Elisa Stefani dell’A.S.D. Brancaleone Asti riesce a rincorrere i suoi sogni portando a compimento ogni suo desiderio impegnandosi e credendoci con serenità e pazienza.
Il 31 Marzo 2019 scrissi un articolo su Elisa contenente una mia intervista ed è interessante la risposta alla seguente domanda.
Sogni da realizzare e realizzati? “Maratona di Praga dove correre per ritocchi il Personal best. Sogni realizzati i titoli italiani e la maglia azzurra nei cross 2008, e mi piacerebbe indossare un’altra maglia azzurra.”
https://ilsentieroalternativo.blogspot.com/2019/03/elisa-stefani-sogni-realizzati-i-titoli.html
Elisa come tanti altri atleti che praticano atletica leggera è partita dalla velocità, dal mezzo fondo e poi dopo alcuni anni attraversando anche i cross è passata al fondo e alle gare di lunga distanza come la maratona dove cambia completamente l’approccio all’allenamento e alle gare, ci vuole tanta testa per gestire ritmi di allenamento e gara, gestire situazioni e per esempio il muro che si può incontrare dopo una trentina di chilometri dove se non si è fatta un’adeguata preparazione con carichi di chilometri quantitativi e qualitativi si può rischiare di bloccarsi.
Ora quali sono i tuoi obiettivi? “Al momento non ho nessun obiettivo sportivo programmato”.
Cosa diresti ad atleti e allenatori per non mollare e continuare a crederci? “Allenatori e atleti non dovrebbero fare programmi ma concentrarsi su obiettivi reali e semplici non troppo lontano nel tempo, in modo da poter andare avanti giorno per giorno”.
Certo per tutti o quasi questo non è un buon momento, anzi non è un buon periodo, c’è incertezza, confusione ed è meglio focalizzarsi giorno per giorno per trovare momenti per star bene e pensare a sé stessi e ai propri chiari in attesa che si sblocchi qualcosa e si può iniziare a pensare a una programmazione di vita dal punto di vista familiare, lavorativo, sportivo, scolastico.
Cosa consigli a chi predilige il divano? “Per chi predilige una vita sedentaria mi sento solo di consigliare il movimento come prevenzione per la salute...il tempo si può trovare per fare movimento”.
Lo sport è una vera cura per ogni malessere, più che altro qualsiasi movimento è importante per smaltire, per non appesantirsi, per sentire il proprio corpo, per consumare calorie in eccesso.
Come stai affrontando, gestendo, superando il periodo Covid? “Cerco di seguire una quotidianità più possibile normale nel rispetto delle norme per il Covid, in modo da non distruggermi mentalmente e fisicamente”.
Certo quando c’è un problema o una criticità quasi fuori controllo è importante mettersi un po’ l’anima in pace e cercare di essere prudenti e pazienti, andando avanti nel miglior modo possibile, facendo il meglio che si può fare.
Quali sono le tue consapevolezze ora? “L’unica consapevolezza in questo momento è l’incertezza nel domani: il lavoro, il guadagno, le gare...l’unica cosa che conta sono la salute e gli affetti”.
Nelle avversità cambiano le priorità, bisogna focalizzarsi su quello che c’è ora, sulle risorse residue, su scenari futuri prossimi e credibili.
Cosa consigli alle bambine e alle istruttrici in questo periodo di pandemia? “Consiglio di inventarsi qualunque cosa pur di fare movimento e non lasciar morire lo sport e combattere per la propria libertà”.
Quali sensazioni sperimenti in maratona? “Durante la maratona è difficile dire quali sensazioni si pròvino perché ogni volta è sempre diverso, ma il denominatore comune è il senso di libertà: partire per tagliare un traguardo senza fermarsi troppo a pensare come sarà il km successivo”.
La maratona è un gran bel viaggio, ogni volta diverso perché tutto dipende dal percorso, dalla città, dal clima, dagli amici e dagli avversari, dai pensieri, da quanto siamo fiduciosi in noi stessi, da quanta preparazione abbiamo fatto.
Cosa consigli ad atleti e allenatori per affrontare le competizioni serenamente? “Le competizioni si affrontano serenamente se la cosa più importante è il divertimento: gli obiettivi devono essere ponderati e mai troppo al di là delle proprie capacità per non restare delusi e nel caso specifico di un allenatore, consiglio di non chiedere mai troppo all’atleta perché spesso le aspettative fanno più danni che altro”.
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
Nessun commento:
Posta un commento