Spinto da mio papà decisi di
tesserarmi per la società A.P.D. di Pont-Saint-Martin
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Gara in salita, il fotografo Davide Verthuy mi ritrae nella mia classica espressione di sana fatica |
Si inizia a praticare uno sport per
passione, per provare, per far parte di una squadra e nel corso degli anni si
decide di continuare o cambiare cercando nuovi stimoli e c’è sempre qualcuno
che consiglia, spinge, contagia, a volte amici, altre volte familiari.
Di seguito, approfondiamo la conoscenza
di Yanick attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual
è stato il tuo percorso nello sport? Ho
giocato 12 anni a calcio fino al 2016, all’età di 17 anni, ancora oggi lo seguo
assiduamente ma ahimè proprio in quegli anni mi stavo stufando dell’ambiente
pessimo che è presente intorno al calcio amatoriale e calcio giovanile, è uno
sport bellissimo che però porta con sé diversi difetti. Per fortuna, nel 2015
spinto da mio papà decisi di tesserarmi per la società A.P.D. di
Pont-Saint-Martin. Non avevo mai corso prima se non alle corse campestri della
scuola, sì a calcio facevo il terzino di spinta e il mio ruolo era quello di
correre avanti e indietro, però il mondo del podismo era a me totalmente nuovo.