mercoledì 30 marzo 2016

Trasformare sogni in realtà, far in modo che l’immaginazione diventi realtà

Matteo Simone 

Quando ti dai obiettivi troppo elevati e non sei in grado di raggiungerli, il tuo entusiasmo si trasforma in amarezza. Cerca una meta più ragionevole e poi gradualmente sorpassala. È il solo modo per arrivare in vetta.” (Emil Zatopek)


Arnold Lazarus: “Se immaginate ripetutamente e coscienziosamente di raggiungere un obiettivo, le vostre possibilità reali di successo aumenteranno notevolmente”.

Fai un programma dei tuoi prossimi obiettivi, cosa vuoi raggiungere in ordine prioritario e temporale?  E come? Cosa sei disposto a fare? Cosa devi evitare o devi fare per raggiungere i tuoi obiettivi? 
Djokovic: “Ho cercato, sin da piccolo, di vedermi in campo l’ultima domenica di Wimbledon giocare la finale, per me è sempre stato l’obiettivo numero uno.”  (Corriere sport stadio 2.7.2011)

martedì 29 marzo 2016

Alla maratona di Roma 2016 anche Sport Senza Frontiere con il progetto “For Good”

 Matteo SIMONE 


Chi c’è alla Maratona di Roma del 10 aprile 2016? Sono più di 16.500 gli iscritti, dei quali oltre ai 9.000 italiani ci sono 7.500 provenienti da 115 nazioni.

Per quanto riguarda la gara maschile, il finanziere Giovanni Gualdi, il recordman ultramaratoneta Giorgio Calcaterra e tre esordienti: Manuel Cuminotto e i gemelli Martin e Bernard Dematteis.

Per quanto riguarda la gara femminile ci saranno l'atleta della Forestale Giovanna Epis (2:39.28) e la pluricampionessa di canoa Anna Alberti.

Ernesto Venditti La gara della vita La Marathon des Sables e la 100km del Passatore

Matteo SIMONE  21163@tiscali.it 

Il piacere che i corridori sperimentano nella corsa è immenso, incompreso, incommensurabile.

50 anni è un’età importante, da qualche parte del mondo dove l’aspettativa di vita è di 60-65 anni, a 50 anni sei considerato vecchio, ma per qualcuno 50 anni non pesano sul fisico e nemmeno nella mente, e quindi per festeggiare si cercano km e gare difficili per dimostrare a se stessi che si è ancora abilmente al mondo e si è disposti a continuare belle sensazioni anche con la corsa. 
Tanti festeggiano partecipando ad una maratona importante come New York, ho degli amici ultramaratoneti che hanno festeggiato i 50 anni facendo 50 giri da un km al parco di Villa De Sanctis in allenamento accompagnati da tanti altri amici e concludendo la mattinata con i festeggiamenti di rito.

lunedì 28 marzo 2016

Runner ed ultrarunner si mobilitano per Vincenza Sicari, ex maratoneta




Un grande cuore ed una elevata sensibilità dimostrano di avere i runner e gli ultrarunner, se una di loro ha un problema, basta dar voce al problema e si cerca di trovare una soluzione e tante possono essere le soluzione ma il fine è unico aiutare Vincenza che per il momento sta male, di un male che appare raro, quasi inspiegabile dalla medicine e richiede ulteriori accertamenti e cure adeguate possibilmente all’estero come spesso avviene.

E allora che fare per una persona che sta male, che ci importa ognuno ha i suoi problemi, ognuno ha qualcuno inn famiglia che sta male o un amico o un conoscente, ma il popolo dei runner, me compreso, si attiva perché quando un atleta si impegna nello sport, fa sacrifici per ottenere risultati, ci rappresenta nelle manifestazioni Internazionali e Mondiali come le olimpiadi, allora tocca a nche a noi fare qualcosa per qualcuno, è ora di attivarsi ognnuno con le proprie modalità e conseguenze, senza se e senza ma.

