lunedì 27 aprile 2020

Federica Gallo: Posso portare pazienza e lavorare a piccoli passi per ottenere dei risultati

Sono dipendente da attività sportiva, principalmente corsa
Matteo SIMONE 

Lo sport a volte diventa un’opportunità di fare movimento, di alzarsi da sedie e divani, per abbandonare scrivanie e salotti e mettersi in moto apprezzando fatica e percorsi. 

Di seguito l’esperienza di Federica attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? È iniziato con attività sportiva blanda, all’età di 20 anni, per cercare di fare un po’ di moto come contrappeso alle tante ore trascorse alla sedia per studio o lavoro d’ufficio. Nel corso degli anni ho sperimentato varie attività e, passando dalle arti marziali, all’acqua gym, al nuoto e corsetta al parco, al calisthenics, sono poi diventata una dipendente da attività sportiva, principalmente corsa”.

Antonio Zoppo: Mi piacerebbe correre una maratona a 4m/km, sub 2h 49 m

Gli amici sono entusiasti dei miei risultati e continuano a spronarmi
Psicologo, Psicoterapeuta

Nella vita si attraversano fasi e cicli, c’è sempre un’opportunità per misurarsi, per mettersi in gioco, per apprendere e lo sport è un ottimo veicolo di conoscenza, di apprendimento, di sfida. C’è un’età per gioca, per fare l’atleta, per fare l’allenatore e il dirigente, importante è trovare sempre motivazioni valide e forte passione che spinge a impegnarsi con entusiasmo per raggiungere obiettivi sfidanti ma non impossibili. Di seguito l’esperienza di Antonio attraverso riposte ade alcune mie domande: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?No, campione mai! Sono sempre stato orgoglioso dei miei successi, prima con il calcio e poi con il podismo, ma sempre sapendo che c’è gente molto più brava di me!”.

sabato 25 aprile 2020

Kenyon Congdon: Lo sport mi ha mostrato che posso superare qualsiasi ostacolo

Sport has shown me that I can overcome any hurdle

Portare a termine una maratona è un sogno di molti runner, portare a termine un Ironman che prevede tre discipline di seguito di cui la terza è una maratona, è l’obiettivo di tanti atleti, qualificarsi Campionati Mondiali IronMan è davvero il coronamento di un grande sogno. Kenyon racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, 3 volte. Quando mi sono qualificato per i Campionati Mondiali IronMan delle Hawaii, quando ho finito l’IronMan delle Hawaii, quando sono stato vincitore assoluto in un triathlon locale da 140,6”.


Luigi Prencipe: L’Ironman a Nizza è stato il giorno più bello della mia vita sportiva

Mi sono sentito un campione, si, mi sono sentito un vero atleta
Matteo SIMONE 

Nella vita si fanno tante cose importanti a livello scolastico, lavorativo, relazionale, familiare e a livello sportivo ci sono dei passaggi non obbligati, ci sono delle tappe non obbligatorie.

Non per forza bisogna arrivarci, non per forza chi corre deve fare una maratona o una 100km, non per forza chi fa triathlon deve fare l’ironman completo, ma ci sono atleti a cui piacciono le sfide, atleti cosiddetti ultra, che amano andare oltre, mettersi alla prova, sperimentarsi e per esempio nel triathlon una grande esperienza, una grande sfida è l’intero ironaman che comprende tre discipline con un carico di lavoro elevato dovendo nuotare per 3,8 km, pedalare per 180 km e correre per un’intera maratona di 42 km, tante ore dedicate allo sport in gara contro se stessi e contro il tempo.

Barbara Conrad: Scopro il trail, scopro l'ultratrail, e da lì non mi fermo più

La soddisfazione di andare avanti anche quando credi di non farcela più
Matteo SIMONE

Nello sport si fanno tante scoperte, si scoprono amici, si scopre se stessi, capacità e risorse impensabili, si scopre il contatto con la natura, le montagne, i sentieri, le salite, la fatica che non riesce a fermare l’atleta se è convinto e fiducioso. 

Di seguito l’esperienza di Barbare attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Ho iniziato attorno ai 17 anni con il nuoto, ben presto sono arrivata a nuotare 6 o 7 giorni a settimana per scaricare l'eccesso di energia. Sono andata avanti così fino a 32 anni anche se negli ultimi tempi ero più svogliata e forse d'inverno mi fermavo dopo 1,5 o 2 km. Nel frattempo nel 2008 avevo iniziato a correre una volta a settimana, in seguito alla sfida lanciata da un amico. Ero convinta che la corsa non mi sarebbe piaciuta, e invece mi ha dato sempre più soddisfazioni. 

venerdì 24 aprile 2020

Emergenza sanitaria e solidarietà: Rinviato al 2021 il Cross Trofeo Città di Nettuno


Spiragli di Luce è un'associazione sportiva per diversamente abili, che usa lo sport come strumento privilegiato di sviluppo individuale e di integrazione sociale, organizzando anche il “Cross Trofeo Città di Nettuno”, in collaborazione con la Podistica Solidarietà, allo scopo di finanziare un campo estivo per i ragazzi diversamente abili della onlus Spiragli di Luce.


giovedì 23 aprile 2020

Francesca Setti: Lo sport per me è salute fisica ma soprattutto mentale

Lo sport mi ha aiutata tantissimo nei momenti difficili della mia vita
Matteo SIMONE

Lo sport può essere un passatempo, una professione, a volte anche una sorta di cura, una specie di terapia, un’opportunità per trarne benefici, per sperimentare benessere, per conoscere sé stessi. Insomma una vita senza sport è una vita senza qualcosa di importante. 

Di seguito Francesca (GS Orecchiella Garfagnana) racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato a fare sport da bambina e ho sempre amato farne. Ho praticato nuoto agonistico per una decina di anni, poi ho conosciuto la corsa e mi sono letteralmente innamorata. Le specialità a cui dedico la maggior parte del mio tempo sono la corsa in montagna (in particolare vertical, km e gare in salita) e il cross country. Lo sport per me è salute fisica ma soprattutto mentale, quel tempo e quello spazio solo mio che considero come ‘sacro’ e senza il quale è come se non fossi me stessa”.

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