Anche quest’anno la Uisp ci ha permesso
di correre all’interno degli istituti penitenziari del nostro paese. Vivicittà
affianca alle corse nelle città italiane e straniere il “Vivicittà Porte
Aperte”, eventi podistici che si svolgono dentro gli istituti penitenziari
italiani, per adulti e minorili.
Dall’esperienza di Vivicittà nelle
carceri nascono storie straordinarie di amicizia, collaborazione fra gli
operatori, sensibilizzazione e partecipazione da parte delle comunità dove sono
insediati gli istituti di pena. Da queste esperienze talvolta nascono progetti
ponte tra dentro e fuori, che possono sostenere
la riabilitazione e l’inclusione dei detenuti nella società civile.
In particolare
a ROMA si è
corso a Rebibbia. L’attenzione dell’Atletica La SBARRA” è
rivolta anche a gare che portano avanti dei progetti sociali, culturali o
naturali e come fatto in precedenza anche quest’anno ha aderito al vivicittà all’interno
dell’Istituto Penitenziario di Rebibbia che ha visto partecipare due atlete non
vedenti, Ada Ammirata accompagnata da Raffaele Vitale per la gara lunga di 12km
ed Ada Nardin per la gara corta di 4km accompagnata dal sottoscritto ma poi
ceduta ad un detenuto che si è offerto di accompagnarla durante il percorso.
L’Atletica La Sbarra ha
voluto premiare il primo arrivato degli interni donando un completino della
società.
Al vivicittà di Rebibbia da menzionare la
prestazione di Brunello di Podistica Solidarietà che ha festeggiato il suo 72°
compleanno in carcere, libero di correre.