Mi piacciono di più le lunghe distanze
Matteo SIMONE
Domenica 22 gennaio 2023 si è svolta la Straragusa, mezza maratona FIDAL organizzata dall’ASD “No al Doping” di Ragusa.
Tra le donne, ha vinto Luz Nadine De La Cruz Aguirre in 1h20’52”, precedendo Sabrina Mazza 1h32’28” e Maria Leotta 1h36’45”.
Il vincitore è stato Angelo Mandarà in 1h14’20”, precedendo di 8” Riccardo Montani e Daniele Sammatrice 1h15’19”.
Domenica 8 gennaio 2023, Nadine aveva vinto anche la “Mezza Maratona Eufemio da Messina” di 21,097 km, organizzata dalla Polisportiva Odysseus, in 1h21’52”, precedendo Valentina Catania (Meeting Sporting Club Runner) 1h37’12” e Annalisa Visconte (Gs Interforze Torino) 1h42’06”. Tra gli uomini ha vinto Tommaso Bertè (Atletica Villafranca) in 1h20’39”, precedendo Paolo Miceli (Runcard) 1h20’50” e Vincenzo Emili (Atletica Sciuto) 1h22’00”.
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Nadine attraverso risposte ad alcune mie domande.
Complimenti per la vittoria a Ragusa, soddisfatta? Grazie, sì certo, sono soddisfatta. È una gara, una mezza maratona che ho corso dall'inizio alla fine sotto la pioggia e con la paura di scivolare.
Come hai scelto questa gara? Perché sempre vedo tutte le gare che ci sono in programma, così scelgo molte gare come allenamento; sapevo anche di questa gara perché l'ho fatta già il 2020 e anche quell’anno arrivai primo posto.
Avevi tutto sotto controllo? Criticità? Sotto controllo più meno, sapevo il percorso però alla fine mi ha fregato la discesa perché avevo paura di scivolare, pioveva sempre.
Molto bello vincere una gara e ancora più bello rivincere la stessa gara a distanza di due anni e con un tempo molto migliore nonostante le condizioni climatiche avverse.
Il 26 gennaio 2020 si è corsa la XVII° Straragusa, mezza maratona e il vincitore è stato Antonino Liuzzo in 1h10’52” mentre Nadine ha vinto la prova femminile in 1h24’43”.
Com'è stato atleticamente il 2022? Il 2022 per me è stato bello, pieno di gioia e soddisfazioni perché ho fatto tante gare: mezze maratone, cross, gare in pista e due maratone Milano e Ravenna (che sono le più belle per me) scendendo 10’ dal mio PB 2h59’12” a 2h50’39”. Ad aprile, una settimana prima ho avuto il Covid con febbre e stanchezza senza voglia di mangiare. Per me era troppo triste e avevo rabbia perché mi ero preparata bene, avevo fatto tutto l’allenamento, però poi ho detto: “vado, mi faccio la maratona anche per prendermi la medaglia, non interessa il tempo”, così sono andata a fare questa gara e ho fatto il PB 2h50’39”, la prima volta che volevo piangere. Poi a novembre a Ravenna c’era un vento terribile che al trentesimo mi ha spaccato le gambe, volevo solo arrivare e prendermi la medaglia, non vedevo più l’orologio perché sapevo che non ce la facevo a scendere sotto le 2h50’, alla fine quando sono arrivata avevo fatto 2h50’41”, gara importante, Campionato Italiano di Maratona e sono arrivata terza italiana, ho preso la medaglia di bronzo.
Il 13 novembre 2022 si è corsa a Ravenna la maratona e i primi tre al traguardo sono stati tre atleti del Kenya: Nicodemus Kipkurui Kimutai 2h11’55”, Nicholas Kipkorir Chelimo 2h16’43” e Asbel Kipsang 2h17’22”.
Tra le donne la vincitrice è stata la keniana Sarah Jerop in 2h39’13”, mentre Giulia Sommi si è aggiudicata il titolo italiano in 2h41’19”, precedendo Denise Tappatà 2h46’07” e Luz Nadine De La Cruz Aguirre 2h50’41”.
Alessandro Giacobazzi si è aggiudicato il titolo italiano con il crono di 2h17’52”, precedendo Alessio Terrasi 2h19’04” e Manuel Togni 2h25’45”.
Cosa ti aspetti dal 2023? Nel 2023 spero di avere buona salute per continuare a correre perché le cose arrivano piano piano con molta dedicazione passione amore disciplina e umiltà.
