In
seguito alla mia partecipazione ad una competizione sportiva impegnativa ed
estenuante quale la Nove Colli Running, sono stato sollecitato da alcuni a
scrivere qualcosa inerente gli aspetti mentali per l’approccio a questo tipo di
imprese e a raccontare la mia esperienza personale.
Quello
che ho riscontrato nel pregara è stata una sorta di rincontrarsi di persone che
condividono una passione consistente nel cimentarsi in sfide sia personali che
con altri sulle proprie forze in condizioni direi estreme. Trattasi di incontri
amichevoli, nostalgici, di riconoscersi in persone al di là della normalità,
mentre nella vita comune questa tipologia di sportivi è considerata al di fuori
dal mondo normale, masochisti, gente che si vuole male; in questi ritrovi un
po’ ci si diverte sulle proprie imprese pazze, estreme, in condizioni difficili,
di sofferenza, di sperimentazione del limite della sopportazione
dell’organismo.
Che dire,
è anche questo un mondo interessante, di persone semplici, simpatiche,
provenienti da ogni parte dell’Italia e del Mondo, ognuno con la propria
cultura, con i propri sguardi, posture forse segnate dai tanti chilomentri
percorsi su e giù per il mondo, ed è interessante ascoltare le loro esperienze,
le loro credenze, le loro preoccupazioni, i loro traguardi, i loro consigli.
Quello
che mi andrebbe di trasmettere sono alcuni consigli su come preparare questo
tipo di competizione dal punto di vista mentale, di come affrontare la gara la
cui durata massima è di 30 ore, e cosa ancora più importante il sano recupero a
termine competizione.
Preparazione gara: raggiungere l'obiettivo,
autoefficacia e risorse personali, visualizzazioni e sviluppo
autoconsapevolezza.
Gara: attenzione, osservazione,
respiro, allenatore interiore, come gestire eventuale crisi
Post gara: resilienza, recupero
Quindi
parlerò della definizione di obiettivi seri ed importanti che prevedono
investimento di tempo, di energie, di aspetti che vanno al di là dell’aspetto
fisico o tecnico che è di competenza del preparatore atletico e dell’esperienza
personale, di aspetti che in genere vengono tralasciatii o poco considerati
dagli atleti quali il respiro, l’attenzione, l’ascolto.