La
fatica che però ci permette di arrivare a traguardi sempre più grandi
Matteo Simone
Lo sport insegna che per ottenere qualcosa nella vita bisogna lottare fino alla fine con impegno, determinazione, motivazione e credendoci fino alla fine.
Di seguito Raffaele racconta la sua esperienza rispondendo
ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nella
pratica dell'attività fisica? “Sin da piccolo sono stato attratto dallo sport. Ho
praticato il nuoto, la scherma, il basket e in modo più impegnativo il futsal e
successivamente il calcio”.
Nello sport chi ha contribuito al
tuo benessere e performance? “Nella pratica dello sport per me è stato importante il
contributo quotidiano dei familiari, dei mister e dei compagni”.
Lo sport è una grande opportunità per mettersi in gioco, per conoscere amici di allenamento e di squadra e avversari da affrontare, battere o comunque imparare dall’esperienza.
Quale esperienza ti può dare la
convinzione di potercela fare? “Un'esperienza positiva è accaduta durante una partita
di calcio, nella quale la mia squadra stava in svantaggio e negli ultimi minuti
con il contributo di tutti si è riuscito a capovolgere il risultato. Questo mi
ha insegnato a lottare fino all'ultimo perché come dice una frase famosa ‘Se lotti
e resisti, raggiungi e conquisti’”.
Bisogna crederci fino alla fine e non mollare per ottenere
grandi risultati, tutto è possibile se non si molla e si continua a crederci
impegnandosi insieme ad altri.
Cosa pensano familiari e amici della
tua attività sportiva?
“I miei familiari e i miei amici mi hanno sempre appoggiato e aiutato
incoraggiandomi nei momenti difficili e festeggiando in quelli positivi”.
Un episodio curioso o divertente
della tua attività sportiva? “Un episodio divertente è avvenuto quando un mio
compagno di squadra è stato convocato in nazionale e tutti insieme abbiamo
fatto un coro per festeggiare la convocazione”.
È importante condividere sensazioni, emozioni ed esperienze con amici e familiari e avere a disposizione persone che sostengono e supportano soprattutto nei momenti difficili.
Quali capacità, risorse,
caratteristiche, qualità possiedi nella pratica del tuo sport? “Penso che nel praticare lo sport
un mio tratto caratteriale sia quello di dare sempre il massimo ed essere
sempre pronto a mettermi in gioco per migliorare”.
Lo sport insegna a darsi da fare per ottenere sempre il
massimo ed essere fondamentale per il gruppo per cercare di raggiungere
obiettivi sfidanti e condivisibili.
Che significa per te praticare
attività fisica?
“Per me praticare attività fisica è fondamentale perché permette di
migliorarsi giorno per giorno”.
Quali sensazioni sperimenti facendo
sport? “Durante
lo sport si sperimenta sicuramente la fatica che però ci permette di arrivare a
traguardi sempre più grandi che sembrano irraggiungibili”.
Lo sport insegna a darsi da fare per ottenere sempre il massimo ed essere fondamentale per il gruppo per cercare di raggiungere obiettivi sfidanti e condivisibili.
A cosa devi prestare attenzione nel
tuo sport? Quali sono le difficoltà e i rischi? “Nella pratica dello sport è
importante prendersi cura del proprio corpo, con lo stretching e la mobilità,
con l'intento di prevenire infortuni”.
Lo sport non è solo fatica, lavoro, sofferenza ma anche è
importante la cura di sé, reintegrare energie spese, farsi massaggiare e
prendersi cura di sé stessi.
Quali condizioni fisiche o
ambientali ti ostacolano nella pratica dell'attività fisica? “Per uno studente universitario
praticare lo sport può essere più complicato durante le sessioni di esame però
con la buona volontà si può trovare il tempo e l'energia necessaria”.
Lo sport è come un grande orto da coltivare con la consapevolezza che nella vita c’è altro di importante da considerare e non trascurare.
Cosa ti fa continuare a fare
attività fisica? Hai rischiato di mollare? “Ho sempre praticato attività fisica perché sento che è
importante essere attivi e mantenersi in forma”.
