giovedì 1 ottobre 2015

Elbaman 2015, la mia prima gara di triathlon (3,8km nuoto, 180km bici, 42,195km corsa )

Matteo Simone 

Elbaman era l'unica competizione Italiana su distanza full (Iron). 

Il percorso è per quanto riguarda il nuoto 3800m, la bici 180km e la corsa 42.1952km. 
Nel 2010 l'evento è stato inserito tra le migliori 10 competizioni al mondo distanza iron dalla rivista Triathlete USA. Alla gara regina è affiancata la prova su distanza half, denominata Elbaman73.
Il nuoto si svolge nella magnifica baia di Marina di Campo, il ciclismo percorre l’anello occidentale dell’isola e il podismo è un multi-lap pianeggiante interno all’abitato di Marina di Campo.
L’idea o la fantasia è iniziata a concretizzarsi lo scorso anno a seguito di un tour in bici di 2500 km in 15 giorni che partendo da Torino attraversava la Francia e si concludeva in Spagna, a Caceres in Extremadura. Per partecipare a questo tour "Bike for animals" contro la corrida, l’anno scorso ho comprato una bici su strada da un mio amico e ho iniziato ad usare le scarpe da bici con gli attacchi avendo un po' di difficoltà inizialmente non essendo abituato. 
Non si finisce mai di imparare, insomma dopo alcune cadute ho imparato ad usare le scarpe da bici e con un’adeguata preparazione fisica e mentale sono riuscito a portare a temine il tour con fatica e soddisfazione.
Sportivamente nasco corridore e negli ultimi anni mi appassiono alle ultra distanze e considerato che da diverso tempo mi stuzzicava l’idea di provare il duathlon ed eventualmente il triathlon per poter un giorno provare a portare a temine un Ironman, ho colto il periodo giusto per concretizzare questo desiderio e sostenuto da alcuni amici podisti che avevano deciso di provare anche la bici e poi alcuni anche il nuoto, mi sono fatto coraggio ed a dicembre mi sono rivolto all’Ironteam per la preparazione del nuoto, considerato che ho sempre nuotato ma senza tecnica e senza respirare in acqua.
Nel mese di dicembre, il Coach Luca Marino mi chiede di fare 8 vasche per vedere come nuoto e poi mi suggerisce di iniziare il corso di nuoto per principianti. Io comunque decido di iscrivermi all’unica gara di IRONMAN di distanza lunga in Italia e cioè l’Elbaman che ho disputato il 27 settembre, avevo a disposizione 9 mesi per partorire questa gara. 
Oltre al nuoto continuo a correre ed a prediligere gare lunghe partecipando alla 100km del Gargano, alla 50km della Pistoia Abetone, inoltre il week-end faccio qualche uscita in bici.
Man mano che passavano i mesi mi rendevo conto che due volte a settimana in piscina per un corso principianti della durata di 45 minuti che prevedeva anche altri stili quali rana che non riuscivo ad apprendere, non era sufficiente ed inizio ad allenarmi contemporaneamente in un’altra piscina incrementando un po' per volta sia il numero di vasche che il tempo di nuoto sempre a stile libero e continuativamente fino ad arrivare nel mese di settembre a nuotare per 140 vasche in un tempo di 1h39’ e rendendomi conto che potevo superare nel tempo limite la frazione di nuoto che poi ho scoperto essere di 2h15'. 
Nel frattempo ho nuotato anche il periodo estivo nelle acque libere delle Isole Tremiti, di Manfredonia e di Mattinatella nel Gargano, sperimentando una sorta di sensazione piacevole in posti gradevoli, in un habitat naturale a contatto con pesci, profumo del mare, arrivando a nuotare per circa due ore consecutive.
Nel frattempo a giugno ho partecipato alla mia prima gara di nuoto e scelsi la distanza più lunga di 1.500 metri in piscina da 25 metri, erano tre i concorrenti della mia categoria ed arrivai terzo con medaglia di bronzo con un tempo alto di 40 minuti ma non mi importava del tempo, il primo ci mise 18minuti ed il secondo 23’, il mio intento era testarmi.
Considerato che con quel risultato stavo sulla strada giusta della preparazione nuoto ho pensato di concentrarmi anche sulla bicicletta che avevo trascurato un po' ed un amico mi disse che se volevo davvero partecipare ad un Ironman avrei dovuto fare un paio di uscite a settimana superiori ai 100km. Gradualmente ho cercato di uscire più spesso in bici ma non sono riuscito a fare più di un paio di uscite superiori ai 100km, comunque ero fiducioso pensavo di poter completare la prova ad un’andatura anche non troppo veloce.
Importante è stato lavorare sulla fatica, cioè provare a correre anche dopo uscite lunghe in bici, allenandomi nelle ore centrali della giornata sia di corsa che in bici.
Inoltre di aiuto mi sono stati gli ultramaratoneti che ho intervistato nel periodo di preparazione, ho cercato di assorbire gli aspetti che gli permettevano di riuscire a percorre tanti chilometri nelle condizioni anche più assurde o estreme. Soprattutto l’esperienza di Vito Rubino, ultranuotatore, ultrarunner, ultraciclista, ultratriatleta.
L’ultima settimana l’ho trascorsa sul luogo della gara, ho provato il percorso a mare e questo mi è servito tanto, ho preso consapevolezza che con il body non potevo nuotare la mattina alle 7.00, l’acqua era troppo fredda per me e quindi dopo i primi tre giorni di prova, il giovedì ho preso a noleggio una muta che ho provato con sensazioni che gradualmente diventavano sempre migliori.
Era la mia prima gara triathlon e dovevo fare attenzione a tutto, ad iniziare dalle regole da rispettare, a concentrarmi sulla gara, a fare attenzione un po’ a tutto, all’alimentazione, all’abbigliamento, ed ancora non riesco a credere di essere riuscito in questa che io considero un’impresa. 
Ho dovuto imparare tante cose, ma tutto ciò l’ho fatto senza tensione, senza preoccupazione, ma con il sorriso, divertendomi anche, facendo amicizia, salutando colleghi atleti, volontari e pubblico.
L’obiettivo è raggiungibile se ci credi, se ti vedi mentalmente di raggiungerlo, se ti impegni con metodo, passione e determinazione.
L’Elba comunque anche se ha un percorso duro per la bici con un dislivello a giro di 840 metri e totale di 2.500 metri ha degli scorci, delle vedute spettacolari, si respira un bel clima, la baia di Marina di Campo è spettacolare. 
Il giorno della gara il mare era un pochetto mosso e non avevo gli occhialini con lenti graduate, mi capitava di andare fuori rotta e per ben tre volte il giudice con la sua barchetta mi si avvicinava per portarmi sulla dritta via.

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR 

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