lunedì 18 gennaio 2016

Anna Giunchi, runner: la corsa è radicata in me come una patologia cronica




 

Anna la maratoneta è un’amante della corsa, nonché collega psicologa conosciuta qualche anno fa a cui piace raccontare Racconti di corsa http://annalamaratoneta.blogspot.it/

Di seguito si racconta nella sua passione e determinazione nella corsa.

Ti sei sentita campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo? “Ogni volta che faccio una buona prestazione mi sento una campionessa. Quando ho conseguito risultati in gare importanti ancora di più.”

Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta, qual è stato il primo sport che hai praticato, com’è stato il passaggio agli altri sport? C’è un altro sport che vorresti praticare? 
“Ho iniziato a dedicarmi all’attività sportiva con serietà spronata da un anziano maestro di tennis, che mi ha invitato a fare almeno 20 vasche di nuoto al giorno. Da lì ho praticato agonismo nel tennis, poi, negli anni a venire, nel calcio. Ma la scossa maggiore l’ho avuta quando, dopo una brutta crisi di anemia, mi sono posta l’obiettivo di guarire e dimostrare a me stessa di stare bene correndo una maratona. Da allora non ho mai smesso di correre. Mi piacerebbe giocare ancora a tennis.”

giovedì 14 gennaio 2016

Mary Moor, ultrarunner per vedere fin dove riesco a spingermi

 

In Puglia crescono gli ultramaratoneti ed aumentano le gare di ultradistanza di corsa a piedi, in aprile 2015 si è svolta la 100km del Gargano, un percorso stupendo che attraversava la Foresta Umbra ma anche la litoranea attraversando località di mare ambite dai turisti quali Peschici e Vieste.

Aumentano anche le donne che si affacciano nel mondo delle ultramaratone, in occasione della 100km del Gargano, ho auto modo di incontrare Maria Moramarco facendo dei tratti di corsa assieme ed osservando la sua corsa, il sostegno da parte di amici che riceveva.
Così interessato al mondo degli ultramaratoneti gli ho chiesto di rispondere a domande inerenti la pratica e la passione di questo sport che riporto di seguito.
Qual è stato il tuo percorso per diventare ultramaratoneta?Ho cominciato come tutti per passione con distanze brevi e a piccoli passi sono arrivata alle ultramaratone.
 

Monica Testa: mamma in corsa

Matteo SIMONE
http://www.psicologiadellosport.net

Monica Testa è una ultramaratoneta ma anche moglie e mamma ed ha pensato di creare un blog per raccontare le sue vicissitudini chiamandolo Mamma in corsa: http://mamycorre.blogspot.it/

Di seguito, Monica cortesemente racconta la sua passione per la corsa rispondendo ad alcune mie domande: Cosa significa per te essere ultramaratoneta?Per me essere ultramaratoneta significa percorrere tantissimi km, e perdere una notte di sonno.” Qual è stato il tuo percorso per diventare un'ultramaratoneta?Ho fatto tanto sport, mi sono appassionata alla corsa a 17 anni e ho continuato fino a quando non ho scoperto di aspettare il primo bimbo, prima di lui correvo tanti km ma tanti tanti al giorno forse è iniziato così il mio percorso senza rendermene conto, per passione senza pensieri.”

mercoledì 13 gennaio 2016

Mimmo Ricatti, maratoneta: Il mio lavoro è correre

Ho avuto molte fortune. Una di quelle è stata fare del mio sport un lavoro. Fantastico connubio!
Matteo Simone 

Ho conosciuto Mimmo Ricatti alcuni anni fa e mi ha sorpreso la sua determinazione e impegno nel fare sport, nell’impegnarsi nei suoi allenamenti e nel pretendere tanto da se stesso ma anche dai suoi amici di squadra e di allenamenti.

Mimmo cerca di comprendere come far meglio come curare con attenzione tutti gli aspetti inerenti la prestazione atletica dall’allenamento fisico alla nutrizione non trascurando l’aspetto mentale, nel curare il proprio corpo con massaggi e fisioterapia e nell’affidarsi a persone esperte.
Mimmo è un ragazzo serio, diligente, determinato, severo con gli altri ma soprattutto con se stesso, ma quello che gli fa fare il salto di qualità è l’essere resiliente, ad ogni impedimento si è sempre rialzato, ha sempre ricominciato con più entusiasmo di prima, con più coraggio, con più determinazione, con più esperienza, con più sicurezza e questo gli ha permesso di raggiungere tanti traguarda ad iniziare dalle gare di mezzofondo fino alla maratona.

Pasqualino Onofrillo: Sperimenterò i miei limiti nell'attraversare l'Appennino Tosco-Romagnolo!


Pasqualino è un Avvocato, podista, scrittore che ho conosciuto in occasione di una gara della distanza superiore della maratona svoltasi a Lucera a dicembre 2015.

In questo tipo di gare a circuito, si ha l’occasione di conoscere se stessi, di come rapportarsi alla fatica, ma si ha l’occasione di conoscere anche gli altri partecipanti, di scambiare informazioni, suggerimenti, incoraggiamenti e si instaurano anche belle relazioni, così ho avuto modo di approfondire la conoscenza di Pasqualino a cui ho posto alcune domande relative alla sua passione di corridore che riporto di seguito.
Ho avuto modo di leggere anche il suo libro “10 anni di corsa”, molto leggero e scorrevole e scritto benissimo, una sorta di elogio alla maratona ed alla sua squadra Podistica San Salvo, anche belle foto.

Daniele Biffi, velocista: Sono più forte del vento mi dico e dico sempre

Matteo Simone 

Sto approfondendo il punto di vista degli atleti comuni e dei campioni per scrivere un libro che possa trasmettere buone prassi per il benessere nello sport e per comprendere gli aspetti che portano a sperimentare la performance. 

Per far ciò è importante interpellare sia esperti che gente comune e raccontare loro esperienze, loro vissuti.
Di seguito voglio presentare un appassionato dello sport che ne ha tratto beneficio per il suo benessere, è riuscito ad essere performante e ad eccellere nelle sue specialità, inoltre ha continuato il suo interesse nell’ambiente sportivo fino al punto di diventare un bravo allenatore portando gente alla performance ed anche è riuscito a diventare un valido nutrizionista, Daniele Biffi.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Campione nel senso di fuoriclasse certamente no, campione nel senso di uno che vuole con tutto se stesso raggiungere obiettivi si: mi sento campione ogni volta che raggiungo gli obiettivi che mi prefiggo.”

Giacomo Nalli, Campione Nazionale dipendenti universitari 2015

Matteo SIMONE 

L’associazione A.C.R.U.S.D. Camerino in Corsa ha organizzato il 25 febbraio 2015, presso il Palazzo Ducale, il convegno “Psicologia e sport: per il benessere e la performance nella pratica sportiva”

L’evento è stato promosso in collaborazione con Unicam, CUS e Liceo Sportivo di Camerino.
All’interessante convegno, cui hanno partecipato le prime due classi del Liceo Sportivo, sono intervenuto spiegando come un atleta può incrementare l’autoefficacia e la resilienza per gestire lo stress e raggiungere obiettivi.

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