venerdì 9 giugno 2017

Matteo Nocera, ultrarunner: H capito quanto fa la testa…. veramente....incredibile

Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta 

Alcuni giorni fa sperava di essere competitivo e ora può godere questo momento di gloria dopo tanta fatica, dopo sconfitte e vittorie, con tanta umiltà e fatica è arrivato il giorno tanto desiderato.

Di seguito le sue parole e alcune sensazioni in risposta ad alcune mie domande: “Matteo sono molto felice, ho vinto il titolo di Campione italiano assoluti 100miglia. Ho vinto la gara e in gara ho avuto l’onore di correre con Giuseppe Mangione (un grande uomo....e un grande atleta) e Fabio Costi. grandi ultrarunner.

Matteo Nocera il giorno della sua vittoria che fa? Si complimenta con ii suoi diretti avversari. Questo è lo sport che vogliamo, avversari che diventano amici di gara, atleti che condividono la nostra stessa fatica e le nostre stesse speranze e attese. Ora Matteo Nocera per questa grandissima e voluta vittoria avrà gli onori meritati e avrà tanto da raccontare.
Questo è il bello dello sport, prima o poi i bei momenti arrivano: “Sì, sono molto felice. Costi e Mangione mi hanno fatto penare le pene dell'inferno, 2 grandissimi atleti.

A volte è importante trovare avversari che ti mettano un po’ di stress, che ti motivano ad impegnarti a guadagnarti la vittoria, più dura è la lotta più grande è il trionfo.
Certo un bel salto dalle 6 ore 78km ai 160km senza gare di distanze intermedie? Sì, infatti non so nemmeno io come ci sono riuscito ma questa volta veramente ho capito quanto fa la testa. veramente....incredibile. All'80esimo ho avuto una crisi fortissima e mancavano ancora 82km.... poi non so ho pensato ai sacrifici fatti e a tutte le persone che mi sostenevano ho messo tanta mentalità....davvero Matteo. mai corso così.

A volte si fanno cose straordinarie, inattese, è proprio quando sei al bivio dove devi decidere se continuare o mollare che conosci te stesso, è lì che devi trovare le forze fisiche e mentali per proseguire e superare momenti.
Vero, quando sentì che è finita solo la mente ti può fare andare avanti: “Si incredibile è la prima volta che veramente l’ho capito. Ho provato proprio questa forte sensazione.”

Il Campionato Italiano 100 miglia, non si tratta di una gara in auto, né in moto e nemmeno in bici, ma di una gara di corsa a piedi dove è difficile prepararsi, è difficile testarsi, dove la gara è lunga e ne succedono delle belle durante tutto il corso della gara, difficile da reggere fisicamente e mentalmente. I concorrenti sono mesi a dura prova.

Matteo Nocera, quasi neofita delle lunghe distanze avendo vinto quest’anno due gare di 6 ore totalizzando rispettivamente 76 e 78 km ci vuol provare nella lunghissima distanza, di seguito racconta le sue sensazioni, impressioni ed esperienza di avvicinamento al grande giorno.
Ciao, quali sono i prossimi obiettivi, sogni da realizzare? Giovedì sarò a Policoro per il Campionato italiano sulle 100miglia, cercherò di fare una gara equilibrata e spero di essere competitivo per un buon risultato finale.

L’equilibrio diventa importante, si tratta di stare su una fune, in quanto non si può sapere dall’inizio quale potrebbe essere il ritmo migliore, troppo veloce si rischia un crollo durante la gara o prima della fine, ma non si può nemmeno andare troppo piano se si vuol sperare in un piazzamento in alta classifica.
Sensazioni, emozioni, pensieri prima, della prossima gara importante?Le sensazioni sono buone. Quest'anno da ogni gara sto scoprendo sempre qualcosa di nuovo. Sono concentrato.”

Importante avere la coscienza a posto essere sereno, responsabile e focalizzato verso la gara obiettivo.
Quali saranno le strategie di gara?Partirò regolare e credo sia d'obbligo 162km sono tanti per tutti!”.
Ti consigli con un team? Famiglia, amici, figure professionali?Si il mio team mi sta aiutando tanto anzi colgo l’occasione per salutare tutti i miei compagni si squadra della Napoli nord che mi hanno sempre sostenuto.

