Dott. Matteo Simone
Anche quest’anno la Uisp ci ha permesso di correre all’interno degli istituti penitenziari del nostro paese.
Vivicittà
affianca alle corse nelle città italiane e straniere il “Vivicittà Porte
Aperte”, eventi podistici che si svolgono dentro gli istituti penitenziari
italiani, per adulti e minorili.
Dall’esperienza di Vivicittà nelle
carceri nascono storie straordinarie di amicizia, collaborazione fra gli
operatori, sensibilizzazione e partecipazione da parte delle comunità dove sono
insediati gli istituti di pena. Da queste esperienze talvolta nascono progetti
ponte tra dentro e fuori, che possono sostenere
la riabilitazione e l’inclusione dei detenuti nella società civile.
In particolare
a Roma si è
corso a Rebibbia. L’attenzione dell’Atletica La Sbarra è
rivolta anche a gare che portano avanti dei progetti sociali, culturali o
naturali e come fatto in precedenza anche quest’anno ha aderito al vivicittà all’interno
dell’Istituto Penitenziario di Rebibbia che ha visto partecipare due atlete non
vedenti, Ada Ammirata accompagnata da Raffaele Vitale per la gara lunga di 12km
ed Ada Nardin per la gara corta di 4km accompagnata dal sottoscritto ma poi
ceduta ad un detenuto che si è offerto di accompagnarla durante il percorso.
L’Atletica La Sbarra ha
voluto premiare il primo arrivato degli interni donando un completino della
società.
Al vivicittà di Rebibbia da menzionare la
prestazione di Brunello di Podistica Solidarietà che ha festeggiato il suo 72°
compleanno in carcere, libero di correre.
Numerosi gli atleti di Podistica solidarietà
e Rifondazione Podistica. Tra gli atleti da menzionare alcuni impegnati nel
sociale quali Gabriella Stramaccioni dell'Ufficio
di presidenza di Libera. “Associazioni, nomi e
numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di
sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e
giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni,
gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire
sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura
della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie,
l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi
di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività
antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta
come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà
Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall'Eurispes tra le eccellenze
italiane. Nel 2012 è stata inserita dalla rivista The Global Journal nella
classifica delle cento migliori Ong del mondo: è l'unica organizzazione
italiana di "community empowerment" che figuri in questa lista, la
prima dedicata all'universo del no-profit.
Dott. Matteo Simone
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