venerdì 3 febbraio 2023

Francesco Mallozzi vince il Veroli Winter Trail 2023, Km. 19,9 (D+1000M)

 Si possono raggiungere ottimi risultati personali pur non essendo dei talenti naturali 
Matteo SIMONE 21163@tiscali.it  
 

Il 15 Gennaio 2023 si è svolto il Veroli Winter Trail presso Veroli (FR), organizzato dalla Direzione Nazionale AiCS, Dipartimento Sport, in collaborazione con il Comitato Regionale AiCS Lazio, il Comitato Provinciale AiCS di Frosinone e la società ASD Ernica Veroli. 

La gara era valevole quale Campionato Nazionale AiCS di Medium Trail Running, sulla distanza di 19,5 km. 
La prova maschile è stata vinta da Francesco Mallozzi (Pol. Ciociaria Antonio Fava) in 1h41’02”, precedendo Giuseppe Bigioni (S.S. Lazio Atletica Leggera) 1h42’27” e Gianluca Malancona (G.S.Filippide) 1h46’44”. 
La gara femminile è stata vinta da Sofiya Porokhnavets (ASD Ernica Veroli) in 1h53’40”, precedendo Silvia Gaffi (ASD Runner Trainer) 1h59’47” e Camilla Cignitti (Trail dei Monti Simbruini) 2h03’32”. 
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Francesco attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso nello sport?
Ho cominciato a fare sport già a 5 anni, iniziando con il classico calcio, poi ho giocato a tennistavolo a livello federale, atletica leggera e ciclismo. Nel tennistavolo ho avuto la possibilità di continuare, ma dovevo trasferirmi, poi ho fatto atletica 800/1500 più seriamente fino a 20 anni. Ho lasciato per qualche anno e poi ho ricominciato a 26 anni con le gare su strada e poi con la corsa in montagna, gare che faccio ancora oggi a 40 anni. 
Nello sport cosa e/o chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? Nello sport ho sempre creduto in me stesso, sono sempre stato io a crederci più di tutti e le performance migliori sono cominciate ad arrivare proprio quando ho imparato a vivere lo sport come benessere fisico e psicologico, senza fossilizzarmi sulle prestazioni. 

Per praticare bene uno sport e cercare di ottenere anche successi e prestazioni importanti è importante essere sereni e far prevalere la passione e la motivazione senza stress e senza “a tutti i costi”. Man mano che si fatica ci si può credere sempre di più e apprezzare anche piccoli miglioramenti che porteranno alla strada del successo personale. 
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?
Familiari e amici mi hanno sempre apprezzato e ammirato per come mi approccio allo sport in generale e a tutte le attività outdoor che pratico. 
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere? Nei tanti anni di sport, credo di aver dimostrato costanza, abnegazione, grande passione, educazione, ho sempre aiutato e coinvolto gli altri e ho sempre cercato di trasmettere che si possono raggiungere ottimi risultati personali pur non essendo dei talenti naturali. 

Avere talento è un buon inizio ma non è sufficiente per emergere ed eccellere nello sport, ci vogliono sempre tante ore di lavoro e di fatica praticando uno sport con tanta passione per sperimentare sia benessere che performance, condividendo con altri gioie e dolori, podi e sconfitte, apprendendo sempre dalla scuola dello sport. 
Che significato ha per te una vittoria o sconfitta?
Sicuramente una vittoria mi rende soddisfatto, mi gratifica per tutto quello che ho dato allo sport, ma le tante sconfitte mi sono servite per apprezzare ancora di più le vittorie e in realtà sono proprio le sconfitte che mi danno più stimoli per impegnarmi. 

Si accetta, si prende tutto e si porta a casa lavorandoci e godendo dell’esperienza fatta di fatica, gioia, soddisfazione e a volte anche di delusione ma che fa tornare ad allenarsi meglio e con più aspettative di rivincita. 
Quali sensazioni sperimenti prima, durante e dopo una gara? Prima di una gara un misto tra sana tensione e adrenalina; durante, tanta concentrazione e divertimento; dopo la gara, sono soddisfatto a prescindere dal risultato, l'importante è essermi impegnato. 

E’ im
portante sentirsi a posto con la coscienza, con la consapevolezza di aver fatto il proprio, di aver fatto bene i compititi a casa e aver dato tutto in gara o quasi tutto, per il resto si vive l’esperienza intensamente.
 