Importante far parte di un team che ti supporta, ti sostiene, fa il tifo per te, ti accoglie. Le energie vengono dappertutto, di persona, telefonicamente coi pensieri positivi.
E’ cambiato nel tempo il tuo modo di preparati a gare importanti?Mia moglie Concetta mi aiuta tanto dal punto di vista della gestione fisica e delle gare è una fisioterapista e mi tratta lei da questo punto di vista.”
Utilizzi una preparazione mentale pre-gara?La preparazione mentale è importante. Molto. Sono concentrato.”
Coccole e autoprotezione hanno posto nella tua preparazione o nel pre-gara?Si, sentire l’affetto di tante persone è importante. Quest'anno dopo aver vinto le prime 2 ultra della stagione tanti appassionati soprattutto ultrarunner del sud mi hanno sempre fatto sentire il loro calore tipico meridionale.”
Hai un tuo idolo, modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno?Mi ispiro a me stesso nel senso che ho le mie caratteristiche e punto su quelle.
Qual è una tua esperienza che ti dà la convinzione che ce la puoi fare?Beh, ci sono tanti ultrarunner forti e hanno più esperienza di me. Ma so che ho lavorato bene. Ci proverò.
C’è qualcuno che contribuisce al benessere e performance nello sport?Si. Al benessere e alle performance contribuiscono la mia famiglia e spero di dare qualche bella soddisfazione a mio papà che mi segue da tanti tanti anni!”.
Cosa hai scoperto del tuo carattere che ti aiuta nel prepararti e affrontare gare importanti?Il mio carattere è sicuramente deciso. Se amo raggiungere un obbiettivo sono testardo e cerco di fare tutto quello che è possibile fare per raggiungere il traguardo finale.
Quali sono le capacità, caratteristiche, qualità che ti aiutano in gare importanti?Le caratteristiche che ti aiutano per quanto mi riguarda sono tanta concentrazione e le gambe (sperando che mi reggano) scherzo!”.
Un messaggio rivolto agli organizzatori della prossima gara?Ho parlato più volte al telefono con l’organizzatore Pasquale Brandi molto disponibile non ha bisogno di consigli.”
Ritieni utile lo psicologo dello sport prima di una gara importante? È soggettivo.. io (e non per campanilismo) ho trovato molto utile alcuni passaggi del libro Ultramaratoneti e gare estreme scritte da uno psicologo che ho avuto il piacere di conoscere a Roma. Lo ringrazio per tante piccole cose e credo che bisogna saper leggere tra le sue parole! Forse sono un po’ di parte grazie Matteo a presto verrò a Roma appositamente per salutarti, molto presto."
Ringrazio Matteo per le sue parole dopo la vittoria: "La tua passione la tua attenzione  verso il mondo Ultra contribuisce al nostro miglioramento prima dal punto di vista mentale e poi fisico. I tuoi racconti le tue e le nostre esperienze possono solo completare e maturare un'atleta che si cimenta in uno sport che richiede tanto sacrificio e applicazione. Questo titolo italiano assoluto è anche il tuo. Ci siamo conosciuti mi hai ascoltato e seguito con vera passione! Partendo da zero  dopo poche gare e pochi mesi siamo arrivati fin qui. Grazie . Con sincera stima e affetto. Matteo  Nocera. P.S. un saluto dalla piccola Elisa a presto.”

Matteo sembra essere davvero un grande, sa essere campione e perdente, sa apprezzare i più forti, sa imparare dall'esperienza, sa avvalersi di ogni consiglio e di ogni persona del suo team, sa essere atleta e persona, sa crescere e maturare nel tempo, sa fare salti mortali dalle 6 ore alle 100 miglia, campione meritato, ricambio i saluti alla piccolina.
Un'intervista a Matteo Nocera è riportata nel libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, Edizioni Psiconline.

 

Matteo SIMONE  

380-4337230 - 21163@tiscali.it  

Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR  

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