giovedì 9 febbraio 2023

Enrico Bartolotti 2° alla “Misano Marathon” mezza maratona 1h10’12”

 A fine aprile proverò il titolo italiano sulla 50 km a Castel Bolognese 
Matteo Simone 

Domenica 29 gennaio 2023 si è svolta la prima edizione della “Misano Marathon”, gara podistica, dedicata a Marco Simoncelli, organizzata dal “Club Super Marathon Italia” presso il circuito “Misano World Circuit Marco Simoncelli” di 4.260 metri. 
 

La manifestazione prevedeva diverse distanze di gara: mezza maratona, maratona e ultramaratona di 58 km.  
La mezza maratona è stata vinta da Jacopo Boscarini (Atletica Grosseto Banca Tema) in 1h09'30, precedendo Enrico Bartolotti (Liferunner) 1h10’12” e Giusto Simone (Atl. AVIS Castel S. Pietro) 1h10’34”. Tra le donne ha vinto Sonia Del Carlo (A.S. La Fratellanza 1874) in 1h27'10, precedendo Barbara Cimmarusti (Grottini Team Recanati) 1h33’45” e Licia Piccinini (A.S.D. Dinamo Sport) 1h34’38”. 
La maratona è stata vinta da Riccardo Vanetti (Podistica Pontelungo Bologna) in 2h29'55, precedendo Luigi Pecora (Liferunner) 2h45’19” e Paolo La Placa (Maratoneti Cittadellesi) 2h46’. Tra le donne ha vinto Federica Moroni (G.S. Gabbi) in 2h52'20, precedendo Liliana Virlan (Running Team Mestre) 3h25’43” ed Elena Donati (Rimini Marathon) 3h50’43”. 
La 58 km è stata vinta da Matteo Lucchese (
Atl. Avis Castel S. Pietro) in 3h41'31, precedendo Alessio Gazzo 
(ASD Educare con il movimento) 3h54’04” e Alessio Grillini (Liferunner) 4:09:18. Tra le donne ha vinto Eleonora Rachele Corradini (Grottini Team Recanati) in 4h28'05, precedendo Silvia Torricelli (Tricolore Sport Marathon ASD) 4h40’54” e Samantha Graffiedi (S.P. Seven) 4h55’21”. 
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Enrico Bartolotti attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Ciao Enrico, complimenti per il secondo posto a Misano, soddisfatto? Come hai scelto questa gara? Ciao Matteo, innanzitutto grazie ancora per queste occasioni che mi dai per raccontare la mia passione e il mio percorso in essa!  Per quanto riguarda la gara di Misano è stato un gradito invito da parte del Club Super Marathon Italia a partecipare sulla distanza della mezza maratona e colto per sfruttare al massimo la condizione in preparazione dei grandi eventi di quest’anno compresi nel mio calendario gare e più che del secondo posto sono contento del risultato e delle buone sensazioni provate anche se fosse stato l’ultimo posto della gara. Quel giorno avevo un 18km progressivo ad aumentare che assieme al mio coach (Luigi Pecora) abbiamo deciso di modificare data la distanza. 

Ci sono tante gare in circolazione per ogni gusto e sono sempre opportunità per testarsi, per fare anche un allenamento mirato in vista di una prossima gara importante, per confrontarsi con altri atleti, per vedere lo stato di forma, per godersi la giornata all’insegna dello sport con amici.
 
Avevi tutto sotto controllo? Criticità? Prima parte un po’ sotto sforzo per aumentare i battiti e mettermi in difficoltà per gestire poi le criticità in gara sia mentali che fisiche che solitamente possono presentarsi e penso che questo metodo ti porti a un controllo maggiore del tuo corpo quando la cosa è involontaria o inaspettata. 

Davvero molto interessanti le strategie di allenamento e di gara per simulare situazioni di stress psicofisico che portano poi all’atleta problemi e difficoltà da risolvere proprio per simulare un’eventuale difficoltà in una gara importante e diventando anche un insegnamento nella vita quotidiana ad affrontare ogni situazione diversa ma non impossibile da gestire e risolvere nel migliore dei modi. 
Cosa ti è mancato per la vittoria?
Per quanto riguarda la mancata vittoria, presentatasi da molti questa domanda, non c’era un obbiettivo di posizione ma bensì, anche più importante, di sensazione ed è stato raggiunto ampiamente. 

Gli atleti forti e performanti sono sempre sotto osservazione e gli viene chiesto di centrare ogni obiettivo ma non si può presentarsi al massimo a ogni gara, ci sono dele priorità di gare e di allenamenti mirati per arrivare pronti alla gara obiettivo utilizzando gare anche come allenamenti o per testare lo stato di forma e le sensazioni di confidenza o di flow che se si sperimentano poi diventano una chiave di successo in gara a cui si tiene. 
Com'è stato atleticamente il 2022? Il 2022 è stato per me un anno di preparazione, come lo sarà altrettanto il 2023, in vista del 2024 dove spero di arrivare il più pronto possibile. È stato un anno dove ho preparato il mio corpo e la mente allo sforzo, sofferenza e sopportazione ma ancor di più ad amare nel profondo questo sport fatto di sacrifici (volontari) ed emozioni uniche. Mentre nel lato più tecnico abbiamo inserito la velocità nel muscolo e tecnica nel movimento. 

