“Quando ti dai
obiettivi troppo elevati e non sei in grado di raggiungerli, il tuo entusiasmo
si trasforma in amarezza. Cerca una meta più ragionevole e poi gradualmente
sorpassala. È il solo modo per arrivare in vetta.”
(Emil
Zatopek)
Arnold Lazarus: “Se immaginate ripetutamente e
coscienziosamente di raggiungere un obiettivo, le vostre possibilità reali di
successo aumenteranno notevolmente”.
Fai un programma dei tuoi prossimi obiettivi, cosa
vuoi raggiungere in ordine prioritario e temporale? E come? Cosa sei disposto a fare? Cosa devi
evitare o devi fare per raggiungere i tuoi obiettivi? (Simone M.: Psicologia
dello sport e non solo, Aracne, Roma, 2011)
Djokovic: “Ho
cercato, sin da piccolo, di vedermi in campo l’ultima domenica di Wimbledon
giocare la finale, per me è sempre stato l’obiettivo numero uno.” (Corriere sport
stadio 2.7.2011)
Il paesaggio degli obiettivi (CANTARO F., GUASTALLA
G., Il segreto della PNL, Sonda,
2009, p. 109): “L’obiettivo e la “progettazione” fanno parte del
vivere nel tempo dell’essere umano, che si muove sulla linea
passato-presente-futuro. E che guarda a un futuro, di cui non esiste ancora
nessuna certezza, da un presente pieno di disegni possibili. Prima che un
progetto acquisti contorni determinati prima che un volere qualcosa si
trasformi in un fare qualcosa esso si muove dentro di noi come possibilità,
come un sogno da realizzare, come un desiderio, una spinta.”
Quindi sta a noi trasformare i sogni in realtà, far in
modo che l’immaginazione, la visualizzazione diventi pura realtà, con impegno,
determinazione, costanza.
Due
aspetti sui quali si lavora molto con un allenamento psicologico, e cioè la
formulazione degli obiettivi e la motivazione.
Per
quanto riguarda gli obiettivi, l’atleta dovrebbe essere in grado di formulare
una pianificazione degli obiettivi a breve, medio e lungo termine, obiettivi
che siano difficili ma raggiungibili, sfidanti, si dovrebbero poter
visualizzare, immaginare nel momento in cui si raggiungono.