lunedì 4 aprile 2016

Liberi di correre con Vivicittà nell’Istituto penitenziario di Rebibbia

Dott. Matteo Simone  
3804337230- 21163@tiscali.it 

Anche quest’anno la Uisp ci ha permesso di correre all’interno degli istituti penitenziari del nostro paese. 

Vivicittà affianca alle corse nelle città italiane e straniere il “Vivicittà Porte Aperte”, eventi podistici che si svolgono dentro gli istituti penitenziari italiani, per adulti e minorili.
Dall’esperienza di Vivicittà nelle carceri nascono storie straordinarie di amicizia, collaborazione fra gli operatori, sensibilizzazione e partecipazione da parte delle comunità dove sono insediati gli istituti di pena. Da queste esperienze talvolta nascono progetti ponte tra dentro e fuori, che possono sostenere la riabilitazione e l’inclusione dei detenuti nella società civile.
In particolare a Roma si è corso a Rebibbia. L’attenzione dell’Atletica La Sbarra è rivolta anche a gare che portano avanti dei progetti sociali, culturali o naturali e come fatto in precedenza anche quest’anno ha aderito al vivicittà all’interno dell’Istituto Penitenziario di Rebibbia che ha visto partecipare due atlete non vedenti, Ada Ammirata accompagnata da Raffaele Vitale per la gara lunga di 12km ed Ada Nardin per la gara corta di 4km accompagnata dal sottoscritto ma poi ceduta ad un detenuto che si è offerto di accompagnarla durante il percorso.
L’Atletica La Sbarra ha voluto premiare il primo arrivato degli interni donando un completino della società.
Al vivicittà di Rebibbia da menzionare la prestazione di Brunello di Podistica Solidarietà che ha festeggiato il suo 72° compleanno in carcere, libero di correre.
Numerosi gli atleti di Podistica solidarietà e Rifondazione Podistica. Tra gli atleti da menzionare alcuni impegnati nel sociale quali Gabriella Stramaccioni dell'Ufficio di presidenza di Libera. “Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall'Eurispes tra le eccellenze italiane.  Nel 2012 è stata inserita dalla rivista The Global Journal nella classifica delle cento migliori Ong del mondo: è l'unica organizzazione italiana di "community empowerment" che figuri in questa lista, la prima dedicata all'universo del no-profit. 

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