Matteo Simone
Elbaman era l'unica competizione Italiana su distanza full (Iron).
Il percorso è per quanto riguarda il nuoto 3800m, la bici 180km e la corsa 42.1952km.
Nel 2010 l'evento è
stato inserito tra le migliori 10 competizioni al mondo distanza iron dalla
rivista Triathlete USA. Alla gara regina è affiancata la prova su distanza
half, denominata Elbaman73.
Il nuoto si svolge nella magnifica
baia di Marina di Campo, il ciclismo percorre l’anello occidentale dell’isola e
il podismo è un multi-lap pianeggiante interno all’abitato di Marina di Campo.
L’idea o la fantasia è iniziata a concretizzarsi lo scorso anno a seguito di un tour in bici di 2500 km in 15 giorni che partendo da Torino attraversava la Francia e si concludeva in Spagna, a Caceres in Extremadura. Per partecipare a questo tour "Bike for animals" contro la corrida, l’anno scorso ho comprato una bici su strada da un mio amico e ho iniziato ad usare le scarpe da bici con gli attacchi avendo un po' di difficoltà inizialmente non essendo abituato.
L’idea o la fantasia è iniziata a concretizzarsi lo scorso anno a seguito di un tour in bici di 2500 km in 15 giorni che partendo da Torino attraversava la Francia e si concludeva in Spagna, a Caceres in Extremadura. Per partecipare a questo tour "Bike for animals" contro la corrida, l’anno scorso ho comprato una bici su strada da un mio amico e ho iniziato ad usare le scarpe da bici con gli attacchi avendo un po' di difficoltà inizialmente non essendo abituato.
Non si finisce mai di imparare, insomma dopo alcune cadute ho
imparato ad usare le scarpe da bici e con un’adeguata preparazione fisica e
mentale sono riuscito a portare a temine il tour con fatica e soddisfazione.
Sportivamente nasco
corridore e negli ultimi anni mi appassiono alle ultra distanze e considerato
che da diverso tempo mi stuzzicava l’idea di provare il duathlon ed eventualmente
il triathlon per poter un giorno provare a portare a temine un Ironman, ho
colto il periodo giusto per concretizzare questo desiderio e sostenuto da
alcuni amici podisti che avevano deciso di provare anche la bici e poi alcuni
anche il nuoto, mi sono fatto coraggio ed a dicembre mi sono rivolto
all’Ironteam per la preparazione del nuoto, considerato che ho sempre nuotato
ma senza tecnica e senza respirare in acqua.
Nel mese di dicembre, il Coach Luca Marino mi chiede di fare 8 vasche per vedere come nuoto e poi mi suggerisce di iniziare il corso di nuoto per principianti. Io comunque decido di iscrivermi all’unica gara di IRONMAN di distanza lunga in Italia e cioè l’Elbaman che ho disputato il 27 settembre, avevo a disposizione 9 mesi per partorire questa gara.
Oltre al nuoto continuo
a correre ed a prediligere gare lunghe partecipando alla 100km del Gargano,
alla 50km della Pistoia Abetone, inoltre il week-end faccio qualche uscita in
bici.
Man mano che passavano
i mesi mi rendevo conto che due volte a settimana in piscina per un corso
principianti della durata di 45 minuti che prevedeva anche altri stili quali
rana che non riuscivo ad apprendere, non era sufficiente ed inizio ad allenarmi
contemporaneamente in un’altra piscina incrementando un po' per volta sia il
numero di vasche che il tempo di nuoto sempre a stile libero e
continuativamente fino ad arrivare nel mese di settembre a nuotare per 140
vasche in un tempo di 1h39’ e rendendomi conto che potevo superare nel tempo
limite la frazione di nuoto che poi ho scoperto essere di 2h15'.
Nel frattempo ho nuotato anche il periodo estivo
nelle acque libere delle Isole Tremiti, di Manfredonia e di Mattinatella nel
Gargano, sperimentando una sorta di sensazione piacevole in posti gradevoli, in
un habitat naturale a contatto con pesci, profumo del mare, arrivando a nuotare
per circa due ore consecutive.
Nel frattempo a giugno
ho partecipato alla mia prima gara di nuoto e scelsi la distanza più lunga di
1.500 metri in piscina da 25 metri, erano tre i concorrenti della mia categoria
ed arrivai terzo con medaglia di bronzo con un tempo alto di 40 minuti ma non
mi importava del tempo, il primo ci mise 18minuti ed il secondo 23’, il mio
intento era testarmi.
Considerato che con
quel risultato stavo sulla strada giusta della preparazione nuoto ho pensato di
concentrarmi anche sulla bicicletta che avevo trascurato un po' ed un amico mi
disse che se volevo davvero partecipare ad un Ironman avrei dovuto fare un paio
di uscite a settimana superiori ai 100km. Gradualmente ho cercato di uscire più
spesso in bici ma non sono riuscito a fare più di un paio di uscite superiori
ai 100km, comunque ero fiducioso pensavo di poter completare la prova ad
un’andatura anche non troppo veloce.
Importante è stato
lavorare sulla fatica, cioè provare a correre anche dopo uscite lunghe in bici,
allenandomi nelle ore centrali della giornata sia di corsa che in bici.
Inoltre di aiuto mi
sono stati gli ultramaratoneti che ho intervistato nel periodo di preparazione, ho
cercato di assorbire gli aspetti che gli permettevano di riuscire a percorre
tanti chilometri nelle condizioni anche più assurde o estreme. Soprattutto
l’esperienza di Vito Rubino, ultranuotatore, ultrarunner, ultraciclista,
ultratriatleta.
L’ultima settimana l’ho trascorsa sul luogo della gara, ho provato il percorso
a mare e questo mi è servito tanto, ho preso consapevolezza che con il body non
potevo nuotare la mattina alle 7.00, l’acqua era troppo fredda per me e quindi
dopo i primi tre giorni di prova, il giovedì ho preso a noleggio una muta che
ho provato con sensazioni che gradualmente diventavano sempre migliori.
Era la mia prima gara
triathlon e dovevo fare attenzione a tutto, ad iniziare dalle regole da
rispettare, a concentrarmi sulla gara, a fare attenzione un po’ a tutto,
all’alimentazione, all’abbigliamento, ed ancora non riesco a credere di essere
riuscito in questa che io considero un’impresa.
Ho dovuto imparare tante cose,
ma tutto ciò l’ho fatto senza tensione, senza preoccupazione, ma con il
sorriso, divertendomi anche, facendo amicizia, salutando colleghi atleti,
volontari e pubblico.
L’obiettivo è
raggiungibile se ci credi, se ti vedi mentalmente di raggiungerlo, se ti
impegni con metodo, passione e determinazione.
L’Elba comunque anche
se ha un percorso duro per la bici con un dislivello a giro di 840 metri e
totale di 2.500 metri ha degli scorci, delle vedute spettacolari, si respira un
bel clima, la baia di Marina di Campo è spettacolare.
Il giorno della gara il
mare era un pochetto mosso e non avevo gli occhialini con lenti graduate, mi
capitava di andare fuori rotta e per ben tre volte il giudice con la sua
barchetta mi si avvicinava per portarmi sulla dritta via.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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