Sogni da realizzare? Arrivare in serie A (lavorando per
raggiungere l’obbiettivo)
Matteo Simone
Maria Pereira è il presidente dell’ASD Brasil Sport Club, squadra di calcio a 5 femminile, nata nel 2018 con l'intento di promuovere e sviluppare il calcio femminile in Italia presso i campi della Polisportiva Ostiense.
Di
seguito approfondiamo la conoscenza di Maria attraverso risposte ad alcune mie
domande.
Qual
è stato il tuo percorso nello sport? Da quando avevo 11 anni ho cominciato ad allenarmi per
far parte di una squadra di atletica leggera e ho cominciato a partecipare a
gare molto importanti perché ero molto veloce. Ho vinto molte medaglie e premi.
Nello
sport cosa e/o chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? La voglia di non fermarmi mai.
Cosa
pensano familiari e amici della tua attività sportiva? Sono orgogliosi, ho solo un
fratello che non ha mai fatto sport ma tutti gli altri si…una mia sorella corre
corse da 5/10 chilometri e si sta preparando per 15 km, anche se ha 56 anni è
molto determinata e ama correre.
Quali
capacità, risorse, qualità hai dimostrato di possedere? Determinazione, voglia di
arrivare a raggiungere i miei obiettivi.
Maria
sembra essere una donna che sa il fatto suo, se ha qualcosa in mente trova
strategie per portarla a conclusione da sola o facendo rete con altre persone o
organizzazioni, portando avanti progetti di inclusione, movimento, espressione.
Che
significato ha per te una vittoria o sconfitta? Ho imparato che anche la
sconfitta ti insegna a voler migliorare sempre, e la vittoria è obiettivo
raggiunto, la gioia che esplode dentro il petto è qualcosa di magico.
Le
sconfitte danno più valore alla vittoria, perché insegnano che bisogna lavorare
duramente per ottenere grandi cose e per sperimentare gioia e soddisfazione
intensa.
Quali
sensazioni sperimenti prima, durante e dopo una gara? Ci sono giorni che sono molto
tranquilla e lì so che vinco, quando mi sento un po’ di angoscia nel petto
provo a rilassarmi con il respiro profondo. Dopo c’è il piacere e la gioia di
aver vinto e anche la delusione di non aver fatto bene.
Si
può vincere ma si può anche perdere. È importante l’esperienza che si fa che
contempla preoccupazione, serenità, gioia, pensieri ma si continua con i propri
intenti cercando di far meglio e utilizzando strategie e metodi per affrontare
tensioni e pressioni come la respirazione profonda addominale che aiuta a
gestire il pre-gara.
Nella
pratica dei tuoi sport quali sono le difficoltà e i rischi? Parlo per il calcio, il calcio
femminile ha ancora tanti pregiudizi, principalmente vengono dalle mamme che
vedono il calcio come uno sport che può cambiare la sessualità delle loro
figlie…Rischi sono principalmente rompersi con una mossa sbagliata
principalmente le ginocchia.
Quali
abilità fisiche e/o mentali bisogna allenare? Tutto il corpo e la testa sicuramente. Perché se ti
arrabbi in una partita fai tutto sbagliato.
Lo
sport è un’opportunità per esprimersi, per conoscere meglio se stessi e gli
altri, per condividere esperienze e situazioni. Ed è vero che bisogna allenare
tutto il corpo dalle punte dei piedi alla sommità della testa, perché tutto può
servire per calciare ma anche per osservare ciò che succede in campo, fuori dal
campo, tra amici e avversari, dentro se stessi.
Per
quali aspetti e/o fasi ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Lavorare sulla parte mentale è
fondamentale per avere la concentrazione adatta e anche essere sicuri della
propria capacità. Per il calcio femminile sarebbe importantissimo, le donne possono
incorrere nella TPM (La tensione
premestruale o sindrome premestruale).
È
importante focalizzarsi e centrarsi per ogni allenamento e gara lasciando altre
distrazioni fuori dal gioco e sperimentando serenità e pazienza, cerando di non
disperdere energie importanti.
La
tua gara più difficile?
É stata quando ho corso 21,5km avevo 15 anni e mi ricordo bene, sono
riuscita ad arrivare al° 3 posto perché il mio mister mi diceva sempre tu c’è
la puoi fare, concentrati, respira, non guardare per terra, guarda che c’è la
fai questo suonava in mia testa e non ho mollato.
Si
può fare se prima noi ci crediamo e ancora meglio se abbiamo qualcuno che crede
in noi e ci dà la carica giusta per farlo.
Come
hai superato eventuali crisi? Abbiamo perso una partita in tutto il Campionato e ci è
costato tutta la stagione, la squadra ha litigato, tutti volevano mollare, poi
abbiamo cominciato a piangere tutti. È stato brutto e bello allo stesso tempo
perché si è creato più legame tra il gruppo.
A
volte dalle crisi nascono delle ottime opportunità, la cosiddetta crescita post
traumatica. A volte ci si dispera per un fallimento e si cerca di incolpare
altri ma in un gioco di squadra ognuno può essere una risorsa e può mettercela
tutta per il vantaggio della squadra se nonostante ciò c’è un fallimento
bisogna comunicare e cercare di fare diversamente la prossima volta restando
uniti e andando avanti.
Sconfitte,
infortuni? Ho
rotto il crociato destro e il menisco, non sono stata più la stessa giocatrice.
La
vita è una continua sperimentazione, mettersi in gioco, osare e a volte ci sono
incidenti di percorso che lasciano il segno ma rimane anche l’esperienza
positiva fatta nel cuore, nel corpo e nella mente che fa sentire persone sicure
del fatto loro e soddisfatte per quello che si è riusciti a fare.
Un
messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? Lo sport è vita, è adrenalina, è
anche salute.
C'è
stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva? Mai, io mai fumato, mai usato nessun
tipo di droga…vengo da una famiglia di genitore di educazione della vecchia
maniera (mia madre ha sempre messo in testa mia e dei miei fratelli che quelli
che fumavano morivano presto e andavano all’inferno ihihihi e noi ci credevamo
hahah.
Hai
un modello di riferimento?
No, ho imparato ad amare lo sport per non rimanere in casa perché i miei
genitori litigavano e alla fine per me è stato ottimo, ho fatto vari tipi di
sport.
Una
parola e/o frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? Volere è potere.
Maria
sembra essere molto ambiziosa e propositiva e sa ottenere e raggiungere i suoi
obiettivi con grinta e determinazione.
Sogni
realizzati e da realizzare?
Avere una squadra di calcio tutta mia (realizzato) arrivare in serie A
(lavorando per raggiungere l’obbiettivo).
Credo
si possa fare con spirito di sacrificio, motivazione, passione, utilizzo di
persone qualificate, amalgama del gruppo.
In
che modo ti senti un riferimento per gli altri atleti? Constante, determinata e
positiva!
Cosa
c’è dietro un successo?
Il lavoro, la determinazione, la consapevolezza di voler arrivare al tuo
obbiettivo.
Cosa
toglie e cosa dà lo sport?
Non mi toglie nulla…sono sempre felice di praticare lo sport. Veramente
doveva essere come era stato una volta, l’obbligo nelle scuole!
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