Ottimo approccio allo sport con studio e sperimentazione, come se fosse l’università della corsa di lunga distanza. Niente si improvvisa e nessuna fretta di arrivare subito ma facendo le cose fatte bene si possono ottenere tanti benefici a livello di benessere psicofisico e anche mentale in modo che ogni cosa si sedimenti e trovi un posto nella memoria del fisico, mente e cuore dell’atleta per potersi esprimersi al meglio al momento opportuno, come se fosse un esame di laurea puntando a un 110 e lode.
 
Cosa ti aspetti dal 2023? Nel 2023 mi aspetto e mi aspetta tanta gavetta per grandi ambizioni future e presenti quali per esempio la 50 km di Romagna dove non nascondo già da inizio anno la voglia di conquistare il titolo italiano sulla distanza quest’anno in palio in questo ultimo evento. Insomma testa bassa e lavorare! 

Foto di Sandro Marconi
Insomma Enrico, grazie anche al suo coach, ha le idee chiare, si tratta solo di lavorare a testa bassa duramente e costantemente per poter raccogliere a breve e in futuro ottimi risultati di prestazioni eccellenti.
 
Progetti, ambizioni, mete, sogni? Quando sarai protagonista al Passatore? Ho iniziato a correre con un sogno e continuerò a inseguirlo. La direzione dall’anno scorso a oggi è una e si chiama “Passatore”! Ed è proprio lì che da buon faentino mi impegnerò a portare a Faenza il massimo risultato mentre a casa mia il cappello del passatore! Non voglio passare per un esaltato quale non sono ma sento che la gente mi vuole bene perché non ho mai nascosto pensieri, giudizi e neanche obbiettivi e spero che questa stessa gente faccia il tifo per me e per il mio bene. 

Avere chiaro un obiettivo, significa che si è già a buon punto verso il conseguimento di tale obiettivo, con vari step che possano convalidare i propositi di Enrico. Un grande sogno che si può cavalcare continuando a lavorare di qualità e quantità chilometrica, e curando sia aspetti fisici che mentali. 
Prossimi test e/o gare importanti?
Prossime gare in programma troviamo la maratona al lago di Garda dove proverò a scendere al disotto delle due ore e mezza e a fine aprile proverò il titolo italiano sulla 50 km a Castel Bolognese. 

Due belle e grandi sfide che possono essere alla portata di Enrico, la maratona sotto le 2 ore e mezza è già qualcosa alla sua portata, il titolo può dipendere da eventuali forti maratoneti che vogliono provare ad alzare un poco il chilometraggio di gara. 
Come stai cambiando attraverso lo sport? Questo sport è molto particolare che se prendi male ne risente tanto il corpo quanto la tua mente ma se invece ti calza a pennello aumenta le tue capacità nella vita di poter gestire al meglio tutto ciò che di più caro si ha. Mi sta insegnando molto e mi sta aiutando a superare tutti i problemi e avversità che mi si possono presentare. 

La pratica di uno sport considerato estremo può lasciare il segno sia positivo che negativo, può rompere una persona ma può anche rafforzarla. Si apprende a resistere e persistere nei propri obiettivi ambiziosi, sfidanti, difficili ma non impossibili se si è fiduciosi e disposti ad allenarsi con metodo e senza evitare la fatica.
 
Cosa dice di te la tua squadra, l'allenatore, famiglia, colleghi, amici? Ricevo ancora più supporto da quando ho iniziato... e non solo per il fatto che ho una squadra ancora più numerosa o per i miei risultati ma bensì’ perché la gente vede gli sforzi e sacrifici che faccio e mi sostiene. Ho sempre messo in alto nelle mie priorità la famiglia e l’amore di quest’ultima perché crea energia e supporto per tutto ciò che voglio fare. Famiglia, amicizia forte come quella col mio coach, una società che ti sostiene e volontà sono una buona ricetta per raggiungere tanti obbiettivi. 

Ottimo, non resta che continuare ad aver fiducia
negli altri e in se stesso e continuare la strada dei sogni e della fatica che aiuta a raggiungerli.
 
Ci pensi alla maglia azzurra? Non voglio fissarmi tanto con l’obiettivo della maglia azzurra (100km) anche se non ho mai nascosto sempre a nessuno il fatto di volerla indossare perché poi quando si focalizza a pieno questo tipo di obbiettivi poi bisogna essere pronti che poi cambia la storia … e cambia eccome! Perché mettere una maglia azzurra non è un punto di arrivo ma di inizio e ancor più tosto per quanto riguarda prestazioni, obbiettivi e responsabilità e bisogna arrivarci con la massima consapevolezza e amor proprio che si ha per se stessi per affrontare lo step che si fa. Nutro molto rispetto per queste cose e ci arriverò al massimo del benessere mentale e fisico che so’ di potermi ripromettere. Ti ringrazio ancora per il tempo e l’interesse che mi hai dedicato Matteo. 

Se si pensa a un titolo italiano 50km e una vittoria al Passatore viene da sé che si può pensare anche a una maglia azzurra considerando il percorso fatto, lo stato attuale e quello che si sta raccogliendo lungo il percorso verso la performance e i miglioramenti continui e allora sì che continuano a cambiare le cose in termini di responsabilità ed eventuali pressioni, ma continuando sempre a stare con i piedi per terra e riuscendo a tenere in piedi gli equilibri e le priorità.
 

Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta  
380-4337230 - 21163@tiscali.it 

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