sabato 23 gennaio 2016

Matilde Staffa, runner: Io vivo le gare come una bellissima festa!

Psicologo, Psicoterapeuta

Matilde Staffa della Podistica Lucera dice di aver iniziato a correre quando pesava 90km, dice questo forse  avendo sempre in testa i chilometri, forse una volta i chili erano una preoccupazione fissa mentre ora non fa che a pensare ai chilometri fatti e a quelli da fare, ora non ha più importanza il peso, una volta iniziato a correre non si è più fermata ha continuato a fare corse di distanza sempre più lunga e chissà se un giorno farà anche una gara di 90km, forse questo diventerà un pensiero fisso.

In occasione della 6 ore della sveva corsa a Lucera ho avuto modo di conoscere tanta bella gente e soprattutto tanti atleti della podistica Lucera, ed ora vi presento Matilde che si racconta rispondendo ad alcune domande.

mercoledì 20 gennaio 2016

Francesca Boldrini, runner: non potrei rinunciare ai benefici della corsa

Matteo SIMONE 3804337230- 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta

L’estate del 2015 Ivano CARONTI con i suoi amici ha organizzato la staffetta della transumanza con partenza da Anzio verso Jenne per rievocare una vecchia tradizione.

In questa occasione ho avuto modo di conoscere anche la runner Francesca Boldrini ed a distanza di mesi gli ho chiesto di rispondere ad alcune domande sulla sua passione sportiva.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Mi approccio sempre con grande umiltà al podismo, tuttavia mi è capitato di vivere esperienze talmente gratificanti da farmi sentire una vera e propria campionessa, almeno ai miei occhi!
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere?Intanto ha migliorato la fiducia in me stessa, donandomi sicurezza anche nella vita in generale e nel sociale. Per correre ho smesso di fumare ed oggi mi sembra uno dei regali più belli mai ricevuti. Inoltre godo di un ottimo stato di forma e molto raramente mi ammalo.”

martedì 19 gennaio 2016

Antonio Gallone, maratoneta: Dopo sette anni di tentativi ho realizzato il PB 2h39’59’’

Matteo Simone 

Antonio Gallone riesce a fare il suo Personale Best 2h39’59’’ nella Maratona di Roma, risultato di prestigio che lo vede piazzare al 23° posto nella classifica generale con 15.000 partecipanti ed al 1° posto nella categoria SM 45.

Per qualche anno facevamo parte della stessa squadra ed un periodo ci siamo allenati con Zarha Akrachi, un’atleta della Nazionale del Marocco.
Ecco cosa ci racconta Antonio della sua passione, motivazioni, metodi e curiosità.

lunedì 18 gennaio 2016

Anna Giunchi, runner: la corsa è radicata in me come una patologia cronica




 

Anna la maratoneta è un’amante della corsa, nonché collega psicologa conosciuta qualche anno fa a cui piace raccontare Racconti di corsa http://annalamaratoneta.blogspot.it/

Di seguito si racconta nella sua passione e determinazione nella corsa.

Ti sei sentita campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo? “Ogni volta che faccio una buona prestazione mi sento una campionessa. Quando ho conseguito risultati in gare importanti ancora di più.”

Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta, qual è stato il primo sport che hai praticato, com’è stato il passaggio agli altri sport? C’è un altro sport che vorresti praticare? 
“Ho iniziato a dedicarmi all’attività sportiva con serietà spronata da un anziano maestro di tennis, che mi ha invitato a fare almeno 20 vasche di nuoto al giorno. Da lì ho praticato agonismo nel tennis, poi, negli anni a venire, nel calcio. Ma la scossa maggiore l’ho avuta quando, dopo una brutta crisi di anemia, mi sono posta l’obiettivo di guarire e dimostrare a me stessa di stare bene correndo una maratona. Da allora non ho mai smesso di correre. Mi piacerebbe giocare ancora a tennis.”

giovedì 14 gennaio 2016

Mary Moor, ultrarunner per vedere fin dove riesco a spingermi

 

In Puglia crescono gli ultramaratoneti ed aumentano le gare di ultradistanza di corsa a piedi, in aprile 2015 si è svolta la 100km del Gargano, un percorso stupendo che attraversava la Foresta Umbra ma anche la litoranea attraversando località di mare ambite dai turisti quali Peschici e Vieste.

Aumentano anche le donne che si affacciano nel mondo delle ultramaratone, in occasione della 100km del Gargano, ho auto modo di incontrare Maria Moramarco facendo dei tratti di corsa assieme ed osservando la sua corsa, il sostegno da parte di amici che riceveva.
Così interessato al mondo degli ultramaratoneti gli ho chiesto di rispondere a domande inerenti la pratica e la passione di questo sport che riporto di seguito.
Qual è stato il tuo percorso per diventare ultramaratoneta?Ho cominciato come tutti per passione con distanze brevi e a piccoli passi sono arrivata alle ultramaratone.
 

Monica Testa: mamma in corsa

Matteo SIMONE
http://www.psicologiadellosport.net

Monica Testa è una ultramaratoneta ma anche moglie e mamma ed ha pensato di creare un blog per raccontare le sue vicissitudini chiamandolo Mamma in corsa: http://mamycorre.blogspot.it/

Di seguito, Monica cortesemente racconta la sua passione per la corsa rispondendo ad alcune mie domande: Cosa significa per te essere ultramaratoneta?Per me essere ultramaratoneta significa percorrere tantissimi km, e perdere una notte di sonno.” Qual è stato il tuo percorso per diventare un'ultramaratoneta?Ho fatto tanto sport, mi sono appassionata alla corsa a 17 anni e ho continuato fino a quando non ho scoperto di aspettare il primo bimbo, prima di lui correvo tanti km ma tanti tanti al giorno forse è iniziato così il mio percorso senza rendermene conto, per passione senza pensieri.”

mercoledì 13 gennaio 2016

Mimmo Ricatti, maratoneta: Il mio lavoro è correre

Ho avuto molte fortune. Una di quelle è stata fare del mio sport un lavoro. Fantastico connubio!
Matteo Simone 

Ho conosciuto Mimmo Ricatti alcuni anni fa e mi ha sorpreso la sua determinazione e impegno nel fare sport, nell’impegnarsi nei suoi allenamenti e nel pretendere tanto da se stesso ma anche dai suoi amici di squadra e di allenamenti.

Mimmo cerca di comprendere come far meglio come curare con attenzione tutti gli aspetti inerenti la prestazione atletica dall’allenamento fisico alla nutrizione non trascurando l’aspetto mentale, nel curare il proprio corpo con massaggi e fisioterapia e nell’affidarsi a persone esperte.
Mimmo è un ragazzo serio, diligente, determinato, severo con gli altri ma soprattutto con se stesso, ma quello che gli fa fare il salto di qualità è l’essere resiliente, ad ogni impedimento si è sempre rialzato, ha sempre ricominciato con più entusiasmo di prima, con più coraggio, con più determinazione, con più esperienza, con più sicurezza e questo gli ha permesso di raggiungere tanti traguarda ad iniziare dalle gare di mezzofondo fino alla maratona.

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