Più di 11km in più del mio personale sulle 12 ore
Matteo SIMONE
Il 27 aprile 2024 si è svolto il Cinisello Balsamo Running Festival 12h (corsa su strada) valido come Campionato Italiano IUTA 12h corsa su strada.
Tra le donne ha vinto Mirela Hilaj, totalizzando 107,785 km e precedendo Immacolata Nappo 102,484 km e Cristina Colombini 97,958 km.
Il vincitore assoluto è stato Fabrizio Severini 125,991 km, precedendo Davide Giribaldi 122,211 km e Fabio Costi 119,303 km.
Di seguito approfondiamo l’esperienza di Mirela attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ciao Mirela, complimenti per la 12 ore? Soddisfatta? Ciao Matteo, grazie …soddisfatta è dir poco ...ero andata per un carico km visto che sto preparando la Spartathlon e ho ottenuto molto più di quello che desideravo …più di 11km in più del mio personale sulle 12 ore …non ho avuto grossi colpi di sonno nonostante la notte lo soffro troppo e poi la vincita …quello era il must per chiudere in bellezza.
Un bel bottino per Mirela, la sua miglior prestazione in gare di 12h, una vittoria e un titolo italiano, lungo il percorso per la grande impresa della Spartathlon che non è per tutti ma solo per pochi selezionati o sorteggiati.
Ogni gara è una scoperta, un test, un obiettivo ma anche una ripartenza per nuove sfide con maggiori consapevolezze e con più allenamenti mirati.
Quali allenamenti e alimenti sono stati fondamentali? Il carico di chilometri prima ha aiutato parecchio. Avevo più a meno una media di 80-90km a settimana che ora sto aumentando ...corro 4-5 volte a settimana. Per il mangiare il solito di sempre: sali ...coca cola ...biscotti ...frutta. la cosa nuova che sto inserendo sono i tuc cracker …barrette con frutta secca e miele e qualche gel al caffè.
Per gare lunghissime di tantissimi chilometri bisogna allenarsi correndo tanti chilometri e sapendosi alimentare in modo diversificato, provando e riprovando in allenamento e in gara.
Cosa hai scoperto di più su te stessa? Che la testa comanda ...puoi allenarti quanto vuoi ma se la testa si spegne...tu molli e se è carica tu dai molto di più anche se il corpo cede.
Questo è ciò che si sperimenta nelle ultramaratone, il corpo a volte sembra che ceda ma dipende tutto dalla testa, dalla voglia, dalla convinzione, dalla motivazione, dai pensieri che si hanno durante.
Cosa hai portato a casa? Cosa hai lasciato lì? Porto con me la certezza che la strada è lunga fino a settembre ma mi godo i piccoli passi e la voglia di tornare e riprovare di battere quel quasi 108km.
Ogni gara, ogni risultato è un’opportunità per scoprire, per avere nuove consapevolezze, per ripartire con più entusiasmo e voglia di fare sempre meglio.
Cosa cambia ora? Nulla di particolare. I podi e i successi hanno il loro tempo. Durano quel che durano ...si guarda avanti ...ad altri obbiettivi. Ad altre conquiste ...
Tutto passa, molte cose si dimenticano o si ricordano poco ed è importante dilatare il più possibile questi momenti di piacere, di gloria, di soddisfazioni, di riuscita, per ricaricarsi, per ricompensare le fatiche fatte e andare sempre avanti.
Prossimi obiettivi? Sfide? Il sogno di ogni ultramaratoneta che corre le gare da 200km: la Signora Spartathlon..tutte le gare e gli allenamenti per quest’anno sono tutte per lei …io ce la metterò tutta poi andrà come andrà.
L’obiettivo e il sogno del runner è la maratona; dopo la maratona alcuni vogliono diventare ultrarunner e l’obiettivo e il sogno diventa prima la 100km, poi gare di circa 200km come la 24h o la Nove Colli e poi la Spartathlon da Atene a Sparta 246km.
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? Sono felici per me anche se a volte mi danno della matta. Sanno che la corsa è il mio hobby principale, che sono felice ...che mi ha cambiato di carattere quindi ora non si meravigliano nemmeno più se parlo di sfide più grosse...
A volte la corsa prende tanto e diventa una grande passione che risulta essere molto benefica e terapeutica, trasforma persone in più capaci, forti, resistenti, felici, alla ricerca di sfide per osare, superare, riuscire, portare a termine.
Che intenzioni hai? Correre finché il corpo me lo permette.
Ti diverti correndo le ultramaratone? Le adoro molto più delle maratone…È tutto un altro mondo. Come dico sempre per quanto mi riguarda in un ‘ultra’ siamo amici prima durante e dopo la gara ...e che vinca il migliore.
Nelle ultramaratone c’è sempre un clima di festa, un raduno di atleti, incontri da ogni parte d’Itali, d'Europa, del mondo.
Qual è il segreto del successo? Boh, non lo so ...forse perché non faccio una malattia di tempi ...se viene una prestazione che ben venga ...se non va amen mi godo la compagnia degli amici sul percorso.
Come trovi tempi, spazi e modi per allenarti? Di solito esco di sera ...mi scarica parecchio lo stress della giornata. I lunghi però sempre di domenica…per fortuna anche il mio compagno è un ultramaratoneta quindi se un giorno esco per ore e ore ad allenarmi mi capisce e sa che se non dai alla corsa lei non ti regala nulla.
A volte la corsa richiede troppo tempo e fatica, ma quello che si prende poi lo restituisce in termini di risultati.
Ti assiste, supporta, consiglia qualcuno? Non ho un coach, la mia testa non lo accetterebbe ...ammiro chi riesce a seguire tutta le tabelle ma per me diventerebbe un lavoro...
A chi dedichi questa vittoria? Sembrerebbe egoismo, ma questa vittoria la dedico a me stessa ...alla mia testardaggine ...e al mio cuore per il modo che mi fa vivere la corsa.
Come recuperi dopo tutti questi km? Fortunatamente non ho grossi fastidi o dolori dopo la corsa quindi dopo un paio di giorni si riprende ma molto a rilento, senza sforzare.
Come ti prendi cura del tuo corpo? Massaggi, meditazione? Da tantissimi anni una volta al mese mi faccio fare un massaggio ayurvedico, un'ora di relax completo.
Il segreto del tuo successo? Non c’è nessun segreto, solo voglia di correre e di stare in compagnia con tantissimi amici ‘Ultra’.
Un'intervista a Mirela è riportata nel libro "Il piacere di correre oltre".
Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022.
In linea di massima, la passione della corsa permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile di vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare. Bisogna sviluppare consapevolezza delle proprie risorse e capacità, ma anche dei propri limiti: è necessario consolidare questi concetti per mantenere un buon equilibrio. Nel nuovo libro di Matteo Simone Il piacere di correre oltre, l’autore riprende la sua consuetudine di parlarci di sport soprattutto attraverso il dialogo con gli atleti.
Leggere il testo di Matteo Simone ci permette di conoscere alcune dinamiche psicologiche che forse ignoriamo o per lo meno di cui non siamo consapevoli. L’autore nota che ciascuno di noi, se lo vuole, può riuscire a raggiungere i propri obiettivi nello sport come nella vita, e così diventano più addomesticabili e gestibili, la fatica e la paura; al contempo si rafforza la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la resilienza.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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