Quali sono i tuoi progetti, ambizioni, mete, sogni? Il mio obiettivo e sogno è sempre migliorare il mio PB 2h50’39” nella maratona, mi piacciono di più le lunghe distanze: 'la maratona' e poi sempre migliorare.
La maratona è una grande sfida e scendere sotto le 3 ore è già un crono importante, soprattutto per una donna che potrebbe pensare di fare ancora il salto di qualità avvicinandosi alle 2h40’-2h45’.
Come stai cambiando attraverso lo sport? Sono più determinata, più coraggiosa sicuramente, sono orgogliosa di me stessa per aver superato gli ostacoli dolorosi e impegnativi che la vita mi ha presentato.
La pratica di uno sport impegnativo come la maratona aiuta a essere più consapevoli, fiduciosi e resilienti non solo nello sport ma anche nella quotidianità della vita.
Prossimi test e/o gare importanti? Questa domenica 12 febbraio vado a fare una mezza maratona di Nebrodi Sant’Agata di Militello, poi la mezza di Roma Ostia a marzo.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? Sono nata in Perù però sono in Italia da 6 anni più meno, adesso sono Italiana. La mia famiglia vive in Perù, qua ho solo mio marito che mi appoggia pienamente in questa mia passione. La mia famiglia è felice e orgogliosa ma un po’ triste perché gli piacerebbero vedermi gareggiare ma non possono, loro abitano tutti in Perù. Mio marito è sempre felice ogni gara che faccio, anche se non faccio un bel tempo per lui tutto è ottimo, grazie a lui adesso corro, gareggio, lui è l’unica persona che mi motiva, mi sostiene, che crede in me al 100 per cento.
E’ importante il sostegno della famiglia in uno sport molto impegnativo soprattutto se si vuole preparare una maratona con ottimi tempi per andare a podio e/o cercare di vincere.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Ho cominciato a correre da quando sono arrivata in Italia, cioè da sei anni più meno. Tutto è cominciato quando mio marito aveva capito che potevo correre seriamente; che qualcuno mi poteva allenare. Ci siamo recati a Firenze per farmi allenare da Fulvio Massini. Mi recai da lui e dopo essermi sottoposta ai vari test per pianificare i miei allenamenti, cominciai a seguire i suoi programmi di allenamento, fino a oggi, anche se da circa un anno sono seguita da Antonio De Francesco, che fa sempre parte dello staff di Fulvio Massini consulenti sportivi; sono tesserata con il G.S. il Fiorino di Firenze fino a oggi.
Se c’è talento sarebbe meglio farsi seguire da un bravo allenatore che possa tirar fuori il meglio con un programma mirato di allenamento.
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere? Riguardo alle mie capacità, sono molto seria e disciplinata, in quanto eseguo alla lettera il programma di allenamento che mi viene dato.
Per eccellere è importante fidarsi e affidarsi a qualcuno che sia competente ed esperto, lavorando duramente e costantemente, con fiducia e a resilienza.
Che significato ha per te una vittoria o sconfitta? Per me la vittoria significa felicità e gioia, la ricompensa di tanti tanti sacrifici, allenamento giorno dopo giorno, a volte sotto la pioggia, vento, sole, sudore.
L’atleta ha sempre obiettivi e sogni da trasformare in realtà impegnandosi duramente con metodo e costanza e quando arriva la vittoria risulta essere una grande ricompensa alla fatica degli allenamenti che a volte sono estenuanti soprattutto se si vuole preparare una maratona per puntare a un podio importante o una vittoria o a un personal best.
Per cercare di ottenere qualcosa di importante e pensare di trasformare sogni in realtà bisogna lavorare duramente, anche in condizioni climatiche e ambientali avverse.
Quali sensazioni sperimenti prima, durante e dopo una gara? Le sensazioni prima sono un po’ di nervosismo, poi dopo la gara tanta tanta felicità.
Soprattutto chi punta al podio, o alla vittoria, o a un personal best sente molto la gara, è molto attivato per poter partire attivato e avere tutto sotto controllo per primeggiare sugli altri avversari.
Nella pratica dei tuoi sport quali sono le difficoltà e i rischi? Dove abito non ci sono posti dove andare ad allenarsi perché devo lottare contro le macchine hahaha e per non lottare con le macchine devo uscire la mattina presto alle 5 (spesso faccio così), purtroppo è così.
Purtroppo non è sempre facile portare avanti progetti e coltivare proprie passioni, bisogna trovare spazi e tempi ma si può fare se c’è passione, forte volontà, determinazione.
Quali abilità fisiche e/o mentali bisogna allenare? Fisiche: la forza e la resistenza; e mentale: la caparbietà “mai mollare mai”.