Nella pratica dei tuoi sport quali sono le difficoltà e i rischi? Difficoltà e rischi di questo sport sono gli infortuni quando si sbaglia il carico di lavoro e nel Trail in particolare ci sono i rischi legati all'ambiente in cui si corre. 
Quali abilità fisiche e/o mentali bisogna allenare? Le abilità fisiche da sviluppare sono soprattutto la resistenza e la forza specifica (soprattutto nella corsa in montagna), a livello mentale bisogna imparare a soffrire e abituarsi ad allenare anche quando non si sta in forma o stanchi. 

In effetti la montagna richiede tanta fatica, forza e resistenza e capacità di stare sul pezzo nonostante la fatica che potrebbe sembrare troppa ma si può gestire soprattutto se si è avuto modo di prepararsi altre volte allenandosi nelle condizioni più difficili, quasi a simulare le criticità che potrebbero esserci in gara reale. 
Per quali aspetti e in quali fasi ritieni utile lo psicologo nel tuo sport?
Personalmente non ho mai pensato di rivolgermi uno psicologo per l'attività sportiva anche perché la vivo con grande serenità, sicuramente a certi livelli può essere utile per gestire le pressioni sulle prestazioni da raggiungere. 
La tua gara più difficile? Le mie gare più difficili erano le mezze maratone, non riuscivo ad arrivarci preparato e soffrivo i ritmi elevati su quella distanza. Successivamente ho abbandonato lo stress del risultato cronometrico e incredibilmente sono arrivati i tempi migliori. 

A volte il cronometro è limitante perché bisogna stare entro certi ritmi altrimenti si percepisce un fallimento, ma le sensazioni sono molto più apprezzate perché a volte si può andare oltre quanto prestabilito, sperimentando una situazione di flow, dove tutto fila liscio ed è facile, vivendo il tutto serenamente. 
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Le difficoltà più grandi le ho avute nei periodi di infortunio, ma sono riuscito sempre a superarli spostando momentaneamente l'attenzione si altri sport, con l'obiettivo di tornare al più presto in condizione. 

Si mettono in conto eventuali infortuni e periodi di crisi e/o di demotivazione basta far altro per distrarsi e riorganizzarsi per un nuovo periodo e/o stagione stimolante.
 
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? I ragazzi dovrebbero avvicinarsi allo sport perché lo sport trasmette dei valori fondamentali come la lealtà, il rispetto, l'abnegazione e il raggiungimento dei risultati con sacrificio e passione. 

Dallo sport si impara a decidere obiettivi e priorità, a lavorare duramente senza stress ma con voglia di migliorare e ottenere successi e prestazioni importanti gradualmente e senza fretta. 
C'è stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva? Non c'è mai stato il rischio di incorrere nel doping perché è una cosa che rifiuto assolutamente. 
Un messaggio per sconsigliare l'uso del doping? Sconsiglio il doping perché è una menzogna prima verso se stessi e poi verso gli altri. 
Hai un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno?
Non ho veri e propri modelli di riferimento, diciamo che mi ispiro a certi stili di vita che mi piacciono particolarmente, fatti di cose davvero necessarie. 
Una parola e/o frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? Una frase che mi motiva è "nessuno oltre te, può crederci più di te". 

Ognuno di noi è artefice della propria vita fatta di successi e sconfitte, sta a noi voler fare e/o ottenere qualcosa, impegnarci, mobilitarci per una miglior situazione. 
In che modo ti senti un riferimento per gli altri atleti? Mi sento un riferimento per gli altri non tanto per le prestazioni e le vittorie, ma per il mio approccio allo sport e alla vita in genere. Il tutto con estrema semplicità. 
Sogni realizzati e da realizzare? Ho realizzato tantissimi desideri a livello sportivo, nella vita ho ancora il desiderio di riuscire un giorno a vivere in un piccolo paesino di montagna e fare una vita semplicissima. 

Poche cose ma essenziali da vivere pienamente con intensità e leggerezza, sembra essere un ottimo approccio alla vita.
 
Cosa c’è dietro un successo? Dietro un successo c'è tantissimo allenamento, tanta forza mentale, una buona predisposizione. 
Cosa toglie e cosa dà lo sport? Per me lo sport non toglie nulla, può solamente dare, l'importante è farlo sempre in modo intelligente. 
Quali sono i tuoi allenamenti più importanti e decisivi? I miei allenamenti più importanti sono stati sicuramente quelli fatti in giovane età che hanno permesso di "modificare" il mio motore. Oggi diciamo che faccio tutta una serie di allenamenti volti a mantenere una buona condizione generale, non mi ammazzo di allenamenti impegnativi. 

Matteo SIMONE 

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