che siamo in pausa dalla corsa per eccezionali, imprevedibili e straordinari motivi, invito a leggere il libro, scritto a 4 mani da un super atleta di corsa di lunghissime distanze Daniele Baranzini e dal sottoscritto, dal titolo “Ultramaratoneta. Un'analisi interminabile”, Aras Edizioni, 2016.

Riporto alcuni passaggi che possono sembrare alquanto bizzarri ma d’altronde questo è il mondo delle ultramaratone e chi ne fa parte ne è consapevole più o meno, i non addetti ai lavori non comprendono e forse possono criticare e giudicare ma ognuno sa il fatto suo e ha le proprie modalità di essere al mondo.

venerdì 20 marzo 2020

Nicolangelo d'Avanzo La mia gara più difficile è stata senza dubbio la Sparthatlon

L'importante è stare sempre coi piedi per terra ed essere determinanti
Matteo Simone 

Nicolangelo d'Avanzo dell’A.S.D. Bisceglie Running è un atleta delle lunghissime distanze di corsa, ma uno di quelli che ne ha vinte e continua a fare prestazioni eccellenti nonostante si avvicini ai 50 anni. 

Uno dei più forti atleti pugliesi delle lunghissime distanze. Di seguito approfondiamo la sua conoscenza attraverso risposte ad alcune mie domande nel giorno del suo compleanno 19 marzo 2020.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Sono diventato atleta per caso. Per infortunio non ho potuto giocare più a calcio e con l'aiuto di alcuni amici ho iniziato a correre.”

giovedì 19 marzo 2020

Artyom Aliyev: Sono il primo e l'unico nel mio paese che faccio plogging ogni giorno

I’m the first and only one in my country who plogging every day 
Matteo SIMONE 

Nel 2019 feci una vacanza a Baku e partecipai a una corsa di 5km dove ho avuto l’opportunità di incontrare Artyom Aliyev, un ragazzo estremamente simpatico e super ultrarunner con il quale abbiamo parlato delle nostre “pazzie” sportive ma lui è molto più estremo, di seguito le sue risposte ad alcune mie domande, inerenti alle sue esperienze estreme.

Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Sono il primo e unico nel mio paese che faccio ogni giorno plogging (sport, corsa + pulizia di immondizia e plastica dal mare, vicino al mare, in città): lo faccio nelle mie corse ultra, ogni giorno dall’anno 1998! Plogging è una parola creata in Svezia solo pochi anni fa. Riesco a trovare il tempo di andare solo per qualche minuto in mare.

mercoledì 18 marzo 2020

Torneremo a condividere allenamenti con fatica, gioia e grandi soddisfazioni

Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta

Lo sport stimola, mette in moto, fa essere parte di un gruppo, fa tirare fuori energie residue, fa confrontarsi, fa incontrare persone in carne e ossa, fa mantenere in forma. 

Lo sport fa prendere direzioni per raggiungere traguardi, mete e obiettivi difficili, sfidanti ma non impossibili superando eventuali imprevisti lungo il percorso con fiducia, con impegno, motivazione, passione e determinazione.
Lo sport diventa una terapia naturale meglio di tanti farmaci, diventa un addestramento alla vita, incrementa consapevolezza nei propri mezzi e proprie capacità, incrementa fiducia in sé, aiuta a stare al mondo con una visione positiva e propositiva.

Elga Zara: La maratona che rimarrà nel mio cuore è NY

Passatore 2017, la gara più bella in assoluto, 17 ore di pura estasi 
Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta

Nella vita si incontra sempre uno sport ma poi è difficile portare avanti questa passione per diversi motivi familiari, lavorativi o di salute. 

Importante comunque è la consapevolezza delle proprie possibilità e dei propri limiti, si fa quel che si può in un dato momento cercando di sperimentare il meglio per sé stessi a livello di benessere e anche di performance.
Di seguito Elga racconta le sue vicissitudini sportive attraverso risposte ad alcune mie domande.

Samuela Bartolacci, medico e runner: Mi curo con le endorfine prodotte dallo sport

Mi ispiro ad atleti che hanno affrontato e superato grossi limiti
Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta


Lo sport a volte diventa una terapia naturale, meglio di tanti farmaci, a volte lo sport diventa una marcia in più nella vita, utile a superare situazioni difficili e complesse. 

Di seguito l’esperienza di una donna atleta che sembra essere alquanto resiliente e si racconta attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?A 40 anni, quindi 4 anni fa, affetta da fibromialgia ho dovuto smettere di fare equitazione perché non avevo più forza nelle braccia per preparare il cavallo e i miei mal di schiena mi facevano stare male in sella. Le mie gambe erano ancora valide per cui, non pur non avendo mai fatto sport in vita mia (nell'equitazione lo sport lo fa il cavallo non il cavaliere) ho deciso di iniziare con una nuova sfida e mi sono iscritta ad una mezza Maratona che ho preparato in 6 mesi. 

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