domenica 21 settembre 2014

Supportare l’allenatore e gli atleti


E’ importante innanzitutto impostare una buona relazione con l’allenatore, sarebbe opportuno fare con lui un lavoro sulla consapevolezza; a fine partita o comunque appena possibile sarebbe da chiedergli come si sente, come si è sentito, quali sono stati i momenti più entusuasmanti o più difficili per lui durante, prima o dopo la partita. Un altro momento importante è prima della partita, sentire lui cosa potrebbe preoccuparlo e di cosa è sicuro, è importante far leva sia sulle sue risorse, sui punti di forza, sia sulle sue preoccupazioni. Poi si lavora su come fare per ovviare ai punti di debolezza, quali sono le qualità, caratteristiche da potenziare.

Importante osservarlo durante gli allenamenti. Proporgli di scrivere su quello che è avvenuto durante l’allenamento, durante la gara. Fargli parlare dei vari giocatori cosa fanno di buono, se migliorano, le differenze tra i vari ragazzi. Chiedere dei suoi obiettivi, cosa vorrebber aggiungere, come si vede tra qualche anno.

Poi è importante lavorare anche con i ragazzi, innanzitutto è importante dargli la disponibilità di poter parlare fissando un incontro anche informale, perché potrebbero temere, soprattutto all’inizio di essere visti e quindi giudicati deboli psicologicamente.

Ogni atleta desidera essere rinforzato per la qualità della sua prestazione più che per la vittoria.

Talvolta, invece, l'allenatore è più preoccupato a vincere o a non perdere piuttosto che essere interessato alla prestazione dei suoi atleti.

MOVE Week: settimana dedicata a sport e attività fisica


Nella settimana dedicata allo sport, il più grande evento europeo Now We Move coordinato in Italia dall’Uisp, ha l’obiettivo di combattere la sedentarietà e rendere “100 milioni di cittadini europei in più attivi entro il 2020”.

MOVE Week si svolge quest’anno dal 29 settembre al 5 ottobre ed è un momento dedicato alla celebrazione dello sport e dell’attività fisica. Unisce eventi di sport ed attività fisica in tutta Europa offrendo opportunità di partecipazione e allo stesso tempo dando dimostrazione dei benefici che sport e attività fisica possono portare ai singoli cittadini e alla società intera.

UNISCITI ALLA MOVE Week 2014

Di seguito alcuni eventi che saranno organizzati a Roma dall’associazione di promozione sociale IL CORTILE COLORATO:

29 settembre e 01 ottobre ora 20.00-21.30 La Capoeira: sport e non solo

Roma Laboratorio permanente di arte - circonvallazione Casilina 119/A - zona Pigneto

Psicologia dello sport e non solo: libro tecnico ma anche divulgativo


E’ libro tecnico ma anche divulgativo, per: atleti professionisti ed a livello amatoriale, praticanti sport individuali o di squadra; psicologi, studenti di psicologia, tecnici e staff medico di società sportive, famigliari di sportivi.

Argomenti trattati nel libro sono la psicologia dello sport, la psicoterapia della Gestalt, la psicologia dell’emergenza, l’EMDR, l’incontro con l’altro, la maratona, il doping.

Sono trattate le difficoltà, disagi dell’atleta che possono essere di natura emotiva, di attivazione ottimale, di bassa autostima, possono riguardare pensieri disturbanti, le difficoltà possono anche essere relazionali, relativi ad una figura professionale che gravita attorno al mondo dell’atleta.

Essendo maratoneta non potevo non parlare di maratona, un obiettivo che va maturando nel corso degli anni, ci si arriva a step, ma c’è differenza tra amatori ed assoluti, per entrambi è importante la gradualità, l’impegno, lì’adattamento progressivo, quindi si passa dai 10 km, si passa per la mezza maratona per giungere alla maratona.

Vengono illustrati l’approccio, le metodiche e le tecniche per l’ncremento della performance sportiva e per il migliorare della prestazione anche attraverso l’EMDR“Eye Movement Desensitization and Reprocessing”.

Mi permetto anche di dare suggerimenti circa la preparazione atletica a pag. 39: “È indispensabile fare progetti credibili a se stessi, un ottimo punto di partenza è credere di essere in grado di fare qualcosa, perché ci si sente di esserlo, perché si è sperimentato gradualmente dei miglioramenti.

domenica 7 settembre 2014

MOVE Week: settimana dedicata alla celebrazione dello sport e dell’attività fisica


MOVE Week si svolge quest’anno dal 29 settembre al 5 ottobre ed è un momento dedicato alla celebrazione dello sport e dell’attività fisica. Unisce eventi di sport ed attività fisica in tutta Europa offrendo opportunità di partecipazione e allo stesso tempo dando dimostrazione dei benefici che sport e attività fisica possono portare ai singoli cittadini e alla società intera.

