L’infortunio rappresenta un evento
destabilizzante l’equilibrio psicologico dello sportivo; un cattivo adattamento
all’infortunio può comportare la comparsa di sensazioni di rabbia e impotenza,
sbalzi di umore, sensi di colpa, pensieri depressivi, con la conseguente
compromissione delle relazioni famigliari, interpersonali, dell’andamento
scolastico o lavorativo.
L’auspicabile intervento può
espletarsi nell’aiutare l’atleta infortunato:
·
a ridefinire le priorità che si era
prefissato prima dell’incidente;
·
ad allargare i suoi interessi anche
ad ambiti non sportivi, continuando, contestualmente a mantenere i contatti con
il suo mondo sportivo, l’allenatore e la squadra;
·
ad accettare le emozioni negative
legate all’infortunio, in attesa di riprendersi la sua identità di sportivo;
·
a sentirsi soggetto attivo nel
processo di riabilitazione;
·
a ripetere mentalmente il gesto
motorio dato che l’imagery consentirebbe di rimanere tecnicamente e
muscolarmente allenati anche in stato fisico di effettivo riposo.