Ma intanto che Vincenza è ricoverata in ospedale in un letto quasi immobile gli ultrarunner della ULTRAMILANO-SANREMO si è attivata per VINCENZA SICARI. Così scrivono sulla raccolta fondi della rete del dono: “La nostra storia di atleti parla di salite, di sudore, di fatica e di sfide. Ora possiamo affrontare tutti assieme un’altra sfida, ancora più grande e ancora più importante. Correre assieme a una di noi che oggi ha bisogno del nostro aiuto. La maratoneta olimpionica Vincenza Sicari dal 2013 soffre di un grave disturbo neuromuscolare difficile da diagnosticare e curare e ha bisogno di un aiuto per affrontare questa sfida. Noi atleti di UMS, in occasione dell'edizione 2016 dell'ultramaratona no stop più lunga d'Europa,che si terrà dall'8 al 10 Aprile, corriamo assieme una gara nella gara: raccogliere fondi in favore di Vincenza per finanziare la ricerca e spedire le sue biopsie all’estero. Dona ora su Rete del Dono. >> http://bit.ly/1Uc4nWw “.

domenica 27 marzo 2016

L’offerta educativa può attivare percorsi di resilienza nei minori

Matteo SIMONE 

Save the Children è la più importante organizzazione internazionale indipendente, dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e a promuovere i loro diritti, subito e ovunque, con coraggio, passione, efficacia e competenza.


Nel maggio 2014 Save the Children ha lanciato Illuminiamo il Futuro, una campagna per contrastare la povertà educativa in Italia e sostenere i Punti Luce, spazi dove bambini e adolescenti possono seguire gratuitamente attività educative, ricreative e culturali.

L’atleta può sentirsi soggetto attivo nel processo di riabilitazione


Matteo SIMONE

 

 

L’infortunio rappresenta un evento destabilizzante l’equilibrio psicologico dello sportivo; un cattivo adattamento all’infortunio può comportare la comparsa di sensazioni di rabbia e impotenza, sbalzi di umore, sensi di colpa, pensieri depressivi, con la conseguente compromissione delle relazioni famigliari, interpersonali, dell’andamento scolastico o lavorativo, l’auspicabile intervento può espletarsi nel prevenire l’incorrere dell’infortunio e nell’aiutare l’atleta infortunato.

Attraverso la meditazione la persona riesce ad aspettare i suoi tempi, i tempi occorrenti per il recupero, riesce a comprendere che tutto passa, tutto sorge e tutto muore, riesce a non reagire agli eventi spiacevoli, riesce a partire dal qui e ora e a programmare una formulazione del goal setting, un piano degli obiettivi graduali con una giusta scansione temporale.

La persona che avrà sviluppato un forte senso d’autoefficacia sceglie obiettivi più elevati, è più motivata, usa le proprie capacità con maggiore efficienza, è meno ansiosa, gestisce meglio i fallimenti, è più tenace e ottiene risultati più soddisfacenti di chi invece ha una percezione negativa delle proprie possibilità.

Cross della caffarella: l’Atletica La Sbarra ben figura con donna 4^ e uomo 5°



 

 

Prime quattro donne arrivano PELLIS Stefania SF35 Free Runners  0:26:19, CELLETTI Alessandra SF45 Scavo 2000 0:26:49, GIUNCHI  Anna SF35 GS Gabbi 0:27:23, LUTTAZI Roberta SF40 Atl La Sbarra 0:27:54.

Primi 5 uomini arrivati SCARDECCHIA Ettore SM45 Running Evolution 0:21:09, ATANASI Gian Pietro SM LBMSport Team 0:21:45, PEGORER Daniele, SM40 Pod Solidarietà 0:23:00, CARTUCCIA Alessandro SM35 Airona Monti Della Tolfa 0:23:02, D'ANTONE Giuseppe SM55 Atl La Sbarra 0:23:07, POLLASTRINI Paolo SM50 Peter Pan 0:23:09.

La particolarità degli primi sei atleti arrivati è che sono di squadre diverse e rappresentano diverse sei categorie, con un grande merito a Giuseppe D’antone che all’età di 57 anni riesce ancora a competere dignitosamente con i più giovani.

L’Atletica La Sbarra ben figura con una donna al quarto posto ed un uomo al quinto posto.

Ma la categoria più agguerrita pare essere quella degli over 75, ben cinque di loro lottano per il podio ma solo tre di loro andranno a premio e sono BALDI Carlo che precede di due secondi GARABELLO Carlo, a seguire ZAINO Aldo di 81 anni ideatore del gruppo facebook https://www.facebook.com/groups/1463063463948885/?fref=ts , quarto arriva FELICE Vincenzo e quinto Pacifico Carmine.

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