lunedì 19 giugno 2017

Matteo Colombo, mondiali 24 ore: Mi sto allenando fisicamente e mentalmente


Importante è impegnarsi e fare di tutto per costruire la propria performance, poi quello che succede si porta a casa, certo una maglia azzurra diventa una grande responsabilità ma è importante essere sereni e vivere lo spirito di squadra, tutti sulla stessa barca.
Di seguito le impressioni e le sensazioni di Matteo Colombo prossimo ai Mondiali 24 ore su strada a Belfast.
Quali sono i prossimi obiettivi? “Per quanto riguarda le competizioni di ultramaratona (24ore) il "progetto azzurro" è tra i miei obbiettivi imminenti (è il sogno di chiunque viva di sport).”
Sensazioni, emozioni, pensieri prima, della prossima gara importante? “Sono molto concentrato e determinato a fare ciò che, assieme ai tecnici dell'ultramaratona italiana, ci siamo programmati e prefissati. Poi la gara l'ho sempre definita come si definirebbe un esame orale all'università... un terno al lotto!”
Quali saranno le strategie di gara? “Mi sto allenando fisicamente e mentalmente per tenere un certo ritmo di gara... la nostra strategia è la costanza del passo oltre alla gestione della gara (sia alimentare che atletica!)”

Non si improvvisa niente, partecipare al Mondiale con una maglia azzurra, significa non fare passi falsi, significa saper impostare un ritmo di gara in base alle proprie capacità e caratteristiche, significa allenarsi anche mentalmente per correre in un circuito per la durata di 24 ore. La 24 ore su strada non è per tutti gli ultrarunner, certi hanno bisogno di motivazioni, altri si sentono in gabbia, bisogna avere una mente che trascende qualsiasi cosa e qualsiasi situazione, ti fa contattare te stesso nel profondo per cercare te stesso, questo diventa la cosa più importante, la vera spinta ad andare avanti, se pensi solo al circuito, alla gara, alla prestazione è forte la tentazione di fermarti. Nella mente puoi vedere e vivere mari e montagne anche su un percorso asfaltato.
Ti consigli con un team? Famiglia, amici? “L'associazione Italiana Ultramaratona e Trail (IUTA) unitamente ai tecnici del settore nazionale della FIDAL stanno lavorando in sinergia, dove l'unico obbiettivo è portarci agli appuntamenti internazionali il più preparati, mentalmente e fisicamente, possibile. La mia famiglia, gli amici e le mie due città (Saronno e Turate) mi sostengono e tifano per questo giovane promettente che porta il nome di Matteo Colombo.
Importante avere un team di riferimento che ti supporta e sostiene, che si occupa di te, del tuo benessere e performance, importante amici e famiglia al tuo fianco o nei tuoi pensieri, e poi paesi interi che ti spingono verso obiettivi importanti, centuplicano qualsiasi energia.
E’ cambiato nel tempo il tuo modo di preparati a gare importanti? “Le competizioni Ultra in strada sono molto diverse rispetto alle competizioni di Ultra Trail e prevedono allenamenti specifici ben programmati sia in qualità che in quantità... anche se ho sempre sostenuto che la metodologia dell'allenamento è una sola e tale rimane (un grafico con una curva!)
Utilizzi una preparazione mentale pre gara? “Semplicemente cerco il più possibile di essere propositivo, positivo e di non farmi assalire da ansie da prestazione... come ti dicevo prima la mia considerazione di una gara è come un'interrogazione universitaria... non sempre la preparazione può essere vincente, c'è bisogno anche di una parolina chiamatasi FORTUNA!”
Hai un tuo idolo, modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? “Ho diversi idoli sportivi ai quali tengo e mi ispiro come modello d'esempio e di riferimento... Non amo più il calcio ma porto sempre nel cuore l'umiltà e la passione di un grande uomo, grande persona e grande talento sportivo... ROBERTO BAGGIO!”
C’è una parola o una frase detta da qualcuno che ti aiuta ad affrontare la prossima gara? “Luca Sala, uno dei nostri grandi tecnici dell'ultramaratona italiana, e che saluto, ogni qualvolta ci sentiamo mi pronuncia sempre due parole: ‘mi raccomando... OBBIETTIVO e TESTA’.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere che ti aiuta nel prepararti e affrontare gare importanti? “RESILIENZA, TESTA e UMILTA' ... tre parole fondamentali... anzi di vitale importanza se vuoi essere VINCENTE. La vita di oggigiorno non è fatta ne per i molli, ne per gli arroganti... sono e saranno sempre eterni FALLITI e PERDENTI!”
Partecipare a competizione importanti, nazionali o internazionali, significa essersi impegnati al massimo e avere la coscienza a posto, significa essere pronti ad affrontare, gestire, superare qualsiasi situazione e condizione.

Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport prima di una gara importante? “CERTAMENTE... fondamentale tanto quanto il tecnico di riferimento, preparatore atletico, fisioterapista ecc.. Chi lavora con noi e per noi deve muoversi in TEAM... del resto come accade in una grossa azienda... "l'individualismo" è ormai parola morta e sepolta.”

E’ in uscita il libro Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida, edizioni-psiconline, 2017, pagine 240 circa, prezzo 20.00 euro, ISBN 978-88-99566-16-6

https://www.ibs.it/ultramaratoneti-gare-estreme-libro-matteo-simone/e/9788874189441

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