sabato 2 maggio 2020

Maratoneti e ultrarunner, ritornare ancora più forti


Nelle corse di lunghe distanze è importante trovare un giusto equilibrio, sapere quanto e come si può faticare senza esagerare, consapevoli dei propri limiti, dell’età anagrafica, dei segnali corporei come è il caso di Vincenzo Luciani: 

«Fortunatamente non ho mai subito infortuni seri. Non ho mai corso, salvo in rare eccezioni, in presenza di malanni o di infortuni. Ho insomma corso sempre da sano, fisicamente e mentalmente. Il corpo manda dei segnali che l’ultramaratoneta deve saper ascoltare. Sempre. Altrimenti si rischiano gravi infortuni e correre solo per soffrire è insensato».

Triathlon ironman: Le potenzialità dell’essere umano sono inimmaginabili


Per approfondire il mondo degli atleti di triathlon ironman ho costruito un questionario e ho raccolto alcune risposte. Questo ci permette di conoscere più da vicino le motivazioni che affascinano le persone ad avvicinarsi a questo tipo di disciplina considerata estreme. L’ironman prevede 3,8km di nuoto, 180k. di bicicletta e la maratona di corsa a piedi.

Quello che emerge dalle risposte al questionario è che gli atleti riportano una fierezza nelle loro risposte raccontando le loro competizioni e il grado di difficoltà, quindi una sorta di curriculum esperienziale corredato dalla partecipazione a diverse gare che li abbiano provati fisicamente e mentalmente.

venerdì 1 maggio 2020

Harouna Moustafa Mboyo: Sono diventato uno dei migliori marciatori del mio paese

Suis devenue l’un des meilleurs marcheurs de mon pays

Campioni si nasce o si diventa? Tutti e due, bisogna nascere campioni ma non basta, a volte si ha un talento nascosto e mai esplorato, bisogna scoprire prima di tutto di essere campioni e poi impegnarsi per puntare ad andare sempre più in alto con il duro lavoro e circondandosi di persone che incoraggiano, aiutano, suggeriscono, si prendono cura, ci credono, fanno il tifo. Di seguito Harouna racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.


Cosa spinge le persone a fare sport?


Descrizione dell’opera “Cosa spinge persone a fare sport?” Aracne editrice.

Ho approfondito gli aspetti che riguardano la motivazione a fare sport per il benessere e per raggiungere obiettivi nello sport e nella vita e riporto nel testo alcune interviste ad atleti di diverse discipline sportive individuali o di squadra.
Non solo la performance ma anche la voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, di rincorrere il benessere psicofisico, emotivo e relazionale. Una spinta motivazionale dettata da cuore, testa e corpo per provare a non mollare, per condividere momenti di pre-gara fatti di viaggi e incontri, per superarsi.

giovedì 30 aprile 2020

Pierluigi Lops: L'esordio da titolare nella categoria giovanissimi regionali fu contro la Lazio

A 13 anni diventammo campioni regionali categoria giovanissimi nella squadra Savio Calcio
Matteo Simone

Lo sport davvero avvicina persone, culture, mondi e rende felici e resilienti sintonizzandosi sull'obiettivo da portare avanti, seguendo mete e direzioni, sempre pronti a rimodulare tutto cavalcando l'onda del cambiamento e utilizzando risorse residue, che diventano a volte sorprendenti. 

Questo è il vantaggio dello sport, di seguito Pierluigi racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Quando ti sei sentito campione nello sport?Campione quando all'età di 13 anni diventammo campioni regionali nella categoria giovanissimi nella squadra Savio Calcio.” 
Qual è la gara della tua vita?La gara della vita probabilmente la 100 km del passatore.”

Lo sport permette di scoprire capacità, possibilità e limiti; permette di fare cose grandi individualmente, in coppia e in gruppo; permette di aderire a un esercito di atleti che vanno in giro per parchi, strade, monti per allenarsi e gareggiare, per fare del proprio meglio, per mettersi in gioco, per confrontarsi.

mercoledì 29 aprile 2020

Leggendo “Triathlon e Ironman. La psicologia del triathleta”, di Matteo Simone

Vincenzo Calò

L’aspetto fisico di un essere umano va immaginato come un terreno ornamentale, provando il desiderio di coltivarlo; avvezzi magari alla psiche degli appassionati di triathlon, ossia di quelli che difatti, se il lettore riflette, non si accontentano di dedicarsi solo ed esclusivamente a un’attività agonistica, audaci come dei felini e dediti a conoscere tutto e di più sbrigativamente, da perfetti roditori!

martedì 28 aprile 2020

Mariangela Staffieri, atletica: Ci ho creduto e ci credo ogni giorno

In ogni gara e in ogni allenamento sfioro il mio limite per poterlo superare
Matteo Simone 

La regola numero 1 nello sport e nella vita è crederci e poi ci si può impegnare, si può essere fiduciosi, pazienti, si può fare tutto e si può risolvere tutto credendoci e mettendosi all’opera seguendo piani e programmi per arrivare dove si vuole o per uscire da ogni situazione scomoda. 

Di seguito Mariangela racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Io sono diventata atleta per caso, dopo essermi lasciata con il mio ex, ho iniziato a correre e ho conosciuto parecchi runners che mi hanno aiutata”.

A volte la corsa diventa il nuovo amico, una passione che occupa tempo e tiene a bada i pensieri, una passione che fa superare momenti e periodi che possono considerati tristi e poi capita sempre di incontrare amici di fatica che ti rendono le cose un po’ più semplici.

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