La visione generale della campagna NowWeMove e della MOVE Week è quella di raggiungere 100.000 cittadini europei in più attivi entro il 2020. La campagna è costruita su tre pilastri:

1. AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA sui benefici dello sport e dell’attività fisica tra gli Europei;

2. FAVORIRE una più ampia partecipazione alla pratica sportiva;

3. AUMENTARE le opportunità di accesso all’attività sportiva sviluppando nuove iniziative.

Solo l’1% degli Italiani pratica attività sportiva sul luogo di lavoro contro il 19% in Bulgaria e il 15% in Danimarca.

Pedalare contro la corrida e il maltrattamento degli animali: “BIKE FOR ANIMALS”


A primavera sono venuto a conoscenza del progetto “BIKE FOR ANIMALS” e cioè percorrere 2.500 chilometri da Torino, città del toro, a Caceres nella Regione Spagnola dell’Extremadura ed attraversando la Francia per manifestare contro la barbarie della corrida, sensibilizzando i cittadini dell’Europa al rispetto degli animali.

Ho valutato l’idea di partecipare a questo tour denominato: “BASTA CORRIDA TOUR 2014” ed ideato da Paolo Brabon, un ciclista vegano che già il 2012 ha percorso 2.200 km con altri due ciclisti per lo stesso motivo, da Torino a siviglia portando gli stessi messaggi attraverso il progetto denominato “BIKE FOR PETS”.

Fin dall’inizio mi sembrava un’impresa quasi assurda, estrema, i km mi sembnravano tantissimi, anche perché io sono maratoneta e negli ultimi anni ho sperimentato le ultramaratone, cioè distanze superiori alla maratona, di 100km ed oltre, quindi mi è capitato di fare una tipologia di sport considerata estrema in quanto si corre per tante ore, di giorno e di notte e con diverse condizioni atmosferiche.

domenica 31 agosto 2014

Cambiare la cultura della corrida attraverso la “BIKE FOR ANIMALS”


Il luogo dove avviene la corrida è la plaza de toros, una sorta di anfiteatro romano. Solitamente in ogni spettacolo taurino vengono uccisi sei tori, due per ogni torero.

Per cambiare la cultura della corrida due ciclisti Italiani hanno percorso 2.500 chilometri da Torino, città del toro, a Caceres nella Regione Spagnola dell’Extremadura ed attraversando la Francia per manifestare contro la barbarie della corrida, sensibilizzando i cittadini dell’Europa al rispetto degli animali e per la promozione di una cultura senza sangue.

Nelle varie località dove giungevano venivano accolti dalle associazioni locali antitaurine per manifestare assieme contro la cultura dell’assassinio.

Una volta giunto nell’arena il toro è già particolarmente debilitato e impaurito per lo strano trattamento che gli è stato riservato, per le ferite che si è autoprodotto e per la sua reclusione in uno spazio stretto e buio. E’ un animale già in partenza sofferente e impaurito. L’obiettivo dei due ciclisti è stato portare il messaggio di “BASTA CORRIDA TOUR 2014” attraverso la bicicletta “BIKE FOR ANIMALS” ed hanno avuto molta attenzione da parte dei media locali i quali hanno pubblicato la loro impresa in bicicletta.

I due ciclisti si sono serviti della bici, un attrezzo, un automezzo che comporta tanta fatica per far sì che la gente, i cittadini si incuriosissero relativamente al loro messaggio da portare dall’Italia alla Francia e poi in spagna volto ad un maggior rispetto degli animali.

Cosa significa Doping


In un’intervista a cura di Massimiliano di Montigny alla maratoneta Nazionale Anna INCERTI, alla domanda: “Cosa significa per te Doping?”, così risponde Anna: “Significa essere il primo dei perdenti; significa non avere abbastanza autostima da affrontarsi; significa non avere il fegato di provare ad affrontare una sfida; significa aver paura di tutto; significa il non rispetto delle regole. Ho sempre disprezzato chi ha avuto sentenze di positività per un motivo ancor più serio: come può una persona non rispettare il proprio corpo per soldi, quando guardandoti in giro, ci sono persone che hanno malattie drammatiche… e queste non domandano i farmaci per correre più forte…”

È già stato scritto molto sull’argomento e l’obiettivo del mio testo: “Doping. Il cancro dello sport” è quello di riassumere le conoscenze più attuali della ricerca scientifica.

Il lavoro inizia con l’analisi storica e l’esame delle caratteristiche di queste sostanze. Si passa, quindi, a considerare la reale diffusione nel mondo dello sport, gli effetti nocivi di questi farmaci e le motivazioni che stanno alla base di questo fenomeno. Tali motivazioni spaziano dalla ricerca di un miglioramento delle prestazioni sportive, agli aspetti puramente estetici e di riduzione di grasso nei bodybuilders.

La considerazione che si deve fare è che oggi nella gara sportiva si è arrivati a un agonismo così spinto, a interessi economici così grossi che l’atleta cerca ogni mezzo per migliorare la sua prestazione. Anzi, l’atleta riporta di sentirsi “costretto” a fare questo perché i tifosi pretendono risultati, i giornali criticano le scarse prestazioni e gli allenatori spingono affinché venga raggiunto un rendimento sempre maggiore.

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