Psicologo, Psicoterapeuta
Ci
vuole convinzione, grinta, forza, determinazione per dedicarsi ad un periodo di
preparazione atletica, in base agli obiettivi, può richiedere sacrifici enormi,
rinunce, spese, difficoltà, rischi, infortuni e non tutti sono disposti a
questi impegni.
Quindi,
la cosa importante è decidere le priorità, gli obiettivi e impegnarsi per il
raggiungimento, da soli è difficile, più è alto l’obiettivo, più sono le
pretese, più è alto l’impegno, il costo in termini di soldi, di investimento di
tempo.
Il talento non basta per raggiungere
l’eccellenza, l’impegno è di rilevanza fondamentale.
Lo dice Vincenzo Abbagnale in un intervista
riportata su Ideasport: «Il talento conta molto, ma
senza un duro lavoro non ti porta lontano. Di me penso che la natura qualcosa
mi ha dato, ma tutto quello che ho conquistato in questo anno è stato frutto
del lavoro svolto, che è fondamentale». (1)
Fissare
obiettivi limitati, raggiungibili e progressivamente più ambiziosi è uno dei
modi migliori per aumentare l'autoefficacia dell'atleta.
L’importanza
del’autoefficacia nel raggiungere l’obiettivo emerge anche da un’intervista ad
un pugile nel libro City di Alessandro Baricco:
- Io avevo il campionato del mondo ficcato
in testa dal primo giorno che sono entrato in palestra… mi importava di salire
fino a lassù, proprio in cima, campione del mondo…. che ambizione, quando sei
un ragazzo puoi sognare delle cose… ci credi veramente, magari la gente ti odia
perché sei presuntuoso, o sembri un pazzo megalomane, ed è tuttto vero, ma
dentro… cristo che forza lì dentro, una forza bella, vita allo stato puro.
- Dopo cinque anni di pugilato
professionistico, con un record di 35
vittorie e una sola sconfitta, diventasti lo sfidante ufficiale di Buttler, per
il mondiale. A Cincinnati, quel giorno, tu gli togliesti la corona di campione
del mondo, mandandolo altappeto a trentadue secondi dalla fine del match.
- Il round più bello della mia vita, tutto
in apnea, una meraviglia. (2)
Quanto sei disposto ad
impegnarti per raggiungere l’eccellenza?
-
sono
pronto a mettere in secondo piano alcune cose anche importanti della mia vita;
-
m’impegno
molto per migliorare le mie abilità;
-
m’impegno
a valutare in maniera costruttiva le mie prestazioni e i miei risultati;
-
assumo
la responsabilità dei miei errori;
-
in
ogni allenamento cerco di dare il massimo e di essere soddisfatto;
-
mi
piace imparare tecniche nuove;
-
considero
gli errori delle opportunità di miglioramento e non qualcosa da nascondere a me
stesso.
La
prestazione aumenta quando gli obiettivi sono moderatamente difficili per i
seguenti motivi:
- se un atleta valuta di non essere
sufficientemente in grado di raggiungerlo, difficilmente sarà motivato a
impegnarsi in un’attività frustrante;
- la fiducia in sé stesso influenza
direttamente la percezione della difficoltà del compito e la successiva
prestazione;
- obiettivi troppo facili e poco
incentivanti inducono demotivazione.
Utilizzando
il modello O.R.A. si definisce chiaramente l’obiettivo temporale e le risorse
per raggiungerlo. E’ importante riuscire a vedersi con l’obiettivo raggiunto. (3)
Per
approfondimenti libro “O.R.A.: Obiettivi, Risorse, Autoefficacia”.
(1)
Idea Sport, Notiziario della Confsport Italia, Anno VI,
n. 04, Aprile 2014, pag.6.
(2)
Baricco A.,
City, Biblioteca Superpocket, Mimlano, 2004, pp. 305-313.
(3)
Simone M.,
O.R.A. Obiettivi, Risorse, Autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere
obiettivi nella vita e nello sport, Edizioni ARAS, Fano, 2013.
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Psicoterapeuta
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