Lo sport permette di sentirsi bene fisicamente e
mentalmente, è una cura del corpo e della mente, aiuta a relazionarsi con gli
altri, fa sentire più sicuri e coraggiosi.
Ritieni utile lo psicologo nel tuo
sport? Per quali aspetti e in quali fasi? “Il lavoro dello psicologo nello sport lo ritengo utile.
Negli USA molte federazioni, anche squadre della NFL hanno investito
nell'assunzione di psicologi sportivi e ritengo sia un passo avanti poiché
possono essere d'aiuto nel momento in cui un atleta si senta sotto pressione o
ne abbia bisogno”.
È importante avere a disposizione la figura di uno psicologo che possa lavorare su alcuni aspetti importanti di cui l’atleta necessita come la gestione dei momenti pre-gara, le decisioni importanti, periodi di demotivazione, superamenti di crisi e infortuni.
L'evento sportivo della tua vita
dove hai sperimentato le emozioni più belle? “L'evento sportivo dove ho sperimentato le emozioni più
belle è stato quando con la scuola ho partecipato ad una gara nazionale di
duathlon, una disciplina in cui si vede l'alternanza della corsa e del
ciclismo. In questa gara abbiamo vinto ed è stato emozionante”.
Quando si vince è sempre emozionante, soprattutto se si
tratta di una gara a livello nazionale e una disciplina nuova e complicata come
il duathlon.
La situazione sportiva più
difficile? “La
situazione sportiva più difficile è avvenuta quando giocavo a futsal e la prima
squadra per pochi punti non è riuscita a classificarsi per i Play-off”.
Come hai superato eventuali crisi,
sconfitte, infortuni? “Ho
superato momenti di crisi continuando a lottare e credendo sempre di potercela
fare”.
Si mettono in conto sconfitte e difficoltà, ma bisogna avere sempre alta a motivazione e la passione che permette di impegnarsi di più per ottenere il risultato sperato.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per
avvicinarsi allo sport?
“Un messaggio rivolto ai ragazzi può essere quello di lottare fino alla fine
per realizzare i propri sogni”.
Cosa hai scoperto di te stesso nel
praticare attività fisica?
“Praticando lo sport ho capito che sono determinato e tenace”.
Se veramente si vuole qualcosa non si molla, si comprende
cosa fare per migliorarsi e per far meglio una prossima volta.
Hai un riferimento? Ti ispiri a
qualcuno? “Nel
calcio il mio riferimento è Gareth Bale. Nello sport più in generale ho sempre
apprezzato la storia e la determinazione di Jimmy Butler (Giocatore della NBA)”.
Gareth Bale è un calciatore gallese tra i migliori calciatori del mondo in attività. Nell'estate del 2013 si trasferisce al Real Madrid per una cifra complessiva di 100 milioni di euro che ne fanno, in quel momento, l'acquisto più costoso nella storia del calcio. Con la nazionale gallese, della quale è il miglior marcatore di tutti i tempi, ha partecipato ad un'edizione del campionato europeo (2016).
Una parola o una frase che ti aiuta
a crederci e impegnarti?
“La frase a cui sono particolarmente
legato è ‘If it is to be, it is up to me’ che tradotta significa ‘Se deve
essere dipende da me’".
Come ti vedi a 50 anni? “A 50 mi vedo come un uomo, un padre e spero un esempio per i miei figli
o chi mi starà vicino”.
Noi abbiamo le redini della nostra vita, sappiamo quello che
vogliamo fare e ottenere e possiamo faticare con impegno per ottenerlo anche se
è difficile ma mai impossibile.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati
e da realizzare?
“Tra gli obiettivi principali il primo è
quello di trovare una mia indipendenza, di costruire un futuro, una mia
famiglia e di aiutare nel mio piccolo il prossimo”.
Quanto credi in te stesso? “Credo in me stesso e nella possibilità che tutti possano raggiungere
grandi obiettivi con la costanza e la determinazione”.
Se vogliamo qualcosa possiamo impegnarci per ottenerla con fiducia, determinazione, resilienza.
Come hai scelto la tua squadra e che
intenzioni hai?
“Quando ho scelto la mia squadra sono stato attratto dagli obiettivi della dirigenza
e dalla possibilità di migliorare in quell'ambiente”.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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