Lo sport ti permette di fare esperienze uniche, ti permette di sentirti libero, di provare e riprovare, di ascoltare il tuo intuito, di fidarti e affidarti a qualcuno.
Di seguito, Antonio racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Si, la prima volta che ho effettuato le prime manovre acrobatiche senza ausilio dell’istruttore.”
Come hai scelto il tuo sport? “Sono un appassionato di volo.”
Nello sport cosa e chi ha contribuito al tuo benessere o performance? “Le mie emozioni, l’approccio istintivo alle cose, il mio istruttore.”
Quali meccanismi psicologici contribuiscono nello sport al tuo benessere o performance? “La volontà di riuscire a fare qualcosa meglio degli altri.”
Quale esperienza ti dà la convinzione di potercela fare nello sport o nella vita? “Quando ho preso il brevetto di paracadutismo (che mi spaventava a morte).”
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Una volta stavo veleggiando e non riuscivo a trovare nessuna termica ascensionale. A un tratto sopra di me abbastanza vicino passa un falco con le ali aperte. Ho detto all’istruttore: ‘Vediamo quello che fa lui che sicuramente è più bravo’. Ho virato nella sua direzione e dieci secondi dopo salivamo insieme sfruttando la stessa corrente ascensionale…ero anche io un falco!”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, gara, post-gara)? “Soddisfazione nel fare qualcosa che non credevi di riuscire a fare così bene, scoprire un lato della vita che ti dà soddisfazioni, amare il cielo e i paesaggi, i tramonti dall’alto…ed esserne parte in quel momento.”
Lo sport ti permette di sentirti veramente vivo e parte del mondo, di apprezzare il momento presente con tutto quello che c’è.
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione nel tuo sport? “La difficoltà consiste nella necessità di essere sempre molto concentrato sulla condotta del mezzo che se non controllato rischia di ‘volare male’ o ‘volare per terra’. Personalmente credo si debba fare attenzione all’overconfidence che porterebbe a osare e ad assumersi più rischi del dovuto.”
Vero, a volte si ha voglia di osare per sperimentare, per mettersi in gioco, per alzare gradualmente l’asticella ma è importante anche monitorarsi sempre e non strafare, asco latere sempre corpo, cuore e mente.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “L’alcol il giorno precedente o alcune preoccupazioni sentimentali (solo in fase iniziale, in volo si dimentica tutto).”
A volte abbiamo pensieri sabotatori, importante focalizzarsi sul proprio compito nel momento presente e immaginare di chiudere in un barattolo tutto il resto, le preoccupazioni da riprendere in un momento successivo.
Cosa ti fa continuare a fare sport? “Mi piace la sensazione di muovermi in aria, mi piace il mezzo col quale volo (sembra disegnato dal vento), mi piace la gente che vola con me, il paesaggio intorno all’aerocampo.”
Lo sport ti fa sperimentare un mondo parallelo fatto di sensazioni uniche, di gente che ti può comprendere, che ha la stessa tua passione da condividere.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Ciò che si inizia si deve finire e deve rispettare gli standard qualitativi che noi ci siamo prefissati. Avere voglia di completare il proprio piccolo progetto ci rende inarrestabili.”
Importante organizzarsi e pianificare obiettivi e mete difficili e sfidante, impegnarsi con determinazione per portare a termine i propri progetti e poi goderne delle sensazioni ed emozioni sperimentate, interessante tutto il percorso per arrivare fino alla meta ambita.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Se volete realizzare qualcosa di vostro a prezzo di sacrificio lo sport può insegnarvelo”.
C’è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso? “No, mai. Doparsi è come fare sesso al buio usando un lungo pene finto e spacciandolo per il nostro, pensa se si fosse scoperti (è la prima cosa che ho pensato riguardo al bluff del doping).
Familiari e amici cosa dicono circa il tuo sport? “I miei parenti ed i miei amici hanno paura perché si tratta di stare per aria, pericoloso.”
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare attività fisica? “Che devo toccare le mie paure per vedere di cosa sono fatte davvero senza farle ingigantire dalla mia immaginazione.”
Riesci a immaginare una vita senza lo sport? “Si, con una grande mancanza però.”
A volte lo sport diventa un’isola felice, qualcosa da sperimentare felicemente, un mondo parallelo.
Se potessi tornare indietro cosa faresti o non faresti? “Inizierei prima / Cercherei di raggiungere prima livelli agonistici.”
Ritieni lo psicologo nello sport? Per quali aspetti e in quali fasi? “Assolutamente. L’indagine conoscitiva su noi stessi è utile per ottimizzare la nostra percezione della realtà, di noi stessi e dei nostri problemi.”
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati? “Voglio cercare di gareggiare con dei professionisti ad alto livello se ci riesco. Ho realizzato il sogno del volo acrobatico che spero si evolverà rispetto al livello basico che pratico adesso.”
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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