martedì 21 dicembre 2021

Ivan Cudin, ultrarunner: Ho semplicemente imparato a credere di più in me stesso

 Record italiano di 24h in 266,702 km ottenuto nel 2013
Matteo Simone Psicologo, Psicoterapeuta
3804337230- 21163@tiscali.it
 

Ivan Cudin detiene il record italiano di 24h in 266,702 km, ottenuto il 7 e l’8 dicembre 2013 alla 24 ore di Soochow University di Taipei (Taiwan), poco più di 3km in più di Marco Visintini che il 23.10.2021 ha totalizzato 263.284 km a Brugg (SUI).

È stato Campione Europeo della 24h nel 2010 con 263 km, in occasione dei Mondiali di 24h di corsa su strada a Brive-la-Gaillarde (FRA), dove ha conquistato il bronzo ai mondiali, preceduto dall'americano Scott Jurek 266 km e dal giapponese Shingo Inoue 273 km. Il titolo femminile mondiale ed europeo è andato alla francese Anne Cecile Fontaine con 239 km che ha preceduto Monica Casiraghi231 km e la tedesca Julia Alter 230 km.

domenica 19 dicembre 2021

Alessio Tomassini: Ho scoperto di essere ultra nella testa e nelle gambe

Matteo Simone
3804337230- 21163@tiscali.it
 

Alessio Tomassini (LBM Sport Team) nel 2021 ha partecipato a 4 gare di 100km conseguendo anche un terzo posto categoria M50 il 05.06.2021 all’Ultratrail Lifoj Picerno UTLF 100km conclusa in 19h04’46”. 

Le altre tre 100km a cui ha partecipato sono state: il 17-18.07.2021 la Hybla Major 100 100km in 13h32’03”, il 05.09.2021 l’Etna Extreme 100 km del Vulcano in 16h59’28” Di seguito approfondiamo la conoscenza di Alessio attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Fatto un po' di tutto perché quando non sei bravissimo in qualcosa di specifico provi tutto: iniziato con il nuoto sin da piccolo per tanti anni con quasi tutti i brevetti; successivamente pugilato ma mi sono accorto quasi subito che i pugni fanno male; poi il pallone, giocavo nel ruolo di portiere non male; poi il kung fu per un periodo; poi il full contact ma pure lì si fanno male e oramai ero grande per farmi male e il recupero era troppo lungo e in ultimo la corsa scoperta per caso e per scommessa a 46 anni, si perché non ho mai corso in vita mia.

sabato 18 dicembre 2021

L’attività fisica migliora la qualità della vita


Lo sport può essere considerato un addestramento alla vita, incrementa consapevolezza nei propri mezzi e proprie capacità, incrementa fiducia in sé, aiuta a stare al mondo con una visione positiva e propositiva. 
 

Lo sport incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di poter far qualcosa, di riuscire in qualcosa. 
In novembre 2021 è stato pubblicato dal ministero della Salute il documento “Linee di indirizzo sull’attività fisica. Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce d’età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie. 2021” dai componenti del Tavolo di lavoro per la promozione dell’attività fisica e la tutela della salute nelle attività sportive (Decreto del Ministro della salute 25 luglio 2019 e successive modifiche e integrazioni) e dagli esperti nominati nell’ambito dei sottogruppi di lavoro attivati (Decreto del Direttore della Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute del 24 gennaio 2020 e successive modifiche e integrazioni).   

giovedì 16 dicembre 2021

Mauro Marte: Oltre il cuore per il podismo ho un'altra grande passione, il ciclismo

 Nei momenti difficili della mia vita per fortuna c'era lo sport
Matteo SIMONE
 

Lo sport a volte diventa una grande risorsa per la persona, soprattutto quando ci sono difficoltà e disagi da affrontare, gestire e superare. 

Lo sport aiuta a distrarsi, a riflettere, a esaminare, a valutare, a elaborare, situazioni, pensieri, eventi e a riorganizzarsi per nuove mete, obiettivi, sfide da portare a vanti nonostante tutto.

Di seguito Mauro racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Faccio sport fin da bimbo, direi dalle scuole medie, ora ho 61 anni a gennaio. Qui da noi in montagna, anni ‘70 avevamo solo il calcio e quindi è iniziato da lì, poi avendo resistenza ho iniziato con la scuola a correre e mi piaceva molto. Altro sport che mi piaceva molto era la bicicletta, vedendo in quel periodo i vari Gimondi, Merckx. A 13 anni, dopo il lavoro estivo, partii in corriera per quel di Pavullo dove c'era un rivenditore di bici da corsa e comprai la mia prima Colnago, tornai a casa e mio padre mi ‘diede giù’, in senso bonario, e da lì ho cominciato a girare su è giù per le mie montagne. Credo in quel periodo c’ero solo io con un paio di scarpe Atala con le gabbiette, arrivavo a casa con un mal di piedi bestiale ma ero felice. 

martedì 14 dicembre 2021

Christian Reali, ultramaratoneta: Il 2021 è stato l'anno del ritorno alle gare

 Non posso che ritenermi soddisfatto della mia annata 
Matteo SIMONE 

 

Si sono svolti a Reggio Emilia il 12 Dicembre 2021 i Campionati Italiani di Maratona e il titolo italiano è stato vinto da Antonino Lollo in 2h16’22” e da Arianna Lutteri 2h50’09”.

I vincitori assoluto sono stati vinta il keniano Edwin Kibet Kiptoo in 2h15:15 e la ruandese Clementine Mukandanga 2h30:16.

Tra i partecipanti anche l’ultramaratoneta Christian Reali che ha ottenuto la sua miglior prestazione di 2h42’14”. 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Christian attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Cosa c’è dietro un PB? Dietro un PB, ci sono tanti aspetti secondo me fondamentali: metodologia, costanza, sacrifici, alimentazione/nutrizione e porsi un obiettivo realistico. Anche il mio allenatore Paolo Bravi, che è risultato fondamentale nella preparazione atletica e mentale e domenica scorsa era presente lungo il percorso incitandomi. 

domenica 12 dicembre 2021

Benedetta Cano: Uno dei miei obiettivi è riprendere a giocare a calcio

 Non esiste non ce la faccio; volere è potere
Matteo SIMONE 
 

Fare sport è una grande esperienza di vita individuale e collettiva con un gruppo o una squadra, guidati da un tecnico che dedica tempo e attenzione a ogni atleta cercando di tirare fuori il meglio da ognuno e dall’intera squadra. 

Di seguito, Benedetta racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande di alcuni anni fa. 

sabato 11 dicembre 2021

Lungarini Marco: Non è facile diventare un Ultrarunner e ne sono davvero fiero

 Ho capito che spesso i limiti li pone l’essere umano 
Matteo SIMONE 21163@tiscali.it 

A volte ci si accorge che si corre facile e per tanto tempo, per tanti chilometri, la corsa diventa un’attrazione, uno svago, un modo per stare da soli con se stessi, o in compagnia, per fare viaggi scoprendo luoghi, persone, mondi ma soprattutto se stessi. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Marco (Calcaterrra Sport ASD), attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Quando ti sei sentito campione nello sport? Quando ho cominciato a capire che superavo alcuni limiti e ho capito che spesso i limiti li pone l’essere umano. 
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Ho cominciato con calcio da piccolo raggiungendo buoni livelli: poi dopo i 30 anni calcetto e successivamente a causa di un infortunio al ginocchio mi son dato al podismo. Altra mia passione è la subacquea, che in qualche modo ha delle analogie con l’Utramaratona quale avventura e no limits. 

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