Concordo, per portare avanti progetti di maratone con crono eccellenti bisogna essere forti fisicamente e mentalmente, sviluppare la capacità di non mollare subito ma essere pronti e disposti ad affrontare qualsiasi impedimento o eventuale crisi o criticità durante il periodo di allenamento o in gara, soprattutto verso la fine, quando si potrebbe pensare che non ci sono più energie, ma in fondo qualcos’altro abbiamo ancora da poter attingere se siamo fiduciosi e se ci nutriamo bene.
Per quali aspetti e in quali fasi ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Forse lo psicologo è molto utile prima di una gara per aiutare ad affrontare in modo più rilassato la gara; mai ho avuto uno psicologo.
La tua gara più difficile? Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Ho avuto tante gare difficili che molte volte volevo mollare, ritirarmi dicendo “chi mi manda a fare questo” per esempio ho fatto la mia prima maratona a Firenze sotto il diluvio dall’inizio alla fine; vento, grandine, freddo, non lo so come ce l’ho fatta in 3h08’ la mia prima maratona, poi l’anno seguente un’altra volta la mia seconda maratona sempre a Firenze e anche sempre sotto la pioggia, vento, freddo, tutta la gara, anche fatta in 3h04’.
Poi a Padova la mia terza maratona dopo il trentesimo chilometro un diluvio universale, vento, freddo, fulmine, grandine ma anche questa ce l’ho fatta 2h59’12”, che emozione!
Poi a Milano mi sono allenata bene bene, poi succede che una settimana prima ho avuto il Covid, avevo la febbre, non avevo voglia di mangiare, sonno, stanchezza, dolore di testa; ero arrabbiata e triste dicendo perché sempre succede a me? Poi niente, era tutto pronto, aereo e hotel, decisi di andare senza pensare a fare il tempo, solo per prendere la medaglia, sono andata e l’ho fatta in 2:50:39, wooow! Per me era emozionante perché sono arrivata anche terza italiana, ho avuto tante tante gare difficili che ho affrontato sia con la forza nelle gambe che con la testa. Gli infortuni con tanta tanta pazienza.
Ben detto, per ottenere grandi prestazioni bisogna essere forti e allenare gambe e testa per superare momenti critici ed eventuali crisi lungo il percorso, soprattutto se si tratta di una maratona dove potrebbe presentarsi il muro dopo i 30 chilometri.
Più dura è la lotta e più glorioso è il trionfo, se tutto va contro, quando si riesce ugualmente nonostante le avversità, si si sente più forti e sicuri.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? Lo sport fa bene a ogni età, muoversi e scegliere qualsiasi sport, motivarsi perché lo sport solo fa bene, perché lo sport ti insegna a essere più determinato, più disciplinato, più forte.
Da piccoli che bisogna coinvolgere i bambini a fare movimento, attività, fisica e movimento sia in famiglia che in altri contesti come la scuola.
C'è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l'uso? Il doping non è un rischio, è una scelta voluta, credo che nessuna atleta si dopa senza sapere cosa sta facendo, essere sportivo vuol dire rispettare il prossimo, chi si dopa non rispetta lo Sport. No al doping!
Hai un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno? Certo, mi ispiro in Sara Hall, Dibaba, Chemtal, Kiplagat.
Il miglior tempo di Hall per la maratona è di 2h20’32” stabilito a Chandler in Arizona il 22 dicembre 2020, terza donna americana di sempre più veloce in maratona. È la seconda donna americana più veloce nella mezza maratona, 1h07’15” a Houston il 16 gennaio 2022.
Edna Kiplagat (classe 1979), campionessa mondiale di maratona a Taegu 2011 e Mosca 2013. La sua miglior prestazione in maratona è di 2h19'50" il 2012 (Argento alla Maratona di Londra. Ha vinto le seguenti maratone: 2010 Los Angeles 2h25'38" e New York 2h28'20"; 2014 Londra 2h20'21"; 2017 Boston 2h21'52".
Una parola e/o frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? Passione e umiltà.
In che modo ti senti un riferimento per gli altri atleti? Non so se sono un riferimento per qualcuno ma se è così sono felicissima e grazie.
Cosa toglie e cosa dà lo sport? Lo sport da tanta soddisfazione, benessere; lo sport ti insegna a essere più forte così da affrontare la vita.
Quali sono i tuoi allenamenti più importanti e decisivi? I miei allenamenti più importanti sono tutti però quello che di più mi piace sono le domeniche che quasi sempre ho un lungo, mi piace fare tanti chilometri.
Ogni allenamento è come una mattonella che serve a costruire la performance lungo un percorso pianificato e mirato.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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